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Nations League, Italia-Spagna - Dalla Masia alla Nazionale: ecco chi è Gavi, il talento del Barça che sfida l'Italia

Luca Stamerra

Aggiornato 05/10/2021 alle 20:29 GMT+2

NATIONS LEAGUE - Luis Enrique ha dovuto operare qualche cambio per questa Nations League, ma per la Final Four ha chiamato addirittura un classe 2004. Pablo Martín Páez Gavira, in arte Gavi, che ha debuttato nel Barcellona lo scorso 29 agosto, a 17 anni. E dire che si stava poco poco integrando nel Barça B, venendo impiegato col contagocce nella passata stagione.

Gavi a duello con Sané durante Barcellona-Bayern Monaco - Champions League 2021/2022 - Imago pub not in FRA

Credit Foto Imago

17 anni e già in Nazionale. Titolare in semifinale contro l'Italia? Non lo esclude il ct Luis Enrique. Stiamo parlando di Pablo Martín Páez Gavira, in arte Gavi, nuovo talento del Barcellona e, appunto, della Nazionale maggiore della Spagna. Una delle poche note liete di questo inizio di stagione per i blaugrana, e il ct non ha perso tempo per convocarlo per la Final Four, nonostante Gavi sia solo un 2004. Il trequartista andaluso sta bruciando tutte le tappe ma, già in passato, aveva saltato le categorie nelle giovanili del Barcellona. Dall'Under 17 all'Under 19 a 15 anni, e al Barça B - nella terza divisione spagnola - a 16 anni. Poi la chiamata di Koeman, per la prima squadra, non appena compiuti 17 anni. Qualche partita, il debutto in Champions contro il Bayern, e Gavi si ritrova già in Nazionale, con la chance di giocare subito una partita molto importante come quella contro l'Italia in Nations League (le probabili formazioni).
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Luis Enrique: "Gavi contro l'Italia? Può essere. L'età non conta"

Il nuovo talento Gavi: era in Serie C già a 16 anni

Ma andiamo a conoscere un po' meglio il ragazzino della cantera del Barça, che - molto probabilmente - farà il suo debutto in Nazionale in questa settimana di Nations League. Trequartista destrorso, ma che sa usare molto bene anche il piede sinistro, è stato strappato alle giovanili del Betis nel 2015. Da lì è cominciato il suo cammino nella “La Masia”, venendo trattato sempre con i guanti visto il suo grande talento. Era il n° 10 di tutte le squadre giovanili in cui è passato, ma era talmente forte che ogni anno saltava due categorie. A 16 anni si è così ritrovato a debuttare nella Serie C spagnola.
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Gavi in azione durante Barcellona-Nastic de Tarragona - Amichevoli 2021

Credit Foto Imago

Prima viene chiamato dall'allenatore García Pimienta, nel dicembre 2020, ma resta in panchina nel match contro il Cornellà, poi fa il suo debutto a febbraio contro L’Hospitalet, giocando gli ultimi 13 minuti. Gavi, in quel momento, fa ancora parte della squadra Under 19 e il suo allenatore non lo vuole bruciare: “Non giocherà tutte le partite, lo chiameremo quando avremo bisogno di lui”. Lo staff tecnico del Barça non vuole strafare e lo fa giocare solo in un'altra occasione in stagione, contro l'Espanyol B a marzo. Non giocherà più, in realtà, per un infortunio al ginocchio ma, comunque, ha dato una buona impressione di sé.

