Sullo Zoncolan il riscatto di Chris Froome! Battuta la maglia rosa Yates. Pozzovivo 3°
Aggiornato 19/05/2018 alle 18:45 GMT+2
Il quattro volte vincitore del Tour de France vince la 14^ tappa da San Vito al Tagliamento al Monte Zoncolan, precedendo sul traguardo il leader della generale e un grande Domenico Pozzovivo. Bene Dumoulin che prende solo 37", altra batosta per Fabio Aru che accusa un ritardo di 2'23".
Ecco il morso di Chris Froome! L’inglese della Sky trionfa nell’inferno dello Zoncolan resistendo al gran ritorno di Simon Yates e centrando il suo primo successo al Giro d’Italia. Una vittoria che rimette il britannico nella palma dei favoriti per la vittoria finale dopo due settimane difficili, anche se la maglia rosa ha dato anche oggi segnali di inattaccabilità. Sul podio un grande Pozzovivo, che sceglie saggiamente di non seguire la frullata del vincitore e batte Lopez nella volatina per l’abbuono. Come "premio" c'è il terzo posto nella generale. Bene anche Dumoulin e Pinot, mentre naufraga Fabio Aru. Il sardo arriva con Formolo a 2 minuti e 23 secondi da Froome e probabilmente saluta le sue ambizioni di altissima classifica in maniera quasi definitiva.
L'ordine d'arrivo della 14^ tappa
1. Chris FROOME (GBR) | Team Sky | 5h25'31'' |
2. Simon YATES (GBR) | Mitchelton Scott | +6'' |
3. Domenico POZZOVIVO (ITA) | Bahrain Merida | +23'' |
4. Miguel Angel LOPEZ (COL) | Astana | +25'' |
5. Tom DUMOULIN (NED) | Team Sunweb | +37'' |
6. Thibaut PINOT (FRA) | FDJ | +42'' |
7. Wout POELS (NED) | Team Sky | 1'07'' |
13. Richard CARAPAZ (ECU) | Movistar | +2'00 |
17. Fabio ARU (ITA) | UAE Emirates | +2'23'' |
18. Davide FORMOLO (ITA) | BORA Hansgrohe | st |
Inferno e Paradiso nel mito Zoncolan
Il Mostro. Il Kaiser. O semplicemente l’Inferno. Lo Zoncolan ha tanti appellativi che rendono bene l’idea di quanto sia un’ascesa terribile, sfiancante, quasi disumana. Ma a differenza di altre salite simboliche del Giro d’Italia, la sua storia si intreccia con la corsa rosa solo in epoca recente. In principio fu Gilberto Simoni. Gibo trionfa nel 2003, anno di "esordio” dell’arrivo di oggi, e concede il bis nel 2007. Nel 2010 è Ivan Basso a entrare nell’albo d’oro di quest’erta, mentre l’anno successivo tocca a Igor Anton. Nel 2014 l’ultima volta in cima al "mostro”, con il successo di Michael Rogers. In 15 anni lo Zoncolan è già diventato un mito del Giro, trasformandosi in Paradiso per chi è riuscito a domarlo e meraviglioso teatro di incontro per le migliaia di appassionati di ciclismo presenti a ogni sua scalata (oggi 100.000 presenti). Per chi ha provato l’arrampicata è semplicemente la salita più dura d’Europa.
Fuga ambita
Tappa per cacciatori di grandi imprese se ce n’è una. E per questo i tentativi di fuga si sprecano” fin dal km 0. Ci provano in tanti, tra cui Brambilla e Villella. Ma alla fine riescono ad andarsene questi sette: Francesco Gavazzi (Androni), Enrico Barbin (Bardiani CSF), Mads Pedersen e Laurent Didier (Trek Segafredo), Valerio Conti (UAE Emirates), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale) e Jacopo Mosca (Wilier). Non erano partiti da San Vito al Tagliamento Tim Wellens e Tom Scully. Si vola anche oggi, con medie vicino ai 40 km/h.
