Primoz Roglic: "Ritiro? Non potevo continuare con tutte le botte che ho preso... Ma ho vissuto momenti speciali con la squadra"
Pubblicato 28/05/2025 alle 22:05 GMT+2
GIRO D'ITALIA - Ultimo addio di Primoz Roglic al Giro con lo sloveno che comincia già la preparazione per il Tour. Lo sloveno spiega quanto fosse impossibile continuare questa edizione dopo l'ennesima caduta e tutte le botte subite. Giro da dimenticare? Il capitano della Red Bull Bora Hansgrohe non dice questo, però, avendo passato bei momenti con i suoi compagni di squadra.
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Video credit: Eurosport
24 ore dopo il suo ritiro dal Giro, ha voluto parlare Primoz Roglic che ha spiegato il motivo dell'addio, nonostante avesse detto - prima della frazione di San Valentino Brentonico - che non si sarebbe arreso tanto facilmente. Anche nella prima tappa della terza settimana, infatti, il capitano della Red Bull Bora Hansgrohe è finito a terra, andando giù in discesa dopo essere stato toccato da Carapaz. Altra caduta fortuita, in cui non ha colpe, ma che ha portato al game over viste le condizioni già precarie. Roglic si è detto a quel punto impossibilitato nel continuare per i dolori. Bisogna, ora, preparare i prossimi obiettivi sperando nel ritorno della salute.
Al netto del ritiro, però, Roglic afferma anche che questo Giro se lo porterà dietro come un buon ricordo. Con questa squadra, infatti, ha trovato una grande sintonia, specialmente con Giulio Pellizzari che è stato suo fido scudiero per tutta la corsa. Dopo il ritiro, infatti, lo sloveno ha aspettato tutta la squadra sul pullman per salutare (e ringraziare) i suoi compagni e per complimentarsi con Giulio Pellizzari per la splendida prestazione durante la tappa 16.
Le parole di Roglic
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Tre cadute e ho subìto troppi colpi. L'unica cosa che potevo fare era fermarmi. Non c'è tempo per pensare a quello che è stato e devo provare a pensare al futuro e a quello che viene dopo. Con i ragazzi e la squadra abbiamo condiviso bei momenti ed è stato bello correre con loro. Sono successe cose che non dimenticherò mai, ma ora dobbiamo per forza di cose guardare avanti. [Roglic a RTV SLO]
Le parole di Ralph Denk
Questo Giro era un grande obiettivo per noi. Penso si possa dire che la dea bendata non abbia guardato verso di noi in queste due settimane, prima con la caduta e il ritiro di Jai Hindley, poi con le tre cadute quasi consecutive di Roglic. Primoz aveva troppo dolore e l’infortunio è diventato importante nel giorno di riposo. Non è riuscito proprio a salire in bici e non è stato buono per noi. Purtroppo lo sport è anche questo, ora dobbiamo guardare avanti ai prossimi obiettivi e si comincia dal Tour de France, sulla cui preparazione inizieremo a focalizzarci
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Video credit: Eurosport
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