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Ciclismo, Attraverso le Fiandre: van Baarle attacca ai -50 e vince in solitaria

Marco Castro

Aggiornato 31/03/2021 alle 17:35 GMT+2

ATTRAVERSO LE FIANDRE - Dylan van Baarle sorprende tutti attaccando sul Berg-ten-Houte a 50 km dal traguardo e non viene più ripreso, nonostante la bagarre alle sue spalle. Sul podio di giornata Christophe Laporte e Tim Merlier, mentre non brillano van der Poel e Alaphilippe. Elia Viviani è protagonista di una brutta caduta in cui viene coinvolto anche Matteo Trentin.

Dylan van Baarle celebrates victory

Credit Foto Getty Images

La livrea nera della Ineos-Grenadiers risplende anche sotto il sole fiammingo. Tutto merito di un incontenibile Dylan van Baarle, che sceglie il modo più teatrale possibile per mettere in bacheca la 75esima edizione della Dwars Door Vlaanderen-Attraverso le Fiandre. Tanti saluti alla compagnia ai -50 km e appuntamento a tutti dopo il traguardo per il 28enne olandese, al quinto successo in carriera. Giornata in penombra per il grande favorito (e campione in carica) Mathieu van der Poel, così come per il campione del Mondo Julian Alaphilippe e una Deceuninck-Quick Step mai in controllo della corsa. Sul podio salgono Christophe Laporte (Cofidis) e Tim Merlier (Alpecin-Fenix). Sfortunata l'Italia, con una caduta che mette fuori gioco Elia Viviani e penalizza Matteo Trentin nel momento caldo della corsa.
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Impresa Van baarle: fuga e successo in Belgio

L'ordine d'arrivo

1. Dylan VAN BAARLE 3h59'00''
2. Christophe LAPORTE+26''
3. Tim MERLIERst
4. Yves LAMPAERTst
5. Tosh VAN DER SANDEst
6. Alexander KRISTOFFst
7. Greg VAN AVERMAETst
8. Anthony TURGISst
9. Florian SENECHALst
10. Jasper STUYVENst
Nel giorno delle prove generali per il Giro delle Fiandre sono in tanti a voler testare la propria gamba. Non Alberto Bettiol, che dà forfait prima del via a causa di una leggera influenza (ma è negativo al Covid-19). La corsa prevede 13 muri e il primo, il Kluisberg, è in programma dopo 70 km. L’avvicinamento diventa così una cavalcata a ritmi folli, dove in tanti provano ad evadere dal gruppo e nessuno ci riesce. Il primo colpo di scena è un assurdo fuoriprogramma: un tir blocca il passaggio dei corridori e la corsa viene neutralizzata per qualche minuto, prima di ripartire senza grossi patemi.
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Pronti, partenza...fermi! La pistola fa cilecca al via

Dopo il passaggio su Nieuwe Kwaremont, seconda asperità di giornata, riescono finalmente ad allungare in tre. Si tratta di Florian Vermeersch (Lotto Soudal), Jelle Wallays (Cofidis) ed Ethan Hayder (Ineos-Grenadiers). Ma la loro azione accompagna solo la quiete dei big prima della tempesta, che esplode a 60 km dal traguardo quando una brutta caduta nelle prime posizioni coinvolge – ahinoi - Elia Viviani e Matteo Trentin. Il primo ha la peggio ed è costretto al ritiro, mentre il secondo rimane attardato nel momento peggiore possibile. Sul Taieenberg, dove si pianta anche Davide Ballerini, i fuggitivi vengono riassorbiti e a turno cominciano a muoversi i grossi calibri. Tra gli altri Dylan Teuns, uno scatenato van Avermaet e un van der Poel non troppo convinto, a dire il vero.
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Viviani, che sfortuna! Brutta caduta sul pavè

Succede che sul Bergen-ten-Houte - pendenze fino al 21% - si avvantaggino in sette e da questi, con un'azione a metà tra una fagianata e un allungo se ne vada Dylan van Baarle. Mancano 50 km al traguardo. Mentre il corridore Ineos procede a testa bassa, dietro si scannano. Il gruppo si spezza, poi si ricompatta, infine si fraziona ancora in tre tronconi. Nel primo, c'è Greg van Avermaet con gente come Senechal, Stuyven e Laporte. Nel secondo sgambetta un buon Giacomo Nizzolo. Nel terzo tutti gli altri, compresi Mvdp, Alaphilippe e il rientrante Trentin.
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Dylan Van Baarle (Ineos)

Credit Foto Getty Images

Da qui alla fine c'è poco da raccontare. Il motore di van Baarle viaggia che è una meraviglia e nessun muro o tratto in pavè ne turba la serenità. L'olandese si mangia anche l'ultimo settore di pietre e si invola verso il successo, che può godersi a braccia aperte, salutando a destra e sinistra. Dietro molla il primo gruppo inseguitore, trasformando l'epilogo dei battuti in un volatone. Che Christophe Laporte anticipa, guadagnandosi la piazza d'onore, e che Tim Merlier vince per il terzo posto. Nizzolo, 15esimo, è il migliore degli italiani.

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