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Ecco chi è Mattia Predomo: il 18enne che vuole risollevare la Velocità italiana in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024

Luca Stamerra

Aggiornato 13/02/2023 alle 22:12 GMT+1

EUROPEI - Ha solamente sfiorato la medaglia, ma è tantissima roba considerando che questo fosse il suo primo evento da élite e che, fino a qualche giorno, gareggiava da juniores. Ma se il buongiorno si vede dal mattino... Il Campione del mondo juniores di Sprint e Keirin ha sfidato Lavreysen e Hoogland, facendo una gran bella figura. Conosciamo meglio Mattia Predomo, una delle speranze per Parigi.

Lavreysen padrone del keirin, Predomo buon 4°: rivivi la finale

Gli Europei di Grenchen sono già alle spalle e si pensa ai prossimi appuntamenti internazionali per fare più punti possibile in chiave qualificazione olimpica. Ma, tirando le somme dell'ultima esperienza in terra elvetica, sono tanti gli aspetti positivi che portiamo a casa. Tra Consonni, il più medagliato dell'intero Europeo, Milan e il quartetto guidato da Filippo Ganna, siamo riusciti a bissare i 3 ori conquistati nella precedente edizione, con l'Italia che si è piazzata al quarto posto del medagliere con 7 medaglie complessive. È vero che nella Velocità non si siamo riusciti a guadagnare neanche una medaglia (a Monaco, la scorsa estate, ci fu l'argento di Bianchi nel Chilometro da fermo e il bronzo di Vece nei 500 metri da fermo), ma qualcosa si muove. Soprattutto tra i ragazzi. E uno dei protagonisti della rassegna di Grenchen è stato sicuramente Mattia Predomo. Il classe 2004 ha stupito nelle varie discipline a cui ha preso parte, fino ad un posto in finale nel Keirin. Lui che ha vinto quasi tutto da juniores, si è già comportato alla grande tra gli élite. Dove arriverà? Conosciamolo un po' meglio...

La specializzazione in pista grazie alla Campana Imballagi-Geo & Tex

Mattia Predomo ha mosso i primi passi da ciclista nella Mendelspeck e nella Libertas Raffeisen, fino ad approdare alla Campana Imballagi-Geo & Tex Trentino di Alessandro Coden. Qui la svolta perché fino a quel momento, anche giustamente, Predomo era attivo sia in pista che su strada, provando inoltre ogni tipo di disciplina. La pista era però la sua vocazione e Coden ha dato semaforo verde, mettendo Predomo nelle condizioni di esprimere tutte le sue qualità in pista. Un aspetto importante, una fiducia risposta verso l'atleta che ha fatto ciò per cui si sentiva pronto. Un qualcosa che è servito al ragazzo per esprimersi sin da subito ad alti livelli.
Ci credevo. Ho lavorato tanto e ringrazio soprattutto la mia squadra di club la Campana Imballaggi Geo & Tex Trentino e il direttore sportivo Alessandro Coden per aver creduto in me e in questo progetto di crescita. Con loro ho avuto la fortuna di concentrarmi solamente sull'attività in pista dando il massimo nelle specialità che prediligo, il Keirin e la Velocità. [Predomo a Tuttobiciweb]
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Mattia Predomo durante gli Europei Under 19 nel 2021