Tappa senza pause
Si sale subito, c’è il Gpm di terza categoria di Monte di Ragogna. Conti scollina per primo. Di pianura ce n’è davvero poca e nel gruppo c’è un po’ di nervosismo. Prima Matej Mohoric e poi il team Sky provano a soprendere tutti facendo il forcing in discesa, ma nessuno riesce a fare la differenza, nonostante inizialmente si stacchi un gruppetto di corridori. Montaguti si prende il Gpm di Avaglio quando la fuga raggiunge il suo massimo vantaggio, superando i 6 minuti. A 50 km dal traguardo inizia l’impegnativo Gpm di Passo Duron e si comincia a fare sul serio. Sunweb e Astana alzano il ritmo nel gruppo maglia rosa, assottigliando notevolmente il plotone, mentre davanti perdono contatto Pedersen e Mosca.
Finisce la fuga, inizia l'inferno
Il vantaggio dei fuggitivi scende inesorabilmente. Conti ha comunque una gamba superiore ai compagni d’avventura e vince anche i Gpm di Passo Duron e Ravascletto, entrando nella classifica per la maglia blu. Il corridore della UAE approccia lo Zoncolan con 1 minuto di margine sul gruppo in rimonta e in compagnia del solo Barbin. Da dietro, intanto, prova l’azione Igor Anton, vincitore su quest’ascesa nel 2011. Lo spagnolo va a prendere Conti, ma il loro destino è segnato: a 6 km dalla fine i migliori si riprendono la testa della gara.
Finalmente Froome!
Poels impone un ritmo severissimo, facendo una selezione inevitabile. Si stacca Dennis, fatica Carapaz e infine si sfila anche Fabio Aru. Il sardo ciondola a bocca aperta e perde inesorabilmente le ruote dei migliori quando mancano ancora 5 km alla fine. Ai -4 km arriva la prima stoccata di Chris Froome in questo Giro 101. L'inglese "frulla" alla sua maniera quando i big stanno salendo le pendenze più severe e riesce a fare il vuoto. Dietro di lui si forma un terzetto con Yates, Pozzovivo e Lopez. A 3 km dalla fine la maglia rosa decide di mettersi in proprio e si lancia all'inseguimento solitario di Froome. Nasce un testa a testa brutale e indecifrabile che continua fino al traguardo. Yates sembra avere la gamba per rientrare e al triangolo rosso dell'ultimo chilometro si porta a 20 metri dal connazionale. Ma Froome raccoglie le ultime energie rimaste, rilancia l'azione e trionfa da fuoriclasse sul traguardo più duro e ambito. 40 minuti tondi tondi: è questo il tempo impiegato dal britannico della Sky per completare la scalata del Kaiser. Solo Simoni nel 2007 ha fatto meglio (39'03'').
La classifica generale
1. Simon YATES (GBR) | Mitchelton Scott | 61h19'51'' |
2. Tom DUMOULIN (NED) | Team Sunweb | +1'24'' |
3. Domenico POZZOVIVO (ITA) | Bahrian Merida | +1'37'' |
4. Thibaut PINOT (FRA) | FDJ | +1'46'' |
5. Chris FROOME (GBR) | Team Sky | +3'10'' |
6. Miguel Angel LOPEZ (COL) | Astana | +3'42'' |
7. Richard CARAPAZ (ECU) | Movistar | +3'56'' |
8. George BENNETT (NZL) | LottoNL Jumbo | +4'04'' |
13. Fabio ARU (ITA) | UAE Emirates | +5'33'' |
19. Davide FORMOLO (ITA) | BORA Hansgrohe | +8'26'' |
Ancora tanta salita in programma nella 15^ tappa. Si parte da Tolmezzo per arrivare a Sappada, 176 km conditi da quattro Gran Premi della Montagna. In arrivo altri fuochi d'artificio.
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