Koeman lo convoca: Gavi pronto già per la Liga

Gavi rientra dopo l'infortunio apposta per i playoff promozione, ma non scenderà più in campo nella stagione 2020-2021. Fa un po' di “sana panchina” e anche i suoi ex allenatori sono concordi. L'inserimento in una squadra più grande deve essere “soft”. La speranza è però essere della partita nella stagione successiva, ed essere il punto fermo del Barça B nell'annata 2021-2022. C'è però un però: Gavi come molti altri della squadra B fanno degli allenamenti con la prima squadra e Koeman si innamora di lui. Vede qualcosa in questo ragazzino del 2004 e lo convoca per le due giornate di campionato contro Real Sociedad e Athletic. Non scenderà in campo, ma farà il suo debutto nella Liga il 29 agosto 2021 contro il Getafe, giocando gli ultimi 16 minuti nella vittoria per 2-1 contro i blaugrana. C'è la pausa per le Nazionali e Gavi torna nel Barça B dove debutta contro il Costa Brava, ma dopo 45 minuti viene sostituito dal nuovo allenatore Sergi Barjuán. Non è importante per il Barça B? Ecco che Koeman lo chiama e lo richiama. Due giorni dopo, infatti, debutterà in Champions League contro il Bayern, giocando 31 minuti. Poi gioca l'ultima mezz'ora in campionato contro il Granada, dove fornisce l'assist ad Araujo per il gol dell'1-1 al 90', un gol che salva il Barça da una sconfitta casalinga che sarebbe stata bruciante.

Gavi diventa titolare nel Barça e viene convocato in Nazionale

Da quel momento Gavi diventa addirittura imprescindibile per il Barcellona. Si spendono subito paroloni del tipo “il nuovo Xavi” e “il nuovo Iniesta”, anche se gioca diversamente rispetto ad entrambi. È comunque importante e fa il suo debutto da titolare il 23 settembre contro il Cadice. Giocherà da titolare anche contro Levante, Benfica in Champions e l'Atlético Madrid. Quando gioca il Barça, in campo c'è sempre il classe 2004 nato a 30 km da Siviglia. Ecco che Luis Enrique, volendo un po' di freschezza, non si fa scrupoli a chiamarlo per semifinale e finale di Nations League.
Sono stato convocato in Nazionale? Contento per quello, ma adesso sono deluso e arrabbiato perché abbiamo perso. [Gavi dopo la gara contro l'Atlético]
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Gavi seguito da de Paul durante Atlético Madrid-Barcellona - Liga 2021/2022

Credit Foto Getty Images

Come e dove gioca Gavi

Come dicevamo, Gavi non è né Xavi né Iniesta. Gavi è un trequartista puro e semplice, con buoni doti di rifinitore, ma quello che colpisce maggiormente è la sua capacità di tenere palla. Gioca bene il pallone sia col destro che col sinistro ed è quasi impossibile rubargliela. È un 1,73, non imponente, ma sa utilizzare bene il fisico per difendersi.
È tecnicamente dotato. È capace di cambiare quello che sta facendo in pochi decimi di secondo e di improvvisare in qualsiasi circostanza di gioco. È molto difficile trovare un giocatore con queste capacità e con questa velocità di esecuzione. Fisicamente quest'anno si è evoluto molto. È cambiato ed ora è un giocatore molto forte. Il fisico completa la sua qualità tecnica e il suo processo decisionale. Ora ha la qualità per proteggere la palla. La parte inferiore del corpo lo aiuta e lo ha reso più competitivo nelle squadre giovanili. Difetti? È ipercompetitivo. È uno dei giocatori più competitivi che conosca. È una cosa che deve stabilizzare. È migliorato molto nel controllo delle proprie emozioni. È sempre al di sopra di tutto, pur mantenendo una mentalità vincente fino all'ultimo minuto. Ha ancora margini di miglioramento in questo. [il suo ex allenatore del Barça U19 Franc Artiga]
Va a pressare sui difensori avversari per recuperare il pallone e, una volta recuperato, fa ripartire in velocità la propria squadra con assoluta precisione. Un giocatore che nel futuro può diventare davvero un crack mondiale se continuerà la sua scalata. Quella frase dopo la sconfitta contro l'Atlético, nonostante la convocazione in Nazionale, è davvero emblematica. Ha una grande voglia di vincere e di fare e ha dimostrato di poter essere già importante per il Barcellona, già a 17 anni. Anche se non è più il Barcellona degli Iniesta e dei Xavi.
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