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Giro di Turchia - Colpo di Lutsenko sul Mont Ventoux turco! Vine si stacca subito, Giulio Pellizzari 6°

Luca Stamerra

Aggiornato 10/10/2023 alle 20:29 GMT+2

GIRO DI TURCHIA - Il più atteso di giornata si è sciolto come neve al sole. Jay Vine, il capitano della UAE Emirates, si è staccato ai -12 dallo scollinamento del Babadag, ribattezzato il Mont Ventoux turco, lasciando campo libero alla coppia dell'Astana (Lutsenko e Tejada) e della Bora (Zwiehoff-Lipowitz), a sorpresa non c'era neanche Konrad. A spuntarla è stato Lutsenko con un attacco ai -2.

Lutsenko vince sul Mont Ventoux turco! Ko Zwiehoff, Pellizzari è 6°: rivivi l'arrivo

Dopo le due vittorie consecutive di Jasper Philipsen, che si è portato a quota 17 successi in stagione pronto al sorpasso su Pogacar, ecco la prima tappa in salita del Giro di Turchia. I corridori hanno affrontato già la tappa regina, perché si scalava niente meno che il Babadag, ribattezzato il Mont Ventoux turco. Un po' per l'assenza di vegetazione negli ultimi km, un po' per la sua pendenza: 18,4 km al 10,3% di pendenza media, con tratti al 15% e al 20%. I bookmaker davano come favorito Jay Vine, uno dei grandi nomi di questo Giro di Turchia, ma il capitano della UAE Emirates è rimasto al gancio ed è uscito fuori classifica già ai -12, così come Konrad che alla vigilia era il capitano della Bora Hansgrohe. La Bora, la nuova squadra di Roglic, si è comunque messa in mostra con i tedeschi Zwiehoff e Lipowitz, ma ad avere la meglio è stato Lutsenko che si è preso la vetta in solitaria dopo un attacco ai -2. Decisiva anche la presenza del suo compagno di squadra Tejada che aveva mosso l'alveare già ai -7 con la sua andatura. Per Lutsenko è la vittoria n° 8 in stagione dove aver conquistato nelle ultime settimane i Giochi asiatici a cronometro e il Memorial Pantani. E gli italiani? Grande prestazione per Giulio Pellizzari della GreenEdge-Bardiani CSF-Faizanè. Il 19enne di San Severino Marche non ha, in realtà, lottato per la vittoria, ma si è messo in mostra, chiudendo al 6° posto di giornata, facendo meglio di corridori come Okamika, Novak, Langellotti, Hagen, Vine e Konrad. Non Pantani e Ullrich, sia chiaro, ma tutti scalatori che avevano quotazioni migliori rispetto all'azzurro, che recentemente ha chiuso al 2° posto al Tour de l'Avenir. Bravo Giulio!

L'ordine d'arrivo

CorridoreTempo
1. Alexey Lutsenko3h34'17''
2. Ben Zwiehoff+12''
3. Harold Tejada+27''
4. Florian Lipowitz+48''
5. Matteo Badilatti+55''
6. Giulio Pellizzari+1'24''
7. Ander Okamika+3'00''
8. Alexis Guerin+3'28''
9. Xandro Meurisse+3'41''
10. Domen Novak+3'44''

3 in fuga, ma la Bora comincia a tirare

Dopo 40 km vanno in fuga Poli (Novo Nordisk), Oyola (Team Medellín) e Mattheis (Bike Aid), mentre Teugels (Bingoal) e Nolde (P&S Benotti) non riescono ad inserirsi a causa di un tentativo tardivo. Sul Mountain Prime, la prima vera salita di giornata, la Bora Hansgrohe si mette a fare selezione nel plotone, con soli 20 corridori che restano a fatica nel gruppo principale, mentre davanti prova l'attacco solitario Oyola. I tre fuggitivi vengono ripresi ancor prima dell'attacco del Babadag e c'è uno scatto di Guerin che prova ad anticipare. Il francese guadagna subito 20'' sul gruppo che rimane composto da soli sei corridori: Vine, Lutsenko, Tejada, Zwiehoff, Lipowitz e Badilatti, mentre il primo nome top a perdere le ruote è Patrick Konrad della Bora Hansgrohe. A quel punto Zwiehoff e Lipowitz non si fermano e continuano per la loro strada.

L'Astana fa saltare la Bora: Lutsenko e Tejada ci credono, si stacca anche Vine

Dopo l'azione della Bora nella salita precedente, e l'accelerazione ai piedi dell'ultima salita, diventa un due contro due. Lutsenko e Tejada da una parte, Zwiehoff e Lipowitz dall'altra. Anche perché, anche Jay Vine alza bandiera bianca, staccandosi già ai -12. A metà salita viene ripreso anche Guerin, che era partito in fuga e viene staccato. Restano quindi in quattro, ma Lutsenko ha fretta e cerca un attacco ai -4, portandosi dietro solo il compagno di squadra Tejada e Zwiehoff.
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Che rischio per l'ammiraglia dell'Astana! Sul Babadag la macchina non sale più su

Lutsenko in solitaria, Pellizzari 6°

Tejada ha provato così a dar fastidio a Zwiehoff con la sua andatura e, a 2 km dallo scollinamento, ecco che Lutsenko è riuscito a prendere il largo sul tratto più impegnativo. C'era qualche metro al 20% e il kazako ha guadagnato in un km circa 10'' sul corridore tedesco. Ci sono tratti addirittura superiori al 20%, ma Lutsenko non perde niente e riesce a vincere per 12'' su Zwiehoff, con Tejada che si piazza al 3° posto con un ritardo di 27''. Poi Lipowitz, Badilatti e, al 6° posto, un grande Giulio Pellizzari che è il primo degli italiani.

La classifica generale

CorridoreTempo
1. Alexey Lutsenko10h32'36''
2. Ben Zwiehoff+16''
3. Harold Tejada+33''
4. Florian Lipowitz+58''
5. Matteo Badilatti+1'05''
6. Giulio Pellizzari+1'34''
7. Ander Okamika+3'10''
8. Alexis Guerin+3'38''
9. Anton Palzer+4'14''
10. Xandro Meurisse+4'36''
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