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Ciclismo, Giro d'Italia - Caruso, questa si chiama impresa: i suoi valori sull'ultima salita

Luca Stamerra

Pubblicato 29/05/2021 alle 22:46 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Andiamo a spulciare un po' i dati dell'ultima salita e come è andato forte Damiano Caruso. Il tutto stando da solo e dopo un attacco a 52 km dall'arrivo. E dire che Bernal è andato davvero forte e ha provato a rimontare il siciliano per non fargli nemmeno vincere la tappa.

Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), devant les INEOS Grenadiers Daniel Felipe Martinez et Egan Bernal, dans l'ascension de Sega di Ala sur la 17e étape du Giro 2021

Credit Foto Getty Images

Damiano Caruso fa l'impresa. Non quella di riaprire il Giro, anche se ci ha provato, ma è riuscito nell'impresa di vincere una tappa durissima e di farlo nonostante il ritorno di Egan Bernal che ha dimostrato di stare molto meglio rispetto alle ultime due tappe di montagna dove aveva un po' pagato nei confronti di Simon Yates. Caruso conquista inoltre la sua prima tappa in un Grande Giro, aveva vinto finora solo due corse, respingendo la rimonta tentata da Daniel Martinez e Bernal sulla salita di Alpe Motta, una delle più ostiche di questa edizione. Tra la vittoria di tappa e il 2° posto nella classifica generale, possiamo dire che questo Giro sia stato un successo per il ragusano.
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Classifiche e risultati

Ma andiamo a vedere i dati sull'ultima salita di Alpe Motta e quanto è andato forte il corridore della Bahrain Victorious. Grazie a Velon, abbiamo i valori di Damiano Caruso negli ultimi 2 km della salita, quando il siciliano aveva ormai staccato Bardet e doveva 'solo' resistere a Bernal. Gli ultimi 2000 metri li ha fatti ad una velocità media di 20,4 km/h, spingendo una media di 430 watt. Il tutto in un tratto all'8,3%. E ricordiamo che era partito a 52 km dall'arrivo, pilotato in discesa da Pello Bilbao.
I watt di Caruso
Damiano Caruso si è fatto tutta la salita ad una velocità media di 21,56 km/h, mettendoci 22'49'' per completare gli 8,2 km dell'Alpe Motta (pendenze media del 7,7%). Egan Bernal ci ha messo 22'33'', sicuramente meno, ma con Castroviejo prima e Daniel Martinez poi a preparargli il terreno. Giusto per contestualizzare: prima c'era il Passo San Bernardino scalato in 1h04'37'' e il Passo della Spluga dove Caruso e Pello Bilbao sono andati più forte, di qualche secondo, rispetto agli avversari. 24'33'' il duo della Bahrain Victorious, insieme a Bardet e Storer, e 24'51'' il gruppo guidato dagli Ineos.
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Caruso e Bilbao all'attacco in discesa: ecco dove nasce il successo

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