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Freccia Vallone, Pogacar: "Ero stanco dai Mondiali di Imola"; Hirschi: "Ci vuole anche testa"

Luca Stamerra

Pubblicato 30/09/2020 alle 22:15 GMT+2

Pogacar spiega cosa gli è mancato nel finale della Freccia Vallone, mentre Hirschi oltre a ringraziare i suoi compagni di squadra dà un ringraziamento speciale alla sua testa che gli ha fatto dimenticare il dolore ad inizio corsa.

Marc Hirschi of Switzerland and Team Sunweb / enoit Cosnefroy of France and Team AG2R La Mondiale / during the 84th La Fleche Wallonne 2020, Men Elite a 202km stage from Herve to Mur de Huy / @flechewallone / #FlecheWallone / on September 30, 2020 in Huy

Credit Foto Getty Images

Marc HIRSCHI (Sunweb)

Sono stati bravissimi i miei compagni di squadra, ne abbiamo tenuti davanti sempre due per tenere controllata la corsa. Tutto si è poi deciso sul Muro di Huy. Bisognava essere forti non soltanto nelle gambe ma anche nella testa, in modo da sopportare e superare il dolore. Per tutta la gara non mi sono sentito benissimo, soprattutto all’inizio. A volte le cose, però, vanno così. I miei compagni mi hanno aiutato a essere lì e nel finale ho scoperto che avevo una grandissima condizione. Sono pronto per la Liegi? Ora mi prendo qualche giorno tranquillo, ma vediamo
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Hirschi brucia tutti sul Muro de Huy! Pogacar si arrende

Tadej POGACAR (UAE Emirates)

Il team ha lavorato molto bene e sono arrivato sul muro in ottima posizione. Non avevo grandi gambe sull’ascesa finale, ma non sono troppo deluso dal risultato. Avevo ancora un po’ di fatica dal Mondiale, che è stata una corsa molto dura. Ora mi riposerò un po’ e poi penserò alla Liegi di domenica, lì ci sarà un percorso che si addice un po’ di più alle mie caratteristiche

Mauri VANSEVENANT (Deceuninck Quick Step)

È stata una giornata difficile, eravamo pochi davanti e sapevamo sarebbe stato così, ma più il tempo passava e più avevo fiducia. Poi alla fine sono stato sfortunato e magari senza quella caduta sarei potuto arrivare anche al traguardo, ma è andata così, andrà meglio la prossima volta. Avevo buone gambe e buone sensazioni e c’erano molte chance di farcela, a volte funziona e a volte no, ma bisogna sempre provarci. Sono professionista solo da agosto, è un bel team, una bella atmosfera e mi piace. Sì, le Classiche delle Ardenne sono adatte a me, ma mi piacciono salite un po’ più lunghe. Quelle sono più a mio vantaggio, ma anche queste sono molto belle
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Mauri Vansevenant - Flèche Wallonne 2020, Freccia Vallone - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Benoît COSNEFROY (AG2R)

C’è soddisfazione. Sono contento di essere sul podio, è il mio primo nel World Tour, certo che si può fare sempre meglio e nel finale volevo vincerla, ma Hirschi è in gran forma in questo momento. Sono molto contento di aver fatto un podio su una corsa del genere e me lo voglio godere. L’ho gestita meglio dello scorso anno. Quella volta avevo sofferto lo sforzo a 150 metri dall’arrivo. Volevo essere avanti ai piedi della salita e quindi l’ho presa in testa perché volevo poterla gestire senza dover subire la velocità o il posizionamento dei miei avversari. Mi sto allenando per corse di un giorno come questa, sono contento che oggi abbia pagato, non era scontato avere questa forma dieci giorni dopo il Tour. Ora resta la Liegi? Ora mi godo questo momento e poi dovrò riconcentrarmi per domenica, dove si spera di fare belle cose. Con la squadra saremo ambiziosi e aggressivi come lo siamo stati oggi e avremo anche altre carte, come Vuillermoz, che penso potrà mettersi maggiormente in mostra domenica

Warren BARGUIL (Arkéa Samsic)

Volevo attaccare, poi mi sono trovato subito chiuso nella cunetta. Non volevo avere rimpianti, poi non ho seguito quando si è davvero accelerato, ho aspettato e l’ho fatto in due tempi. Poi ho passato Kwiatkowski e Daniel Martin proprio prima del traguardo. C’è un po’ di frustrazione per aver mancato il podio. Ma sono contento, non ho potuto fare le Classiche delle Ardenne nel 2019, ma l’anno scorso non era il mio anno. La squadra ha fatto un grande lavoro e li ringrazio. Domenica c’è la mia corsa preferita e spero di fare qualcosa di buono
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