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Coronavirus, Cassani: "Rischiamo di perdere una generazione di sportivi"

DaOAsport

Aggiornato 26/10/2020 alle 20:31 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Vincenzo Nibali, Davide Cassani - Campionati nazionali italiani 2020 Cittadella - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il Giro d’Italia 2020 è stato completato, con un gran spettacolo in quel di Milano e la vittoria finale di Tao Geoghegan Hart. Una Corsa Rosa che è nata con molte difficoltà a causa della situazione che sta sconvolgendo il mondo intero, ma che in ogni caso è riuscita a giungere al termine. Davide Cassani, direttore tecnico delle Squadre Nazionali e Commissario Tecnico degli uomini, sul proprio profilo Facebook ha voluto esprimere un giudizio sul momento che stiamo attraversando, soprattutto in Italia, e lo stop allo sport che mette in crisi soprattutto tantissimi giovani atleti.
Le sue parole:
“Il Giro è stato per molti, e anche per me qualcosa di bello, quasi un dolcificante, qualcosa che calma i sentimenti e tiene lontano le paure. Siamo tornati a casa e tutti ci sentiamo più soli, forse anche i corridori, sicuramente gli spettatori sulle strade. Torniamo a fare i conti con la realtà e direi le paure. È tornato il virus, più forte e più maligno che mai. Ed è arrivato in un momento in cui pensavamo che il cielo potesse definitivamente rasserenarsi, invece, questo maledetto Covid, si è rivelato vivo e vegeto e quasi più forte e violento rispetto alla primavera scorsa.
Possiamo dire di non aver vissuto la primavera, altrettanto si può dire dell’estate anche se ad un certo punto sembrava che tutto fosse alle spalle ,invece si sta presentando un autunno problematico e stiamo andando incontro ad un inverno pieno di fantasmi e paure. Il Governo rassicura che, prese misure importanti adesso, potremo mangiare il panettone in santa pace. Lo spero davvero. Anche per lo sport non sono giorni sereni. Sono amareggiato e preoccupato soprattutto per i giovani, per tutti quelli che hanno lo sport nel sangue. Se lo stop dovesse prolungarsi ancora per tanto, rischiamo di perdere una generazione di sportivi, e sarebbe un guaio non solo sportivo ma anche sanitario.
Speriamo che le cose si possano mettere al meglio e che al più presto possiamo tornare ad essere liberi e contenti attraverso tutte le strade del mondo, per incontrare altra gente e abbracciare i nostri amici, i nostri cari.
Siamo pronti a lottare, a rispettare le regole, le distanze, i divieti, in attesa di buone notizie e con tutte le gioie che un bellissimo Giro d’Italia ci ha dato e che nessuno potrà toglierci. Combattiamo il virus, anche con lo sport”.
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Geoghegan Hart-Hindley, da gregari a star del Giro

gianluca.bruno@oasport.it
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