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Tokyo Rewind - Ganna & co. un anno dopo l'oro. Come stanno gli azzurri? Il Mondiale vinto e i prossimi obiettivi

Michele Neri

Pubblicato 04/08/2022 alle 09:37 GMT+2

OLIMPIADI - Un anno fa, il 4 agosto 2021, il quartetto-jet del ciclismo su pista portava il sesto oro nel medagliere dell'Italia. Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan sono entrati nella storia perché oltre a sconfiggere la Danimarca hanno aggiornato il record del mondo. Come stanno un anno dopo? Dal Mondiale vinto a quello da vincere, passando per l'Europeo da decimati.

Tokyo Rewind - Ganna & co.

Credit Foto Eurosport

Le urla di Luca Gregorio in cabina di commento durante tra Italia e Danimarca risuonano ancora nelle nostre orecchie. Quegli attimi concitati intercorsi tra la preghiera rivolta a “San Pippo Ganna” e il “siete nell’Olimpo!” gridato quasi con le lacrime agli occhi resteranno per sempre nella storia del ciclismo italiano. E mondiale. Perché nessuno era andato forte come , Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan. Gli azzurri poi, con una leggera modifica nella formazione (Liam Bertazzo al posto di Lamon), si sono confermati i più forti alla prima occasione utile, ossia ai Mondiali di Roubaix dell’ottobre 2021, sconfiggendo in finale la Francia padrone di casa, sorpresa della rassegna iridata. L'evento si concluse con una nota negativa. Vennero infatti rubate le bici di tutta la squadra italiana, dal valore di 50 mila euro ciascuna.

IL 2022 SU PISTA: IN PROGRAMMA EUROPEI E MONDIALI

Il 2022 del ciclismo su pista non è ancora entrato nel vivo. In programma ci sono gli Europei di Monaco di Baviera dall’11 al 16 agosto, ai quali l’Italia si presenterà decimata. Ha infatti dato forfait Filippo Ganna e saranno assenti pure Simone Consonni e Jonathan Milan. Il CT Marco Villa ha però ammesso che il focus è sui Mondiali, che sono l’evento centrale della stagione. Si terranno al National Velodrome di Saint-Quentin-en-Yvelines dal 12 al 16 ottobre. Per poter partecipare, il quartetto diretto da Marco Villa doveva presenziare ad almeno una tappa della Nations Cup (ex Coppa del Mondo) e superare le qualifiche. Così gli italiani si sono presentati quasi al completo a Glasgow lo scorso aprile e hanno centrato l’obiettivo. L’Italia, composta da Ganna, Consonni, Lamon e Bertazzo ha registrato il miglior tempo nelle qualificazioni. Poi è crollata nelle fasi successive, scivolando fuori dal podio. A spiegare questo risultato il riposo di Ganna nella semifinale contro la Gran Bretagna e di Consonni nella “finalina”. In assenza di imprevisti, gli azzurri torneranno alla formazione-tipo per difendere il titolo mondiale.

IL 2022 DI FILIPPO GANNA

Le Olimpiadi di Pippo erano state un’altalena di emozioni. La delusione per il quinto posto nella lunga cronometro vinta da Primoz Roglic era stata spazzata via dalla gioia per l’oro con i compagni di Nazionale. Il 26enne di Verbania, motore della formazione azzurra su pista, non si è accontentato del successo di Tokyo. E nel 2022 è tornato in sella per nuovi obiettivi. Su tutti, quello di confermarsi campione mondiale a cronometro. I Mondiali su strada andranno in scena dal 18 al 25 settembre a Wollongong, in Australia. La cronometro sarà nella prima giornata, il 18 settembre. Successivamente proverà a migliorare il record dell’ora. Inizialmente, la sua idea era di correre per il record il 23 o 24 agosto sulla pista di Grenchen in Svizzera. Ha poi cambiato decisione, lasciando la priorità all’altro obiettivo. Farà dunque il suo tentativo a fine settembre?
La stagione di Ganna, all’alba dei Mondiali sia su strada che su pista e del record dell'ora, è già comunque molto buona. L’azzurro ha rinunciato al Giro d’Italia per partecipare per la prima volta ad un Tour de France. Il corridore della Ineos Grenadiers aveva messo nel mirino la prima maglia gialla dell’edizione 2022. La Grande Boucle ha infatti avuto inizio con la cronometro di Copenhagen, che sembrava perfetta per lui. Gli altri però sono stati molto veloci, in più c’è stata la pioggia. Così si è dovuto accontentare del quarto posto, dietro a Lampaert, Van Aert e Pogacar. L’italiano è stato poi coinvolto in una caduta che ha reso più complicata la corsa e la terza settimana ha avuto pure qualche linea di febbre. Così anche nella crono finale non ha brillato. Anche se era un percorso meno adatto a lui e soprattutto quelli che lo hanno preceduto (Van Aert, Vingegaard, Pogacar) hanno dimostrato di essere degli alieni. L’azzurro si può dire comunque contento del terzo posto in generale del compagno Thomas, primo tra gli umani.
Prima del Tour, Top Ganna è arrivato secondo nella cronometro dell’UAE Tour, ha vinto quella della Tirreno-Adriatico e soprattutto ha trionfato nella crono del Giro del Delfinato sorprendendo per due secondi Van Aert e tenendo alle sue spalle anche Roglic e Vingegaard. Infine, non ha avuto grossi problemi per riprendersi il titolo italiano a cronometro. A San Giovanni al Natisone, in provincia di Udine, ha sconfitto Cattaneo, Affini e Sobrero.
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