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Giro d'Italia 2022 - Chi è Alberto Dainese: il nuovo volto azzurro per le volate nei Grandi Giri

Luca Stamerra

Aggiornato 19/05/2022 alle 11:27 GMT+2

GIRO D'ITALIA - L'Italia stava arrancando. 0 vittorie dopo 10 tappe: dal 2000 ad oggi non eravamo mai andati così male (2017 a parte). Poi, come una manna dal cielo, è arrivata lo sprint di Alberto Dainese che ha sbloccato il contatore. Il classe '98 ha messo in fila tutti a Reggio Emilia. Da Cavendish a Ewan, da Gaviria a Démare. Ma andiamo a conoscere un po' meglio il velocista padovano.

Sbuca Dainese a Reggio Emilia! Volata incredibile, rivivila

È il cosiddetto salvatore della patria. Adesso non lo affossiamo con le responsabilità, anche perché di tappe per velocisti ne mancano ormai poche, ma Alberto Dainese è colui che ha salvato il movimento italiano che, finora, non aveva ancora conquistato nemmeno una tappa al Giro d'Italia 2022. Fortuna che il classe '98 era nelle vicinanze e ha vinto la tappa di Reggio Emilia, facendo fuori grossi nomi. Ma andiamo ad analizzare meglio gli inizi di carriera del giovane corridore veneto che per cominciare a vincere è andato a fare la gavetta all'estero.

Calendario e Risultati

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Dainese in lacrime dopo la vittoria: finalmente si è sbloccato

Dainese, il velocista che aveva paura delle volate. Poi vinse l'Europeo...

Alberto Dainese muove i primi passi nel mondo del ciclismo tra la U.S. Scuola Ciclismo Vo' e l'ASD S.C. Padovani. Parliamo del 2014-2015. Nel 2016 arriva la prima vittoria alla Laurenzana-Nova Siri, prima tappa del Giro delle Basilicata, una delle corse più importanti a livello juniores. Dainese conferma di avere un gran spunto veloce, ma fatica a vincere le volate. Un paio di anni dopo, il corridore padovano ha svelato quelle che erano le sue problematiche iniziali.
Quando ero nella categoria Allievi avevo già uno spunto veloce, ma avevo una gran paura. Non riuscivo a fare bene le volate perché o partivo troppo da dietro o perché tiravo i freni. Questa cosa mi è più o meno rimasta dentro fino al secondo anno negli Under 23, dove la squadra era organizzata per gli sprint e quindi li affrontavo più tranquillo. Sono ancora giovane, ma con gli anni ho fatto esperienza, ora so limare di più in gruppo, ho più malizia. [Alberto Dainese a Ciclismo 24]
Non devi pensare a nulla nell’ultimo km e rischiare nel consentito naturalmente. Non devi essere rilassato, ma nemmeno super teso quando arriva il momento. L’agitazione non aiuta e anche se un po’ di paura c’è sempre, quando vedi il triangolo rosso la dimentichi. E nella maturazione, nell’equilibrio che sto trovando, ha inciso molto l’esperienza fatta con la SEG Racing Academy.
La vera svolta della carriera arriva col passaggio alla Zalf-Fior e nel 2018 conta ben 7 vittorie complessive. Alla prima corsa, Dainese vince subito: era la Firenze-Empoli U23. Poi porta a casa il Memorial Mantovani, il Trofeo Città di San Vendemiano, la 9a tappa del Giro d'Italia U23, il Trofeo Rancilio e la Fiera di Sommacampagna. A stagione in corso cambia casacca e passa alla squadra Continental della SEG Racing Academy. Una squadra dei Paesi Bassi che promette però a Dainese di affrontare subito grandi sfide. Prima corsa con la nuova maglia? Il Giro del Friuli, e Dainese vince subito la 1a tappa, la Fagagna-Spilimbergo. Fa 3° nella frazione di Gorizia e chiude al 1° posto nella classifica a punti. Nel 2019 continua ad aggiungere vittorie e piazzamenti interessanti: vince una tappa del Tour de Normandie, due tappe del Tour de Bretagne e poi la corsa di un giorno dell'Entre Brenne et Montmorillonnai (tutte per Under). Il clou è l'Europeo di Alkmaar, nei Paesi Bassi, dove Dainese conquista il titolo europeo nella categoria U23, proprio in volata. Sul traguardo batterà Larsen, Ärm, Aniolkowski, Bissegger e Walls. Ora non si può più nascondere.
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Alberto Dainese d'oro! Che volata dell'azzurro nella prova in linea Under 23

