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Peter Sagan di prepotenza alla Gent-Wevelgem! Viviani beffato in volata

Luca Stamerra

Aggiornato 26/03/2018 alle 01:43 GMT+2

Grandissima volata del Campione del Mondo in carica, che conquista la sua terza Gent-Wevelgem in carriera. Prima vittoria stagionale per lo slovacco, che non alzava le braccia al cielo dal 19 Gennaio scorso, con la vittoria della Norwood-Uraidla al Santos Tour Down Under. Elia Viviani chiude al 2° posto, davanti a Démare e Laporte

Peter Sagan lors du sprint de Gand-Wevelgem.

Credit Foto Getty Images

La maledizione della maglia iridata sembrava colpire ancora. Sagan non vinceva una corsa da metà gennaio (tra l’altro al Santos Tour Down Under), ed era andato piuttosto male alla Milano-Sanremo e alla E3 Harelbeke. Questa volta, però, lo slovacco non ha avuto cali di tensione, non ha voluto strafare, neanche quando è partito van Avermaet, ed ha dato inizio alle danze nel momento giusto. Viviani e Démare provano a tenere il suo passo, ma quest’oggi Sagan era imbattibile, con il campione del Mondo in carica a vincere la sua terza Gent-Wevelgem in carriera. Lo slovacco lancia così un messaggio: Sagan c’è e ci sarà con ambizioni di vittoria anche per il Giro delle Fiandre e per la Parigi-Roubaix. Niente da fare per Viviani che, dopo il successo alla Driedaagse De Panne-Koksijde, sognava un’altra vittoria in questo importante inizio di stagione. Peccato, sarebbe stata tripletta Italia dopo le affermazioni di Marta Bastianelli nella prova femminile e Samuele Manfredi tra i juniores.
Ho sempre sognato questa corsa, è la sconfitta più amara della mia carriera. Ho pianto dopo il traguardo perché sapevo che avrei potuto vincere [Elia Viviani]

Filippo Ganna all’attacco

C’è subito un attacco di Alex Dowsett, ma il corridore della Katusha viene ripreso dopo qualche km dal plotone. Per 30 km non c’è succede praticamente nulla fino all’attacco di sei corridori: Filippo Ganna (UAE Emirates), Frison (Lotto Soudal), José Gonçalves (Katusha), Duquennoy (Aqua Protect Veranclassic) e la coppia van Goethem-Van Schip (Roompot Nederlandse Loterij). I 6 accumulano un vantaggio massimo di 10’20’’, ma superata la soglia dei -100 km dal traguardo, ecco che la Bora, la BMC e la FDJ fanno scendere il distacco.

Colbrelli fatica, cadono Modolo e Cimolai

Diverse le cadute durante il percorso, tra gli altri finiscono a terra corridori come Cimolai (compagno di squadra di Démare), Modolo, Stybar, Gallopin, Küng, oltre a Baptiste Planckaert (Katusha) che viene addirittura caricato in ambulanza. Colbrelli ha problemi meccanici, Sagan invece risale posizioni per non rischiare. Sul Monteberg prova ad accelerare l’andatura Philippe Gilbert, ma ai -45 km ecco che parte un gruppo di controattaccanti composto da Wallays (Lotto Soudal), Vermote (Dimension Data), Kuznetsov (Katusha) e Kirsch (Aqua Protect Veranclassic). I quattro raggiungono in poco tempo i battistrada, mentre in gruppo la situazione resta invariata sul Baneberg, con nessun corridore a prendersi la responsabilità di ricucire lo strappo sui battistrada.

Gilbert ci prova sul Kemmelberg, poi Sagan vince la volata

Si arriva sul Kemmelberg e Ganna comincia a perdere terreno dopo i tanti km di fuga; da dietro c’è invece la partenza di Gilbert che prova ad anticipare il gruppo, ma il belga non riesce a fare la differenza. I big restano tutti insieme, ma perdono terreno Moscon, Kristoff, Danny van Poppel e altri corridori. Ai -15 km dal traguardo la situazione resta invariata, con la Quick Step a fare l’andatura con Stybar. Van Avermaet ci prova ad anticipare tutti ai -1,5 km dal traguardo, ma il corridore della BMC non riesce ad andarsene. Ripresi i fuggitivi parte la volata, Sagan è il più forte con il campione del mondo in carica che precede Viviani e Démare.
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Peter Sagan beffa Viviani e torna al successo alla Gent-Wevelgem

L'ordine d'arrivo:

1. Peter SAGAN (BOH) 5h07'32''; 2. Elia VIVIANI (QST) st; 3. Arnaud DÉMARE (GFC) st; 4. Christophe LAPORTE (COF) st; 5. Jens DEBUSSCHERE (LTS) st; 6. Oliver NAESEN (ALM) st; 7. Matteo TRENTIN (MTS) st; 14. Greg VAN AVERMAET (BMC) st
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