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Van der Poel: "Volata devastante"; van Aert: "Mi chiedo cosa avrei potuto fare di meglio"

Luca Stamerra

Pubblicato 18/10/2020 alle 21:56 GMT+2

GIRO DELLE FIANDRE - Van der Poel non credeva di aver vinto e spiega quello che è stato il suo vantaggio in volata nei confronti di van Aert. Il belga si interroga su cosa avrebbre potuto fare di meglio per battere il rivale di sempre.

van Aert, van der Poel - Giro delle Fiandre 2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Wout VAN AERT (Jumbo Visma)

Ovviamente sono deluso, ci sono arrivato molto vicino e concludere secondo in una corsa così dura per pochi centimetri ti fa chiedere cosa avresti potuto fare di differente. Non lo so, ho semplicemente perso contro un corridore molto forte, che conosco da molto tempo. Non c’è niente di male nel perdere contro di lui. Non credo di avere grossi rimpianti per la corsa. Ho avuto alcuni problemi con delle cadute, poi quando van der Poel e Alaphilippe hanno allungato ho avuto un problema meccanico. Per questo sono rientrato un po’ dopo. Alla fine però ero dove dovevo essere e in testa con i più forti. Forse avrei potuto passare più tempo in scia, forse avrei dovuto lanciarlo più lontano. Forse avevo uno sprint più lungo nelle gambe rispetto a Mathieu, ma questi sono tutti ‘se’. La corsa è finita e posso solo congratularmi con lui

E nel futuro?

Posso fare molte cose differenti, come ho mostrato quest’anno. Non voglio migliorare solo su un terreno, mi piacerebbe crescere anche nelle cronometro, nello sprint e magari nelle brevi corse a tappe, di una settimana. Per ora penso soltanto a prendermi una piccola vacanza e riposarmi un po’ prima della prossima stagione
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Van der Poel vince di mezza ruota su Van Aert

Mathieu VAN DER POEL (Alpecin Fenix)

Non sapevo subito se avessi vinto. Normalmente lo so sempre, ma dopo lo sprint ero devastato. Improvvisamente la linea del traguardo era lì. Ho fatto un balzo per il colpo di reni e non ho più guardato la ruota di Wout. Nessuno di noi sapeva chi avesse vinto. Ho continuato a crederci per tutto il giorno, sapevo che avrei dovuto fare lo sprint della vita per battere Wout. Ma ho fatto tutto alla perfezione. Voleva aspettare per lanciare lo sprint, ma più a lungo aspettava e meglio era per me. Il fatto che non sia andato davanti era un segno che era al limite. Mi si è affiancato, sentivo l’acido lattico nelle gambe, ma ho continuato ad andare a tutta. Pensavo di essere dietro. Ho chiesto la conferma dieci volte della mia vittoria, prima che mi fosse chiaro
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Le lacrime di van der Poel dopo aver battuto il nemico di sempre van Aert

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