L'approdo alla Sunweb e subito una vittoria

Il 2019 è la sua miglior stagione, anche se è ancora tra gli Under 23. Nel 2020 arriva però la grande occasione di vestire la maglia della Sunweb. Anche qui comincia con piazzamenti interessanti tra Australia e Nuova Zelanda, prima della vittoria a Shepparton al Jayco Herald Sun Tour. Peccato che saranno giorni molti intensi, da lì a poco sarebbe arrivata la pandemia. Cambia tutta la preparazione, al rientro voleva fare il Giro d'Italia, ma il team tedesco opta per altri uomini. Lui si rimbocca le mani e spera di trovare nuove forze e stimoli nel corso delle settimane. Dopo un 2021 fatto di alti e bassi, ha finalmente la sua occasione nei Grandi Giri. Farà la Vuelta e i suoi piazzamenti saranno molto interessanti, anche se non arriva la vittoria: è 4° a Molina de Aragón, 3° ad Albacete, 2° a La Manga del Mar Menor e ancora 3° a Villanueva de la Serena. Fioccano i piazzamenti, ma non ci sono ancora le vittorie. Arriveranno.
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L'Italia scopre Dainese: 2° solo a Jakobsen, rivivi la volata

Il successo a Reggio Emilia e la benedizione di Petacchi

Scatta il 2022 e Alberto Dainese non sembra avere lo stesso colpo di pedale dello scorso anno. Al Saudi Tour non si avvicina neanche alla vittoria, idem all'UAE Tour e alla Tirreno-Adriatico. Torna alla Milano-Torino, ma non ha un vero e proprio ultimo uomo che gli possa preparare la volata. Ottiene un 5° posto al Giro di Turchia, ad Izmir, e tanto basta per far sì che la DSM lo chiami per il Giro d'Italia. Dainese ha 24 anni e non può più sbagliare, e fare da solo può essere importante per imparare. E Dainese impara in fretta. Perde un po' di tempo nello stabilire le gerarchie interne alla DSM (ma chi fa la volata tra Dainese e Bol?) ma, intanto, si prende il 7° posto di Messina. Ma ci saranno altre occasioni e vincerà così la tappa di Reggio Emilia. Consonni, Nizzolo, Gaviria, Cavendish, Démare, Caleb Ewan, per tutti è un'occasione persa. Ma Dainese è ormai ad un altro livello. È lui il volto nuovo del ciclismo italiano, uno che può fare davvero la differenza, tanto che Petacchi l'ha considerato come corridore del futuro per questo genere di percorsi.
Riguardati questo sprint, (ri)fallo tuo e vinci ancora. [Alessandro Petacchi, a Rai Sport]
Tra la Vuelta dello scorso anno e questo scorcio di Giro, il classe '98 ha mostrato del potenziale e potrà essere proprio lui l'erede di sprinter del calibro di Elia Viviani o di Giacomo Nizzolo. Pensando, chissà, a Petacchi o Cipollini.
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Questa volta la bottiglia è già aperta e Dainese può festeggiare in tranquillità

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Dainese: "Speciale vincere vicino a casa, ancora non ci credo"

Dove seguire in tv e streaming il Giro d'Italia

Il Giro d'Italia 2022 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Giro d'Italia in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Eurosport Player, Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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