Ciclismo, Europei 2021, Colbrelli e i suoi fratelli: l’Italia è sempre “campione” d’Europa
Aggiornato 13/09/2021 alle 16:17 GMT+2
EUROPEI CICLISMO - La spedizione azzurra chiuda in gloria la rassegna continentale di Trento, confermando un feeling notevole con questa manifestazione. E se Sonny Colbrelli, campione nella gara regina, è il volto del successo italiano, i motivi per sorridere ci sono a tutto tondo.
Le giornate si accorciano e le foglie iniziano a tingersi di giallo, ma la rovente estate italiana sembra non avere fine. Dagli Europei di calcio a quelli di pallavolo, passando per le glorie olimpiche e non solo, tocca al ciclismo su strada il compito di farci gonfiare ancora il petto d’orgoglio. Il sipario è calato sulla rassegna continentale di Trento e, numeri alla mano, siamo ancora davanti a tutti: otto medaglie, di cui quattro ori, tre argenti e un bronzo. Con soddisfazioni arrivate copiose e trasversali nelle diverse categorie presenti.
Colbrelli il volto
Che stagione, quella del corridore bresciano! Il cambio di passo rispetto alle stagioni passate è stato evidente, la consapevolezza nei propri mezzi cresciuta in maniera esponenziale. Brillante lui, come tanti compagni alla Bahrain-Victorious in questo 2021. Dopo i successi parziali a Romandia e Delfinato, il titolo italiano, le scorribande al Tour de France, una vittoria e la storica classifica generale al Benelux Tour, ecco la ciliegina. Campione europeo nella corsa in linea grazie a una gamba esagerata, l’unico a resistere alle fiammate di Remco Evenepoel e capace di beffare il belga, con tattica e muscoli, nella palpitante volata a due. Lui quarto moschettiere italiano e fregiarsi del titolo europeo dopo gli hurrà di Matteo Trentin (favoloso anche stavolta), Elia Viviani e Giacomo Nizzolo. Poker e striscia aperta. Da massimo dei voti, ma già con un pensiero indecente che frulla in testa: il Mondiale nelle Fiandre (26 settembre), dove troverà gente come Alaphilippe, van Aert e van der Poel. Tostissima, il meglio che c’è, ma il Cobra non poteva sperare in un approccio migliore.
Europei ciclismo, albo d'oro prova in linea
Anno/piazzamento | Oro | Argento | Bronzo |
2016 | P. Sagan (SVK) | J. Alaphilippe (FRA) | D. Moreno (ESP) |
2017 | A. Kristoff (NOR) | E. Viviani (ITA) | M. Hofland (NED) |
2018 | M. Trentin (ITA) | M. van der Poel (NED) | W. van Aert (BEL) |
2019 | E. Viviani (ITA) | Y. Lampaert (BEL) | P. Ackermann (GER) |
2020 | G. Nizzolo (ITA) | A. Demare (FRA) | P. Ackermann (GER) |
2021 | S. Colbrelli (ITA) | R. Evenepoel (BEL) | B. Cosnefroy (FRA) |
Ganna garanzia
È il nostro supereroe e anche a Trento ha timbrato il cartellino. Leader e locomotiva nella team relay d’oro, dove ha guidato il segmento maschile (con Matteo Sobrero e Alessandro De Marchi) nella prima parte di gara, consegnando alla frazione femminile (Elisa Longo Borghini, Marta Cavalli ed Elena Cecchini) un tesoretto ottimamente gestito fino al traguardo. Argento, invece, nella cronometro. Un risultato che ad alcuni incontentabili ha fatto storcere il naso, e ce ne faremo una ragione. Ha vinto (di nuovo) Stefan Küng, strepitoso nella seconda parte e oro per otto secondi. Ma il verbanese che svernicia un certo Tadej Pogacar, partito prima, come fosse un corridore qualsiasi è la fotografia più emblematica di quella gara.
Under 23 donne da favola
Uno spettacolo. A cronometro è addirittura doppietta: una Vittoria Guazzini semplicemente dominante ha lasciato alla favorita Ludwig “solo” l’argento, a ben 38 secondi di ritardo, ma con loro sul podio ha brillato anche il bronzo di Elena Pirrone. Nella prova in linea, il giorno dopo, altro capolavoro. La copertina è per Silvia Zanardi, sublime anche su strada dopo i tre ori agli Europei Under 23 su pista. Ma è tutta la squadra azzurra ad aver dato una grande dimostrazione di forza, con Gaia Realini quinta, Camilla Alessio nona e Barbara Malcotti dodicesima. Pollice altissimo. Italia da corsa anche nella prova in linea maschile, dove Filippo Baroncini si è preso l’argento dietro al belga Nys in un podio nobilitato dal bronzo dello spagnolo Juan Ayuso, vincitore dell’ultimo Giro d’Italia di categoria. Filippo Zana incontenibile in salita e alla fine sesto, con l’Italia forte di due carte fino alla volata che ha assegnato le medaglie.
Il medagliere di Trento 2021
1. ITALIA | 4 ori, 3 argenti, 1 bronzo |
2. BELGIO | 2 ori, 2 argenti, 1 bronzo |
3. SVIZZERA | 2 ori |
4. GERMANIA | 1 oro, 4 argenti, 1 bronzo |
5. PAESI BASSI | 1 oro, 1 argento, 3 bronzi |
6. FRANCIA | 1 oro, 5 bronzi |
7. DANIMARCA | 1 oro |
8. RUSSIA | 1 oro |
A fare la conta, rimane da citare Eleonora Ciabocco. La maceratese, campionessa italiana juniores, si è messa al collo l’argento nella prova in linea di categoria, beffata allo sprint solo dalla tedesca Riedmann. Anche qui Italia grande in toto, con Francesca Barale quarta e Carlotta Cipressi ottava. Che altro dire, ci siamo divertiti. Una punta di amaro, infine, per la prova in linea Elite al femminile, dove per la prima volta in sei anni non riusciamo a piazzare un’atleta a medaglia. Ma la squadra azzurra ha corso a viso aperto, in corsa per argento o bronzo fino all’ultimo con Marta Cavalli.
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