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Giro d'Italia - INEOS spettacolo, Caruso c'è! Evenepoel vince, ma...promossi e bocciati della nona tappa

Marco Castro

Aggiornato 14/05/2023 alle 21:55 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Doveva essere una cronometro spacca-classifica e invece c'è stato un livellamento clamoroso tra i big della generale. Remco Evenepoel vince e torna in rosa, ma non fa il vuoto. Anzi. La INEOS si conferma uno squadrone e va a un passo dal successo con i suoi due alfieri. Damiano Caruso dimostra di esserci eccome. La UAE fa un passo indietro dopo aver brillato nell'apertura a Ortona.

Evenepoel non stravince: Roglic, Thomas e Goganga avversari veri, la tappa in 5'

La cronometro in programma nella nona tappa del Giro d'Italia era uno spauracchio per diversi corridori, ma l'esito è stato ben diverso da quello che in molti pronosticavano. La classifica è stata modificata solo in parte, non certo "spaccata", e la carovana arriva al primo giorno di riposo con una situazione assolutamente equilibrata. Remco Evenepoel vince ma non convince e il ritorno in maglia rosa è una magra consolazione. I suoi avversari chiudono tutti a distanza di sicurezza, a cominciare dai capitani di una INEOS Grenadiers che fa sempre più paura.
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Geraint Thomas ci rimane malissimo: la sua reazione per aver perso per 1''

Promossi

INEOS - Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart, che spettacolo! I due alfieri della squadra britannica partono distanti tre minuti uno dall'altro e fanno gara alla pari lungo i 35 chilometri in programma, sfiorando entrambi il successo sul traguardo di Cesena. Dopo i secondi guadagnati a Fossombrone, il duo lancia un altro segnale a Remco Evenepoel, ancor più forte e chiaro di quello precedente. A fare da corollario, prestazione estremamente solida dei tre luogotenenti. Thymen Arensman settimo, Laurens De Plus quattordicesimo, Pavel Sivakov diciassettesimo. Cinque uomini nei primi quattordici della generale dopo questa tappa. Una potenza vera.
Primoz Roglic - L'inizio della sua crono non è stato dei migliori, anzi. Non perfetto in sella alla bicicletta, col casco sinistramente ballerino e in ritardo di 20 secondi rispetto a Thomas e di 31 nei confronti di uno scatenato Evenepoel al primo rilevamento. Ma la sua gestione è stata perfetta e lo sloveno ha agito da vero diesel, disputando una prova assolutamente in crescendo. Negli ultimi 22 chilometri è andato più forte dei tre saliti sul podio, rifilando a Remco 14 secondi nel parziale. Alla vigilia avrebbe firmato per perderne solo 17 dal grande rivale.
Damiano Caruso - Nella giornata in cui c'è grande livellamento tra i big, lui non si tira certo indietro. Il corridore della Bahrain parte forte, facendo gara "di coppia" con Aleksander Vlasov e completa una prestazione molto solida. Paga 42 secondi da Evenepoel, dopo aver concesso al belga 1'28'' nella cronometro di apertura, lunga poco più della metà. Insomma, una grande risposta e tanta fiducia in vista delle montagne in arrivo. Risale fino all'ottavo posto in classifica e viste le prove dei compagni di squadra diventa di fatto il capitano unico.
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Evenepoel torna a vestire la maglia rosa: rivivi la premiazione di Cesena

Bocciati

Remco Evenepoel - Uno dei rari casi in cui un vincitore può essere giudicato in maniera negativa. Alla vigilia si parlava quasi solamente di quanto avrebbe guadagnato sui rivali, dando il suo successo per scontato. Il primo intermedio conferma le previsioni, ma da lì inizia un'altra gara. Diversi rivali guadagnano su di lui e la vittoria arriva per un'inezia. Una giornata che pesa molto di più in negativo rispetto ai secondi persi il giorno precedente.
UAE Emirates - Nella cronometro inaugurale del Giro erano stati la squadra più brillante, piazzando tre atleti in top 10. Oggi le cose vanno un po' diversamente. Joao Almeida chiude nono a 35 secondi da Evenepoel, ma visti i distacchi contenuti e le sue qualità poteva sperare anche in qualcosa di meglio, soprattutto per il fatto che molti rivali fanno meglio di lui. Lo stesso si può dire di Jay Vine (undicesimo a 50 secondi) e soprattutto Brandon McNulty (sedicesimo a un minuto). Non una debacle totale, ci mancherebbe, ma nemmeno una prova di squadra scintillante viste le premesse.
Jack Haig e Hugh Carthy - Due corridori che prima della partenza del Giro ambivano quantomeno alla top 10 finale e che oggi si trovano già a quattro minuti dalla maglia rosa, affossati da un'altra cronometro deficitaria. E se il primo ora potrebbe essere un uomo importante per Caruso, dal secondo ci aspettiamo qualche attacco coraggioso nelle tante montagne in programma.
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Non è mica male la crono di Roglic: cresce nel finale e perde solo 17'' da Evenepoel

Dove seguire in tv e streaming il Giro d'Italia

Il Giro d'Italia 2023 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Giro d'Italia in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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