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Giro d'Italia 2020 - Kelderman: "Tutti i corridori erano d'accordo alla riduzione della tappa"

Luca Stamerra

Aggiornato 24/10/2020 alle 14:33 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Kelderman lancia la sfida per la conquista della maglia rosa, intanto dà la sua versione riguardo a quanto successo nella tappa di Asti dove i corridori hanno chiesto la riduzione del chilometraggio.

Arnaud Demare of France and Groupama - FDJ Purple Points Jersey / Wilco Kelderman of The Netherlands and Team Sunweb Pink Leader Jersey / Ruben Guerreiro of Portugal and Team EF Pro Cycling Blue Mountain Jersey / Jai Hindley of Australia and Team Sunweb W

Credit Foto Getty Images

Ci vorrà un investigatore per capire, realmente, cosa sia successo nella tappa di Asti che ha visto una profonda riduzione del chilometraggio, visto che non si è partiti da Morbegno ma da Abbiategrasso: 124,5 km anziché i 253 previsti. Ma chi ha voluto questa riduzione?
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Adam Hansen, il rappresentante del Sindacato internazionale dei corridori qui al Giro, aveva portato una richiesta al Diretto Mauro Vegni con la firma dei delegati di 16 squadre (delle 20 rimaste), ma molti hanno negato di aver richiesto questo tipo di riduzione. Andando a sentire direttamente i corridori, ad esempio, Vincenzo Nibali ha detto di aver appreso della notizia solo al foglio firma. Chi ha ragione? Perché Kelderman, invece, la maglia rosa di questo Giro, ha dichiarato che tutti i corridori erano d'accordo.
È stato bellissimo vestire la maglia rosa, un sogno che avevo sin da bambino. Devo ammetterlo, quella di oggi è stata una giornata stranissima da diversi punti di vista, sicuramente non me la dimenticherò tanto facilmente. A Morbegno faceva molto freddo e pioveva, inoltre ci aspettava una tappa molto lunga. Già di per sé è una situazione parecchio difficile, ma se teniamo conto che siamo ad ottobre, alla terza settimana di un Giro molto duro, rischiavamo di mettere a repentaglio le nostre difese immunitarie. Una situazione che sarebbe stata molto pericolosa se consideriamo che ora c’è pure il covid. Sono contento di come abbiamo avviato le trattative perché abbiamo fatto fronte comune, eravamo tutti d’accordo nell’accorciare la tappa. Abbiamo parlato a lungo tra noi corridori, poi con il CPA, con il Direttore Vegni e l’UCI, alla fine sono loro che hanno preso la decisione di accorciare la tappa
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Poi sulla tappa del Sestriere

Nonostante tutto quello che è successo, è stata per me una giornata molto facile, ma non sempre può essere così. Ci sarà assolutamente da combattere sul Sestriere. È sicuro che la Ineos tenterà di fare la corsa, si trovano ad una manciata di secondi da noi e quindi cercheranno di attaccarci in ogni modo, noi dovremo essere pronti. Nella tappa valtellinese ci siamo comportati davvero bene, spero di riuscire a fare buon gioco di squadra con il mio compagno Hindley e soprattutto di avere delle gambe buone. In frazioni del genere non si sa mai cosa potrà capitare, ma una cosa è certa, sarà dura portarmi via questa maglia perché io lo difenderò on le unghie e con i denti
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