Ciclismo, Clásica San Sebastián - Landa cade ancora, Lorenzo Rota ci prova, ma vince Neilson Powless

Archiviate le Olimpiadi, almeno per il ciclismo su strada, tra gioie e delusioni (tante per l'Italia), si torna a pedalare per il calendario World Tour, con il ritorno della Clásica San Sebastián. Si, perché nel 2020 la Classica basca non si corse causa covid, ma rientra con diversi corridori di élite a sfidarsi. Tra questi proprio i vincitori di questa corsa, Alaphilippe, Mollema e Adam Yates, ma si registrano anche i ritorni di Bernal e Landa che non prendevano parte ad una corsa ufficiale dal maggio scorso. Dal Giro d'Italia. La differenza viene fatta sull'Erlaitz, con Simon Carr che se ne va e da dietro spunta un quartetto composto da Powless, Mohoric, Honoré e Lorenzo Rota. Questi sono i corridori che si giocheranno la corsa, con Powless a battere tutti in volata. Gran peccato però per Rota che finisce fuori dai giochi a 4,8 km dal traguardo: Honoré va a sbattere sul muretto in curva, la bici torna sulla carreggiata e colpisce in pieno il corridore dell'Intermarché Wanty-Gobert. Resta comunque un 4° posto e una grande prestazione per il bergamasco.

Parte via la solita fuga, composta da più di 15 elementi. Dietro a controllare ci sono la Trek Segafredo di Mollema e Ciccone, la Deceuninck Quick Step di Alaphilippe e Cattaneo e l'UAE Emirates di Diego Ulissi. Vantaggio che resta superiore ai 2 minuti fino alle ultime salite, ma tutto cambia sul GPM di Erlaitz. Neanche 4 km, ma si va oltre il 10%. Davanti resta solo Simon Carr, dietro cerca di evadere dal gruppo Mikel Landa che scollina per secondo a 41'' di ritardo. C'è anche un quartetto composto da Mohoric, Powless, Lorenzo Rota e Honoré.

Dopo la salita occhio alla discesa, sporcata dalla pioggia che ha investito i corridori nella seconda parte della corsa. Landa viene riassorbito dal gruppo, mentre il quartetto riesce a riportarsi su Simon Carr. Dietro sempre l'UAE e, soprattutto, la Trek Segafredo a fare l'andatura con Brambilla e Ciccone in favore di Mollema. Lascia fare invece la Deceuninck Quick Step vista la presenza in avanti di Honoré. Arriva l'ultima salita, quella del Murgil-Tontorra, e Carr si stacca. Ecco che Powless prova a partire sul tratto più duro a 9,3 km dal traguardo. Lo statunitense riesce a staccare i compagni di avventura, ma Mohoric riporta sotto tutti a 8 km dall'arrivo, praticamente allo scollinamento. Poi discesa e ultimi 3,5 km di pianura fino all'abitato di San Sebastián. Il gruppo intanto scivola a 1' di ritardo e Landa cade in curva.

Davanti si procede in quattro, ma il momento decisivo è quello ai -4,8 dal traguardo. Curva pericolosissima, Mohoric sbaglia traiettoria e induce Honoré all'errore. Il danese va a sbattere contro il muretto e perde il controllo della bici che torna sulla carreggiata e investe Lorenzo Rota. Honoré riesce comunque a ripartire subito, nonostante la botta, mentre Rota ci mette un po' di più per un problema meccanico scaturito dall'incidente. Powless prova ad allungare, ma Mohoric resta lì e riesce addirittura a rientrare Honoré. Sarà comunque volata, che vede il corridore dell'Education Nippo trionfare. Che sorpresa!