Giro d'Italia 2020 - Ganna, Sagan, i giovani: le 5 verità della seconda settimana
Aggiornato 19/10/2020 alle 11:26 GMT+2
GIRO D'ITALIA - Si sente spesso parlare male dei giovani in questo periodo, ma al Giro - invece - i giovani ci stanno facendo divertire, dimostrando che c'è un futuro roseo per il ciclismo. Noi ci godiamo Filippo Ganna che ha conquistato la sua 3a vittoria personale in questa edizione, vincendo anche la crono del Prosecco.
1) Il cambio generazionale è già in atto
Abbiamo visto Pogacar al Tour, oltre a Hirschi e tanti altri giovani. Al Giro abbiamo la controprova. João Almeida (22 anni) vestirà martedì la maglia rosa per il 13° giorno consecutivo; Geoghegan Hart (25), McNulty (22), Hindley (24) e Knox (24) stanno facendo un Giro da protagonisti. Senza dimenticarsi di Bjerg (21), Fabbro (25) e Sobrero (23). Insomma, il cambio generazione è in atto, sia per la classifica generale che per altre dinamiche all'interno del mondo del ciclismo. Alla terza settimana ci sarà la prova di maturità, ma per adesso i giovani hanno messo le mani sul Giro, a dispetto dei più esperti Nibali, Pozzovivo, Majka, Fuglsang e compagnia. Siamo comunque contenti, questo vuol dire che il ciclismo ha un futuro.
2) Geraint Thomas avrebbe vinto il Giro
Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Geraint Thomas lo avrebbe vinto questo Giro d'Italia? Chi può dirlo, a tutti può arrivare una giornata no. Ma proviamo a ragionare per deduzioni. Abbiamo visto la Ineos Grenadiers attaccare in queste due settimane, da Ganna a Puccio, da Narvaez a Castroviejo, da Swift a Rohan Dennis che ha fatto una grande fuga nella tappa che portava la carovana rosa in cima al Piancavallo. E con questo Geoghegan Hart... Insomma, nel Giro d'Italia dei big senza squadre, Geraint Thomas sarebbe stato davvero in una botte di ferro, con dei gregari al proprio servizio su tutti i tipi di percorso. E il gallese sembrava già avere una grande gamba prima di quel capitombolo clamoroso per colpa di una borraccia.
3) Démare miglior velocista del 2020
Per ora non c'è stata storia. Ha vinto tutte le volate al Giro d'Italia, lasciando davvero le briciole ai suoi avversari. E, considerando i 10 successi precedenti alla Corsa Rosa, non possiamo non constatare che Démare sia il miglior velocista del 2020. Non stiamo parlando in termini assoluti, ma in questa stagione il francese non ha avuto rivali. Anche nella seconda settimana ha trovato la vittoria, imponendosi a Rimini. Per batterlo bisogna andare in fuga ed evitare che ci sia la volata al traguardo, altrimenti sarà meglio provarci nel 2021.
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4) Sagan ha ancora qualcosa da dare
Se Démare si è rivelato imbattibile in volata, bisogna inventarsi qualcosa. E Sagan non è uno che ha paura della competizione, anzi. Il corridore della Bora Hansgrohe proprio nella tappa successiva al primo giorno di riposo, ha mosso tutta la squadra per preparare il terreno. Dopo qualche km è andato in fuga, resistendo anche agli attacchi degli specialisti sulle salite. Ci aveva provato addirittura un uomo di classifica, Pello Bilbao, ma il basco è stato respinto dalla voglia matta di Sagan che voleva tornare ad alzare le braccia al cielo dopo 461 giorni di astinenza. Non avrà più lo spunto veloce degli anni migliori, ma è sempre pronto ad inventarsi qualcosa. Ha trovato anche la 17a vittoria personale nei Grandi Giri: tra i corridori in attività è il 3° in assoluto alle spalle di Cavendish e Greipel.
- I più vincenti nei Grandi Giri
Corridore* | Vittorie nei GG |
Mark Cavendish | 48 |
André Greipel | 22 |
Peter Sagan | 17 |
Alejandro Valverde | 17 |
Vincenzo Nibali | 15 |
Chris Froome | 14 |
*corridori in attività
5) Ganna ci farà godere
Dopo le due vittorie nella prima settimana, Ganna ha fatto tris. Questa volta ha sfruttato il terreno a lui più congeniale, spazzando di nuovo tutti a cronometro. Ha battuto anche il suo compagno di squadra ed ex campione del mondo Rohan Dennis che, questa volta, ci aveva provato per davvero. Niente da fare contro il campione del mondo in carica che ha vinto la cronometro del Prosecco volando a 48 km/h di media (su un percorso di 34,1 km). È la quinta crono vinta in stagione sulle 6 a cui ha preso parte: solo Evenepoel l'ha battuto nel 2020, alla crono della Vuelta a San Juan in Argentina. Il campione del mondo a crono e il campione del mondo nell'inseguimento individuale (parliamo di ciclismo su pista) ha ancora 24 anni. Di crono ne vincerà ancora parecchie e come italiani non vediamo l'ora di vederlo sfrecciare come il vento, potendo finalmente dire la nostra nelle prove contro il tempo dopo anni di anonimato.
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