Al via le sfide canadesi

Meno di 24 ore. Giovedì mattina alle 9 locali (le 14 in Italia) prenderà il via, con le batterie dei 1000 metri, la kermesse iridata della canoa di velocità. Oltre 1000 atleti, in rappresentanza di 75 paesi, si daranno battaglia per quattro giornate, prima per guadagnarsi un posto in finale e poi per tentare la scalata al podio. La prima mattinata sarà dedicata alle batterie dei 1000 metri mentre nel pomeriggio (alle 16,30, le 21,30 italiane, l'ultima serie) toccherà alle eliminatorie dei 500 metri. Venerdì semifinali 1000 e 500 metri, sabato finali 1000 metri e batterie e semifinali dei 200, domenica finali 500 e 200.

"La situazione è buona - l'ultimo bollettino dal Canada del direttore tecnico della squadra azzurra Gianni Mazzoni -. Abbiamo condotto un programma di rifinitura che siamo riusciti a svolgere pienamente in Canada. Abbiamo preso contatto con il campo di gara e già da domani mattina credo che saremo competitivi. La particolarità del campo di gara è che nei primi giorni qui c'era un bel po' di vento. Poi è arrivata la pioggia, ma oggi per fortuna il campo è piatto. Cambiano le condizioni a seconda delle temperature insomma; quando è ventoso, il campo è ovviamente un po' mosso ma fortunatamente, grazie ai giorni passati qui fino ad ora, l'abbiamo provato anche in condizioni di maltempo, con la stabilità delle barche messe a dura prova. Speriamo che per domani possa essere e rimanere in buone condizioni".

Pronostici ovviamente non se ne fanno. Sia per scaramanzia, sia perché, effettivamente, con un campo di partenti così ricco e qualificato sarebbe un esercizio scarsamente credibile. L'Italia ha naturalmente i suoi punti di forza: l'intramontabile Josefa Idem, Maximilian Benassi, in gran forma in questi primi mesi della stagione, Stefania Cicali, Alberto Ricchetti, Fabiana Sgroi, Alessandra Galliotto che vantano già l'esperienza olimpica. E tanti giovani che proprio sul palcoscenico dei Mondiali potrebbero esibirsi in una rappresentazione vincente. Gianni Mazzoni, lo ha detto prima di partire per il Canada, ha visto in allenamento qualche prestazione promettente. Non ha voluto fare nomi, ma ha ammesso di non escludere sorprese. Non resta che dargli credito.