Intramontabile Idem

Josefa Idema ha sfiorato un oro che sarebbe stato davvero leggendario, quando ad un centinaio di metri dal traguardo la punta del suo Kayak si trovava davanti a tutte altre imbarcazioni. Inna Osympenko l'ha beffata proprio di un soffio dopo una incredibile rimonta: il gradino più alto del podio si è deciso solo al fotofinish, e a spuntarla è stata l'ucraina per soli 4 millesimi (1.50.673 contro l'1.50677 di Josefa) mentre il bronzo va alla tedesca Katrin Wagner-Augustin - 3 ori olimpici nel K2 e K4 500 metri (1.51.022). Le acque del Rowing-Canoeing Park regalano alla Osypenko il risultato più importante della carriera, lei che rispetto alla 43enne italo tedesca vanta un palmares che al confronto sfigura (nel K1 500 metri è stata quarta ai mondiali tedeschi del 2007 e quinta agli europei di quest'anno a Milano) ma dalla sua parte può vantare ben 18 anni in meno sulla carta d'identità...

Un vero peccato per Josefa, che nella sua ultima Olimpiade inseguiva il secondo oro otto anni dopo Sydney. E' arrivata comunque la quinta medaglia ai Giochi, un argento come quello di Atene, al quale vanno aggiunti i bronzi di Atlanta e Los Angeles (nell'edizione delle Olimpiadi che la vide gareggiare per i colori tedeschi della Ddr) senza contare la collezione di podi a mondiali, europei e nelle prove di Coppa del Mondo.

"Ho dato il massimo, non ricordo niente dalla gara, ero troppo concentrata. Però, mi dispiace per quei quattro millesimi che mi hanno negato l'oro" – ha commentato a fine gara la Idem - " Sono contenta per quest'argento. I miei figli (Janek e Jonas, ndr) volevano sentire l'inno italiano, ma non ho potuto accontentarli, né posso dir loro che sarà per la prossima volta...Se ci sarà l'ottava Olimpiade per me? L'anno prossimo penso di gareggiare ancora - ha concluso l'azzurra - poi non lo so". La donna più vincente dello sport italiano non ha ancora perso la voglia di lottare. E di vincere, naturalmente.

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Meno bene è andata ad Andrea Facchin e Antonio Scaduto nel K2 500 metri: i due azzurri non sono riusciti a ripetere il bronzo di ieri conqusitato nella doppia distanza e chiudono la finale al nono posto, mentre la medaglia d'oro va agli spagnoli Craviotto/Perez che precedono la Germania di Rauhe/Wieskotter e la Bielorussia di Piatrushenka/Makhneu.