Chris Froome vince il Giro d'Italia, Sam Bennett brucia Viviani nell'ultimo sprint a Roma
Aggiornato 27/05/2018 alle 20:27 GMT+2
Il britannico del Team Sky ufficializza il successo alla corsa rosa e dopo i trionfi a Tour e Vuelta si iscrive all'esclusivo club della Tripla Corona. L'irlandese fa tris al Giro con uno sprint bellissimo a Roma: Viviani cede negli ultimi metri e non riesce a fare il pokerissimo personale, dopo il grande lavoro della Quick Step Floors.
La consacrazione. Chris Froome vince il Giro d’Italia 2018 sfilando lungo le strade di Roma con il suo Team Sky, ufficializzando un trionfo costruito tra Colle delle Finestre e Jafferau e difeso a Cervinia. È il suo terzo Grande Giro consecutivo, il sesto in assoluto ed è il primo inglese a trionfare alla corsa rosa. Un successo che dopo due settimane sembrava quasi insperato, tra cadute impreviste e ritardi inattesi e che solo il colpo del fuoriclasse ha reso possibile. Per il kenyano bianco la ciliegina sulla torta è la maglia blu di miglior scalatore. La tappa è andata a Sam Bennett, più brillante di Elia Viviani nel settimo sprint di questo Giro. Il veronese si consola con la maglia ciclamino, mentre Dumoulin e Lopez completano il podio della classifica generale.
La classifica finale del Giro 2018
1. Chris FROOME (GBR) | Team Sky | 89h02'39'' |
2. Tom DUMOULIN (NED) | Team Sunweb | +46'' |
3. Miguel Angel LOPEZ (COL) | Astana | +4'57'' |
4. Richard CARAPAZ (ECU) | Movistar | +5'44'' |
5. Domenico POZZOVIVO (ITA) | Bahrain Merida | +8'03'' |
6. Pello BILBAO (ESP) | Astana | +11'50'' |
7. Patrick KONRAD (AUT) | BORA Hansgrohe | +13'01'' |
8. George BENNETT (NZL) | LottoNL Jumbo | +13'17'' |
9. Sam OOMEN (NED) | Team Sunweb | +14'18'' |
10. Davide FORMOLO (ITA) | BORA Hansgrohe | +15'16'' |
Si chiude il cerchio
Da Gerusalemme a Roma. Il Giro d’Italia 2018 chiude i battenti nella Città Eterna per la quarta volta nella sua storia, onorando la Capitale con un percorso serpeggiante tra Colosseo, Fori Imperiali, Circo Massimo e altre meraviglie cittadine. È il giorno degli onori per Chris Froome, che poco dopo il traguardo stappa lo champagne e brinda con la sua ammiraglia per l’impresa realizzata. Dopo “la bevuta” l’inglese va a colloquio con Tom Dumoulin. Bella scena tra i due grandi contendenti di questa corsa rosa, che scambiano qualche battuta tra i sorrisi dopo il clima non esattamente disteso del post tappa di ieri.
Percorso pericoloso, il gruppo non ci sta
Ma dopo i sorrisi iniziali arrivano anche le note stonate. La pavimentazione sconnessa del percorso e le strade strette non piacciono al gruppo e i corridori lo fanno notare. Prima Dumoulin e poi Viviani vanno a colloquio con gli organizzatori, esprimendo le loro perplessità sulla situazione sicurezza. Infine tocca alla maglia rosa Froome il compito di contrattare con la direzione di corsa: il risultato è la neutralizzazione del tempo degli ultimi 7 giri del circuito. Dopo un’ora di gara a ritmi dilettantistici, la corsa assume una piega decisamente più agonistica.
La gara si accende
Finito il terzo giro inizia la gara vera e ci sono i primi scatti. Si forma un gruppo di 18 attaccanti, tra cui Marcato, Boaro, la maglia nera Fonzi e Ballerini. Quest’ultimo vince il primo sprint intermedio e lo stesso traguardo certifica la maglia ciclamino di Elia Viviani: Sam Bennett non può più raggiungerlo. Nel frattempo la Quick-Step tira il gruppo per portare la tappa in volata mentre Chris Froome, ufficializzata la vittoria del Giro, si stacca dal plotone principale insieme a tutto il Team Sky e a molti dei big della generale.
Tris Bennett, parata Froome
Il gruppo viaggia e il vantaggio dei fuggitivi non decolla mai. Gli ultimi a crederci sono Viaceslav Kuznetsov e Christopher Juul-Jensen, ripresi quando mancano 13 km al traguardo. All’ultimo giro alcuni corridori, tra cui Tony Martin, provano ad uscire dal gruppo ma nessuno ha la gamba buona. Si arriva alla volata, come da programma. Il treno della Quick-Step fa un lavoro egregio e lancia capitan Viviani come meglio non potrebbe. Il veronese sembra lanciato verso il pokerissimo ma quando Bennett lo affianca semplicemente non ne ha. L'irlandese vince di forza e centra il suo terzo successo al Giro 101. Chris Froome arriva dopo quasi un quarto d'ora, schierato a fianco del suo Team Sky. E Roma lo applaude: è lui il successore di Tom Dumoulin nell'albo d'oro del Giro.
L'ordine d'arrivo della 21^ tappa
1. Sam BENNETT (IRL) | BORA Hansgrohe | 2h50'49'' |
2. Elia VIVIANI (ITA) | Quick-Step | st |
3. Jean-Pierre DRUCKER (LUX) | BMC | st |
4. Bapitiste PLANCKAERT (BEL) | Team Katusha | st |
5. Manuel BELLETTI (ITA) | Androni | st |
6. Sacha MODOLO (ITA) | Education First | st |
7. Niccolò BONIFAZIO (ITA) | Bahrain Merida | st |
8. Clement VENTURINI (FRA) | AG2R | st |
9. Paolo SIMION (ITA) | Bardiani | st |
10. Fabio SABATINI (ITA) | Quick-Step | st |
Processo e numeri
Il trionfo di Froome presenta sempre un asterisco, dovuto alla sua positività al salbutamolo dell'ultima Vuelta e al verdetto che tarda a pronunciarsi. Una situazione che ha assunto contorni grotteschi nel suo trascinarsi a oltranza e che continua a fare discutere. Nel frattempo il britannico aggiorna il suo libro dei record: 81 giorni da leader in un Grande Giro (meglio di lui solo Merckx, Hinault, Anquetil e Indurain), terza grande corsa a tappe consecutiva (come il Cannibale tra 1972 e 1973 e Hinault tra 1982 e 1983), Tripla Corona come solo altri 6 nella storia del ciclismo, primo a vincere maglia rosa e azzurra nello stesso Giro dai tempi di Pantani.
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