Eddy Merckx e Tom Boonen duri con Wout van Aert: "Vittoria lasciata a Laporte? Se ne pentirà"

Domenica pomeriggio, Gent-Wevelgem, 52km all'arrivo. Wout van Aert e Christophe Laporte impongono un ritmo infernale sul Kemmelberg e scappano via, seminando la concorrenza. Il gruppo tenta di rimontare nei chilometri successivi, ma non riesce. Una volta giunti a 100 metri dall'arrivo, dopo quasi 6 ore di fatica, Wout decide di lasciare la vittoria al compagno di squadra, festeggiando a braccia alzate la supremazia giallonera. Un gesto bellissimo, da vero uomo-squadra, che ricorda un po' quello già visto alla Parigi-Nizza 2022, dove Wout e Roglic decisero di lasciare la vittoria sempre a Laporte, per un arrivo a tre assolutamente iconico.

"Ho vinto venerdì (E3 Saxo Classic) e il mio pensiero è rivolto verso le gare che devono ancora arrivare. Christophe ha avuto qualche difficoltà ad inizio stagione a causa di una malattia. È fondamentale per la nostra squadra e la decisione di lasciargli la vittoria è stata semplice", ha detto Wout al termine della corsa.

Di tutt'altro avviso invece Eddy Merckx, che ai nostri colleghi di Sporza ha detto questo: "Il gesto di van Aert mi ha sorpreso? Sì e no. Ho scommesso 1000 euro con mio figlio che avrebbe vinto il francese... è una scelta legittima lasciare la vittoria al proprio compagno di squadra, ma io non l'avrei fatto. Wout è stato nettamente il migliore e avrebbe potuto scrivere la storia con la tripletta Harelbeke-Gent-Giro delle Fiandre".

Dello stesso pensiero Tom Boonen, tre volte vincitore a Wevelgem. "Anche io ho aiutato i miei compagni a vincere, ma non in situazioni come questa. Aiutare i propri compagni vuol dire metterli nelle condizioni di lottare per la vittoria. Il gesto di van Aert probabilmente farà contenti gli sponsor, ma io non l'avrei fatto. La Jumbo-Visma è andata a segno, ma la Gent è la Gent. È una vittoria che fa palmares, è più importante di una tappa alla Parigi-Nizza".