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Pozzato e Nizzolo ci provano, ma vince Roger Kluge da lontano

Fabio Disingrini

Aggiornato 25/05/2016 alle 19:58 GMT+2

Roger Kluge vince a Cassano d'Adda la 17a tappa del Giro d'Italia beffando i velocisti reduci alla maniera dei finisseur: il tedesco regala alla IAM Cycling, che ha annunciato ieri la sua chiusura, la prima vittoria in un grande giro precedendo la volata in scia di Pozzato. Secondo, per la nona volta alla Corsa Rosa, Giacomo Nizzolo che non riesce a profittare dell'assenza di Kittel e Greipel.

Roger Kluge (IAM), vainqueur de la 17e étape du Giro, mercredi 25 mai 2016

Credit Foto AFP

CASSANO D'ADDA - Una boccata d'ossigeno dopo l'apnea sulle grandi salite del Giro d'Italia. La Corsa Rosa scende in pianura fermandosi a un bivio sul traguardo di Cassano d'Adda: da una parte c'è Roger Kluge della svizzera IAM Cycling, che consegna il primo successo in un grande giro a una squadra da poche ore smobilitata. Dall'altra ci sono le prime domande scomode alla maglia rosa e l'affaire Vincenzo Nibali da trattare fra appelli e indiscrezioni. Ma andiamo con ordine.

La tappa lombarda che celebra i cinquanta di Gianni Motta

Una tappa, l'unica lombarda di questa Corsa Rosa, disegnata "al contrario", coi primi cento chilometri ondulati e un Gpm (il passo di Sant'Eusebio di quarta categoria) fino al traguardo volante di Brescia. Da qui, 75 chilometri di pianura fino al traguardo veloce di Cassano d'Adda che festeggia il cinquantesimo anniversario di Gianni Motta, vincitore del Giro d'Italia nel 1966. «Come un cavallo a cui dà terribilmente fastidio il morso», scrisse Bruno Raschi: quell'anno Motta battè certi campioni chiamati Adorni, Gimondi, Bitossi, Zilioli, Jimenez e Jacques Anquetil. Quattro anni dopo, osò perfino staccare Re Merckx sul Passo del Cuvignone. Viva Motta e le sue nozze d'oro.

Roger Kluge, un finisseur nella schiera dei velocisti superstiti

In fuga, insieme a Pavel Brutt della Tinkoff, ci vanno dal chilometro 2 il solito Daniel Oss ed Eugert Zhupa della Wilier-Southeast, primo corridore pro albanese, raggiunti a Calcio da Belkov (Katusha), Konovalovas (FDJ) e Lars Bak della Lotto-Soudal. Il finale è veloce e intensissimo fra i 6 attaccanti e i velocisti superstiti contro i battistrada, tutti rialzatisi entro lo striscione dell'ultimo chilometro. Negli ultimi mille metri, Pippo Pozzato esce in avanscoperta per il suo velocista (Belletti) sbucando in testa dall'ultima curva, ma il rettilineo è lunghissimo (600 metri) e fra i treni deragliati salta fuori Roger Kluge come la palla di un cannone, beffando Pozzato a duecento metri e vincendo "al posto di Haussler". Un regalo inatteso, il primo da un grande giro, per il team manager Michel Thétaz, che poche ore fa ha annunciato la chiusura della IAM Cycling dopo quattro anni di corse World Tour.

La certezza di Kruijswijk: «Non ho punti deboli».

Naturalmente, dopo il rest day di lunedì, sono arrivati molti giornalisti dall'Olanda per la celebrazione della maglia rosa. Oggi però, vista la tappa interlocutoria nell'ordine della generale, Steven Kruijswijk si trova a rispondere in conferenza stampa alle prime domande scomode. Per esempio, alla richiesta di una dichiarazione sul doping come s'addice al leader di un grande giro, ma il rosso del Brabante non è certo uno di molte parole: «Le mie prestazioni dimostrano che è possibile, anzi è normale vincere senza doping. Pubblico ogni dato relativo alle mie salite, sia in corsa che in allenamento, su Strava e lì ho ottimi riscontri dai miei followers: mi piace la trasparenza e in tutta onestà non sento di avere "punti deboli"».

L'"attesa clinica" di Nibali: ma davvero si ritira dal Giro?

Infine, la nota dolente. Vincenzo Nibali fa un appello ai microfoni dalla partenza di Molveno, scusandosi se le cose non sono andate come molti s'aspettavano - ovvero se non vincerà un Giro assegnatogli "a tavolino" - ma chiedendo che s'allenti la pressione al netto dei suoi risultati. Nibali glissa quando gli chiedono spiegazioni "tecniche" per ribadire certi concetti, però intanto si diffonde la notizia (al momento) non confermata dall'Astana che vorrebbe il suo capitano sottoporsi a test clinici (in serata a Milano?) per decidere se continuare o ritirarsi dal Giro. Speriamo che Vincenzo possa arrivare a Torino ed essere così "smentito" dai suoi tifosi... Che invero non hanno smesso di acclamarlo sulle strade di un Giro azzurro tenebra.

Nizzolo "eterno secondo": 5 italiani nei primi dieci

L'ORDINE D'ARRIVO DELLA 17a TAPPA
1. Roger Kluge (IAM Cycling)
2. GIACOMO NIZZOLO (Trek Segafredo)
3. Nikias Arndt (Giant Alpecin)
4. SACHA MODOLO (Lampre Merida)
5. MATTEO TRENTIN (Etixx Quickstep)
6. Alexander Porsev (Katusha)
7. Pim Ligthart (Lotto Soudal)
8. Ramunas Navardauskas (Cannondale)
9. MANUEL BELLETTI (Willier Triestina)
10. PAOLO SIMION (Bardiani Csf)
VIDEO - La lunga volata di Roger Kluge a Cassano d'Adda
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Giro d’Italia, 17esima tappa: vince Roger Kluge davanti a Nizzolo

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