Giro d'Italia 2022 - Dove si deciderà il Giro 105? Le 5 tappe da non perdere e segnarsi con un cerchietto rosso
Aggiornato 12/05/2022 alle 14:00 GMT+2
GIRO D'ITALIA - Abbiamo analizzato l'intero percorso dell'edizione 105, dalla prima tappa di Budapest alla cronometro di Verona. Tra difficoltà, GPM, sensazioni e momenti, ecco le 5 tappe da non perdere assolutamente nelle prossime settimane. Potrebbero essere le tappe decisive per assegnare la nuova maglia rosa.
Il percorso lo abbiamo visto con dovizia di particolare, ma quali saranno le 5 tappe che decideranno il Giro d'Italia 2022? Sarebbe facile prendere le ultime cinque, beh quelle sì che sono decisive, ma abbiamo analizzato quelli che, per un motivo o per l'altro, potranno essere i momenti chiave dell'edizione 105. L'arrivo sul Blockhaus chiude la prima - lunga - settimana del Giro, e ce ne sarà di tempo per sovvertire la classifica. Ma già in quella frazione avremo tante risposte sulla maglia rosa che verrà. Così come sull'Aprica, prima degli ultimi due tapponi di montagna e la cronometro finale a Verona.
Dove seguire in tv e streaming il Giro d'Italia
Il Giro d'Italia 2022 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Giro d'Italia in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Eurosport Player, Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
Chi vince il Giro 2022?
15 maggio, tappa 9: Isernia-Blockhaus di 191 km
È il primo vero tappone del Giro, con il Blockhaus a muovere la classifica al termine della prima (lunga) settimana. Si comincia subito in salita con i corridori che scaleranno tre GPM nei primi 40 km. Valico del Macerone (3,1 km al 5,7%), Rionero Sannitico (9 km al 6,7%), e Roccaraso (7,3 km al 6,1%). Lunga discesa e si ricomincerà ad andare su con il Guardiagrele (3,9 km al 5,3%). C'è anche la salita di La Forca (8,9 km al 4,1%), ma si comincia a fare sul serio col Passo Lanciano. 10,3 km al 7,6%, con picco al 14%. È solo l'antipasto per l'ultima salita, con i corridori che approcceranno al Blockhaus quasi senza un metro di pianura per tutta la giornata. Poi il gran finale. Il Blockhaus, una salita di 13,6 km all'8,4%. Si parte con pendenze che superano appena il 7%, ma dopo 4 km saremo sempre vicini al 10% di pendenza, con picco al 14%. Spiana un po' all'altezza dell'ultimo km, ma occhio ai distacchi. Se in giornata, il vincitore può dare anche più di un minuto agli avversari.
Commento: saremo solo al termine della 9a tappa del Giro d'Italia, ma avremo una situazione di classifica ben definita. Non ci saranno più le mezze misure. Da una parte chi può ambire la vittoria, chi può ambire al podio o ad un piazzamenti di valore, dall'altra chi è già fuori dai giochi e dovrà trovare nuove motivazioni.
24 maggio, tappa 16: Salò-Aprica di 202 km
La terza e ultima settimana parte col tappone del Mortirolo che comincerà a dare risposte per quanto riguarda la classifica generale. Si comincia col Goletto di Cadino (19,9 km al 6,2%, con picco al 12%), poi dopo Edolo si scala il Mortirolo (12,6 km al 7,6%, con picco al 16%). Discesa fino al traguardo volante di Teglio (5,6 km all'8,2%, con picco al 16%) e chissà che qualcuno non sia partito per anticipare gli attacchi. Ci sarò poi da scalare il Valico di Santa Cristina (13,5 km all'8%, con picco al 13%) e infine l'arrivo a l'Aprica con una rampa al 3%. Tappa che si sposa a degli attacchi da lontano anche per i big.
