Van Basten, autobiografia: "Sacchi parlava troppo, non lo sopportavo"
Pubblicato 04/11/2020 alle 13:31 GMT+1
Giovedì in Olanda esce l'autobiografia del cigno di Utrecht. Dalle liti con Arrigo Sacchi fino ai tanti infortuni che lo hanno tormentato, passando per la storia del Milan: "Siamo stati tra le squadre più grandi di sempre".
Sacchi non lo sopportavo, parlava troppo. Gli dicevo: mister, me lo hai già detto 12 volte. Era un tale fanatico che continuava a raccontare le stesse storie. Era difficile da accettare
É un Marco van Basten senza filtri quello che parla nell'autobiografia che domani, giovedì 5 novembre, uscirà in Olanda. Il Cigno di Utrecht racconta i suoi anni d'oro con la maglia rossonera, descrivendo Sacchi e Capello come allenatori "fortunati": "Sono stati allenatori fortunati perché avevano una squadra meravigliosa. Avevano Baresi, Maldini, Costacurta e Tassotti, grandi difensori che sapevano giocare molto bene anche con il pallone".
Una squadra epocale che il tre volte pallone d'oro classifica coma una delle più grandi della storia del calcio. "Non ho intenzione di dire che siamo stati i migliori. Ma eravamo tra i migliori". Titolari in una cerchia ristretta che comprende l'Ajax del 1972, il Bayern Monaco del 1974, il Liverpool degli anni '80, il Real Madrid di Ronaldo e il Barcellona di Messi, Busquets, Iniesta e Xavi.
Nel volume c'è anche spazio anche per i tanti infortuni che ne hanno tormentato e chiuso anticipatamente la carriera. Cruijff lo faceva giocare lo stesso anche se aveva dolori: "Mi diceva, non giochi tutte le gare e puoi saltare alcuni allenamenti. Ma devi giocare in Europa. Qualunque cosa accada, devi giocare la finale".
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