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Chi è Federico Gatti: 5 anni fa faceva il muratore e giocava nei Dilettanti, poi la chiamata della Juve e la Nazionale

Stefano Fonsato

Aggiornato 11/06/2022 alle 22:56 GMT+2

NATIONS LEAGUE - Pochi giorni dopo il debutto di Wilfried Gnonto, Mancini contro l'Inghilterra di Abraham e Kane ha dato una chance dal primo minuto a Federico Gatti, 24enne difensore originario di Rivoli che fino a pochissimi anni fa ha calcato anche i campi duri di periferia della Promozione e dell'Eccellenza col Pavarolo, guadagnandosi da vivere facendo il muratore e il serramentista.

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A Roberto Mancini di certo il coraggio non manca. Pochi giorni dopo aver lanciato il neanche 19enne Wilfried Gnonto, decisivo da subentrato con un assist alla Germania e autore di una positivissima prova dal primo minuto nel successo in Nations League contro l'Ungheria, il ct azzurro nel re-match della finale dell’Europeo contro l'Inghilterra ha fatto debuttare dal primo minuto, un altro giovane difensore dalla storia molto particolare e – soprattutto – che non ha ancora giocato nemmeno un minuto in Serie A, Federico Gatti.
Salito alla ribalta a gennaio, per essere stato prelevato dalla Juventus e lasciato in prestito fino a fine stagione al Frosinone, Gatti appena due anni fa – di questi tempi - concludeva un campionato di Serie D tra le fila del Verbania dopo che in precedenza aveva calcato anche campi più umili della Promozione e dell’Eccelenza, guadagnandosi lo stipendio non col pallone ma in cantiere come muratore.
Io ho fatto un po' di tutto, ho lavorato ai mercati generali, ho fatto il serramentista e il muratore. Poi per fortuna col calcio è andata bene [Federico Gatti, nel ritiro della Nazionale]

Da muratore a difensore della Nazionale in meno di 5 anni

Classe 1998, piemontese di Rivoli (comune di poco meno di 47.000 abitanti in provincia di Torino), Gatti è un centrale difensivo dalla statura imponente, ben 190 cm d’altezza, ma anche con piedi educati con un passato da centrocampista. Cresciuto nelle giovanili dell’Alessandria, il ragazzo ha calcato anche i campi duri di periferia della Promozione e dell'Eccellenza col Pavarolo, società in cui ha militato dal 2015 al 2017 e in cui si è anche spostato per la prima volta dal centrocampo alla difesa.
Proprio in questi anni Gatti per guadagnarsi da vivere ha lavorato come muratore e serramentista. Pescato nel 2018 in Serie D dal Verbania, qui inizia la sua scalata che lo porta a vestire le maglie di Pro Patria in Serie C e la chiamata del Frosinone nel 2021 dove in questi primi 6 mesi ha racimolato 17 presenze, segnato 3 gol e si è messo in luce come uno dei difensori centrali più interessanti e affidabili del torneo cadetto attirando le attenzioni di mezza Serie A a gennaio.
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Federico Gatti, Frosinone, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Corteggiato da Torino, Napoli e seguito pure dall’Inter di Beppe Marotta alla fine – nei giorni in cui si stava completando il supercolpo Vlahovic – la Juventus con un autentico blitz ha strappato il giocatore ai cugini granata con un’offerta da 7,5 milioni di euro più eventuali 2,5 di bonus e la promessa di terminare la stagione alla corte di mister Grosso.

L'emozione dopo il debutto in Nazionale: "Vivo per queste partite, giocavo così in Promozione e gioco così anche adesso"

Da gennaio a maggio, Gatti ha racimolato altre 18 presenze e segnato altre 2 reti portando il bottino delle marcature a 5. Poche settimane fa, lo stage in Nazionale dove ha colpito il ct Mancini che lo ha voluto con sé per questo ciclo di impegni in Nations League. E considerando che fra poche settimane inizierà la sua avventura in bianconero, nel calcio che conta dei club la sensazione è che il bello debba ancora venire come ha lasciato intuire ai microfoni di Rai Sport, nel post Inghilterra-Italia.
"Ero un po’ teso perché è chiaro che quest'anno ho giocato in Serie B e queste sono partite di un altro livello. Quando entro in campo però mi dimentico tutto, giocavo così in Promozione e gioco così anche adesso. Ieri ho dormito poco ve lo confesso, ho vissuto un’emozione stupenda e non posso che auspicarmi mille di questi giorni. Il mio percorso e i miei sacrifici? Mi dà tanta forza il mio percorso e poi bisogna stare sempre concentrati. Abbiamo fatto una grande partita, non abbiamo preso gol e questo è sempre molto importante. Gli abbracci coi compagni e De Rossi? Io vivo per queste partite. Chi mi ha messo più in difficoltà Abraham o Kane? Sono entrambi giocatori fortissimi. La dedica va alla mia famiglia e alla mia ragazza che mi sono sempre stati vicini”.
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