Commento: non ci sarà un vero e proprio arrivo in salita, visto che sull'Aprica ci si arriva dopo la discesa del Valico di Santa Cristina e ci sarà solo una rampetta al 3%. Ma è la tappa del Mortirolo dove è successo davvero di tutto nella storia. Vista la durezza di quella salita, qualcuno - siamo sicuri - ci proverà molto lontano dal traguardo, con la speranza di rinforzare l'andatura sul Valico di Santa Cristina. Sarebbe quello che si chiama colpaccio. Per chiudere i giochi o, eventualmente, per riaprirli.
27 maggio, tappa 19: Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte di 177 km
Prima della due-giorni decisiva in salita. Tappa con traguardo al Santuario di Castelmonte, ma prima di arrivarci i corridori dovranno scalare Villanova Grotte (3,7 km all'8%, con picco al 13%), il Passo di Tanamea (18,8 km al 4,6%, con picco al 9%) e - una volta sconfinati in Slovenia - il Kolovrat (10,3 km al 9,2%, con picco al 15%). Allo scollinamento si torna poi in Italia e, passato il traguardo volante di Cividale del Friuli, ecco il Santuario di Castelmonte (7,1 km al 7,8%, con picco al 14%) a verificare le condizioni dei pretendenti al titolo.
Commento: siamo arrivati a fine Giro e le energie cominciano a scarseggiare. Primi due GPM di terza categoria, ma sul Kolovrat non si scherza. Sul punto più duro ci si può perdere e poi sarà dura rimontare verso il Santuario di Castelmonte. Magari non si vincerà il Giro in questa singola tappa, ma qualcuno lo potrà perdere in questa frazione.
28 maggio, tappa 20: Belluno-Marmolada di 168 km
Siamo arrivati alla tappa regina di questo Giro d'Italia, che combacia anche con l'ultima frazione di montagna. Si comincia subito col San Gregorio nelle Alpi che favorirà le azioni in fuga, ma il primo GPM di giornata parte una volta superato il traguardo volante di Cencenighe Agordino. Parliamo del Passo San Pellegrino (18,5 km al 6,2%, con picco al 15%) che ci farà capire le squadre interessate a tappa e classifica. Superato il primo scoglio di giornata, ecco il Passo Pordoi (11,8 km al 6,8%, con picco al 10%) che con i suoi 2239 di altitudine è la Cima Coppi di questa edizione (la vetta più alta del 2022). Qualcuno sarà già scattato? Ci sarà molto discesa fino all'arrivo e, dopo Malga Ciapela, ecco la scalata del Passo Fedaia (14 km al 7,6%, con picco al 7,6%). Ci sarà la cronometro il giorno dopo, ma potremo avere già il vincitore del Giro dopo questa vetta.
Commento: ultima chiamata per i big della classifica. Chi cercherà di ribaltare la generale, mentre la maglia rosa proverà a tenerla alla vigilia della crono di Verona. Non si può più scherzare con una tappa di 168 km con quasi 5000 metri di dislivello. Già il San Pellegrino fa paura, aggiungeteci il Pordoi con i suoi 2239 metri di dislivello. Arrivo poi sul Passo Fedaia con 14 km di salita. Insomma, ci aspettiamo i fuochi d'artificio per quelli che saranno rimasti con un po' di forze nel proprio organismo.
29 maggio, tappa 21: Verona-Verona, crono individuale di 17,4 km
Per il quarto anno consecutivo, il Giro si concluderà con una cronometro individuale all'ultima tappa. 17,4 km da Verona a Verona, con 280 metri di dislivello. Questo perché dopo 4,9 km comincerà la scalata del Torricella Massimiliana (4,5 km al 5%) che rappresenterà anche l'ultimo GPM di questa edizione. Seguono 4 km di discesa e si vola verso Piazza Bra-Arena dove si concluderà la cronometro e questo Giro.
Commento: possibile che la crono finale possa ribaltare il Giro? Non siamo a La Planche des Belles Filles e parliamo di una cronometro tutto sommato corta, solo di 17,4 km. Dipenderà tutto dal vantaggio con cui arriverà la maglia rosa sui rivali a questa tappa. Metti che João Almeida abbia da recuperare soltanto 20'' da Carapaz e Simon Yates? Sarà comunque la frazione che fisserà in modo indelebile la top 10 del 2022.
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