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Giro Rewind: da campione a gregario. Quando Pantani fece vincere il Giro a Stefano Garzelli nel 2000

Luca Stamerra

Aggiornato 15/10/2020 alle 11:39 GMT+2

Pantani, il campione. Così era stato nel 1998 e nel 1999, ma nel 2000 - al rientro alle corse dopo la squalifica - il Pirata non ha più lo stesso spunto vincente. Lui parte per vincerlo quel Giro, ma dopo qualche tappa si accorge di non essere al pari dei suoi rivali. Ci fu dunque l'intuizione di Beppe Martinelli e Orlando Maini: Pantani farà il gregario a Garzelli e cambiò la storia di quel Giro.

Giro Rewind Garzelli-Pantani

Credit Foto Eurosport

Il Giro d'Italia fa tappa a Cesenatico, a casa di Marco Pantani. E non può mancare un ricordo della nostra Redazione per il grande Pirata che negli anni '90 e all'inizio degli anni 2000 ci rese spettacolare ogni pomeriggio di ciclismo. Ciao Marco!
Nel 1998 e nel 1999 era stato suo valido gregario. Una scene su tutte è quella di Oropa nel 1999, quando Pantani rimonta tutti dopo il salto di catena, con Garzelli a riportarlo sulla strada giusta e a lanciarlo in quella che fu l'azione più epica del ciclismo moderno. Ci fu poi la squalifica e il ritorno. Pantani infatti rientrò nel 2000 e si presentò subito al Giro per riprendersi quello che gli era stato tolto, pronto per sfidare quello stesso Ivan Gotti che prese il suo posto nell'albo d'oro. Ma le tante giornate di squalifica, in realtà, avevano indebolito il Pirata che dopo qualche tappa mostrò subito di non essere all'altezza dei suoi rivali. All'Abetone, però, alla 9a tappa ci fu la svolta. Vinse Casagrande che si prese la maglia rosa, ma dalle retrovie era apparso il giovane Stefano Garzelli, gregario appunto di Pantani. Il varesino aveva dato un grande prova su quella salita e dal quel momento divenne capitano della Mercatone Uno. Non era per nulla concordato ad inizio di quel Giro e Pantani accettò di buon grado il nuovo compito, quel nuovo ruolo. Poteva essere considerato un declassamento? Non per il Pirata che conosceva bene il suo stato di forma e, soprattutto, conosceva bene le qualità del suo compagno di squadra. E non solo qualità tecniche, ma anche qualità umane. Per tutto l'aiuto che gli aveva dato nelle stagioni precedenti e per quel gesto che Pantani mai dimenticò. I suoi compagni di squadra che decidono di non partire a Madonna di Campiglio l'anno prima in segno di protesta contro la squalifica. Pantani non dimentica e il Pirata vuole ringraziarli a modo suo...

L'azione decisiva di quel Giro d'Italia

Dopo il 2° posto all'Abetone si capisce che Garzelli può ambire alla maglia rosa. Pantani non è nella migliore condizione, o quantomeno, ha qualche sparata che potrebbe rivelarsi utile proprio al suo fido scudiero che comincia a curare la classifica generale. Gli sfidanti sono Casagrande,Frigo,Simoni e quell'Ivan Gotti campione in carica che vinse il Giro dell'anno prima a seguito della squalifica di Pantani. La tappa decisiva è la 19a, quella con l'Izoard, anche se Garzelli aveva già guadagnato 25'' a Casagrande il giorno prima a Prato Nevoso. Sull'Izoard gli scalatori puri vogliono far fuori Garzelli che, invece, a crono se la cavava bene. Simoni e Casagrande sembrano addirittura allearsi per piegare le resistenze del capitano della Mercatone Uno, ma che quel giorno non sarà solo, anzi. Sulla strada ci sarà anche un combattente, il Pirata. Sì perché quel giorno, sull'Izoard, ci fu uno dei più forti Pantani di sempre. Si mise a fare l'andatura per il suo capitano, ricordiamo, quello che in realtà doveva essere il suo gregario, e respinse al mittente tutti gli attacchi posti da Casagrande e Simoni. Nessuno poteva guadagnare più di un metro fin quando ci fosse Pantani a fare l'andatura. L'immagine simbolo di quell'azione è proprio quando Pantani si ferma e aspetta l'ammiraglia. Parla con il direttore sportivo, prende qualche borraccia, si riporta sulla testa della corsa e porta il 'rifornimento' a Garzelli. Aveva dominato il ciclismo mondiale, in quel Giro era il miglior gregario possibile. Pantani non era tipo da radiolina, fai di qui fai di là, ma il romagnolo non era avaro di consigli per il suo giovane compagno di squadra che ebbe dalla sua il vantaggio di avere uno come Pantani per battere i rivali.
Risultato? Paolo Lanfranchi della Mapei vinse quella tappa, alle sue spalle proprio Pantani che, addirittura, staccò negli ultimissimi metri il terzetto alle sue spalle per rosicchiare secondi di abbuono, con Garzelli che arrivò insieme a Simoni e Casagrande senza perdere terreno. In maglia rosa c'era ancora Casagrande, ma il giorno dopo, nella crono Briançon-Sestrieres, Garzelli si piazzò terzo e sfilò la rosa al corridore della Vini Caldirola.

L'ordine d'arrivo a Briançon

CorridoreSquadraTempo
1. Paolo LANFRANCHIMapei-Quickstep5h32'07''
2. Marco PANTANIMercatone Uno-Albacom+54''
3. Gilberto SIMONILampre-Daikin+1'01''
4. Francesco CASAGRANDEVini Caldirola+1'01''
5. Stefano GARZELLIMercatone Uno-Albacom+1'01''
Francesco Casagrande fu così costretto a sventolare bandiera bianca per far posto a Stefano Garzelli che vinse il Giro d'Italia con 1'27'' di vantaggio sul suo rivale. A completare il podio invece un Gilberto Simoni che stava diventando 'grande'.

La classifica generale del Giro 2000

CorridoreSquadraTempo
1. Stefano GARZELLIMercatone Uno-Albacom98h30'14''
2. Francesco CASAGRANDEVini Caldirola+1'27''
3. Gilberto SIMONILampre-Daikin+1'33''
4. Andrea NOÈMapei-Quickstep+4'58''
5. Pavel TONKOVMapei-Quickstep+5'28''
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Come è andata la stagione di Garzelli e Pantani

Era già concordato con la Mercatone Uno che Garzelli non facesse anche il Tour, con Pantani che avrebbe avuto invece carta bianca alla Grande Boucle. Magari non per la classifica generale, ma per la classifica scalatori e per vincere qualche tappone in salita. E così fu con Pantani che vinse ben due tappe prima di ritirarsi (a fare classifica ci pensò Daniele Nardello che si piazzò 10°). Pantani conquistò la tappa del Mont Ventoux in un acceso duello con Armstrong e la tappa di Courchevel, rispettivamente la 25a e la 26a vittoria della sua carriera. Purtroppo anche gli ultimi successi della sua vita. Garzelli avrebbe dovuto fare la Vuelta ma, dopo un Giro di Svizzera da protagonista, decise di mettere fine alla sua stagione a causa di una caduta e di un'irritazione al soprasella.
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