Credit Foto Imago

L'amicizia con Matteo Bianchi e il lavoro di Ivan Quaranta

Nonostante abbia solo qualche anno di più, uno dei punti di riferimento di Mattia Predomo è il compaesano Matteo Bianchi. Classe 2001, l'atleta di Bolzano ha già conquistato una medaglia tra gli élite, prendendosi l'argento a Monaco di Baviera agli Europei di un anno fa. Non solo, Bianchi ha già un posto nella storia della pista italiana considerando che è stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nella prova del Chilometro da fermo, proprio agli Europei di Monaco col tempo di 59"661. I due sono compagni di allenamento e grandi amici. Lo stesso Predomo ha più volte detto di aver seguito l'esempio di Bianchi che l'ha spinto a specializzarsi sulla pista e sulle discipline della Velocità.
Perché ho scelto la pista?
La pista mi regala emozioni e naturalmente mi piace. Ho iniziato ad allenarmi con il mio amico Matteo Bianchi che mi ha spinto a scegliere questa disciplina. Prima facevo un po' di tutto, poi da allievo mi sono specializzato nella Velocità e nel Keirin. I risultati hanno fatto il resto
Ma, per arrivare a questi risultati, è stato decisivo l'apporto di Ivan Quaranta. Componente dello staff tecnico del ct Marco Villa, che sentiva la necessità di portare qualcuno che fosse specializzato nella Velocità, per creare delle chance anche in quel settore dopo anni di anonimato per gli azzurri. E Quaranta si è messo a disposizione facendo crescere questi ragazzi che hanno già ottenuto dei piazzamenti e dei risultati di spicco nelle categorie giovanili. Ivan Quaranta che è stato un grande ciclista su strada, 6 vittorie di tappa al Giro d'Italia in carriera, ma anche campione del mondo juniores in pista.
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Bravo Predomo! È in finale nel keirin con un gran ultimo giro

Il Mondiale 2022: Mattia Predomo è una speranza credibile

L'esplosione di Mattia Predomo è arrivata ai Mondiali juniores di Tel Aviv, in Israele, nell'agosto del 2022. In quella edizione, il pistard di Merano ha messo su un vero e proprio show. Due medaglie d'oro, una d'argento e un podio sfiorato con la Team Sprint. L'argento è arrivato nel chilometro da fermo, poi un oro nel Keirin e un oro nella Sprint. La vittoria del titolo iridato juniores nella Sprint mancava all'Italia dal 1992, dalla vittoria proprio di Ivan Quaranta ad Atene. Un passaggio di testimone clamoroso, 30 anni dopo, proprio realizzato dal ct Quaranta al suo giovane discepolo che però mantiene i piedi per terra.
Le possibilità c'erano per fare meglio. Per esempio nel Chilometro da fermo, dove ho conquistato l'argento, è stato più che altro un test per capire se potevo andare bene o meno. È andata meglio del previsto e abbiamo capito che questa è una specialità che mi si addice e sulla quale lavorare in futuro. Mi spiace invece per la Velocità a Squadre, per colpa mia siamo rimasti giù dal podio. Vedendo i tempi degli avversari una medaglia era sicuramente alla nostra portata

Parigi 2024: cosa sperare?

Da qui a Parigi 2024 c'è ancora tanta strada da fare. Mattia Predomo potremo vederlo sia nel Keirin che nella Sprint e questo sarà il suo grande obiettivo. Sperare in una medaglia? Dirlo adesso è troppo prematuro e non dobbiamo caricare di pressione un ragazzo di 18 anni che si affaccia solo ora al mondo degli élite. Certo, i risultati ottenuti ai Mondiali juniores dello scorso anno e questi primi piazzamenti tra gli élite fanno ben sperare. È arrivato quarto in un Keirin europeo, appena dietro a Lavreysen e Hoogland. Non uno scherzo. Ma se dovessimo immaginare una disciplina in particolare dove possa andare a medaglia diremmo proprio il Keirin. C'è margine su cui poter lavorare e Predomo ha dimostrato di poter essere l'uomo giusto per risollevare la Velocità italiana, da troppo tempo dormiente.
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Predomo prova la rimonta, ma la Francia batte l'Italia nel team sprint

Dove seguire gli Europei di ciclismo su pista in diretta tv e live streaming

La diretta televisiva dell'ultimo giorno degli Europei comincerà alle ore 15 e sarà trasmessa in live streaming su Discovery+ (scopri l'offerta). A partire dalle 17.00 ci sarà anche la diretta su Eurosport 2 (Canale 202 di Sky) appena in tempo per la Madison maschile. I canali Eurosport sono disponibili su DAZN, Sky Sport, NOW, TimVision, Amazon Prime Channels. Sarà possibile seguire le gare anche On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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Zitti tutti! L'esultanza di Ganna dopo la finale dell'inseguimento

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