GP de Montréal - Van Aert si deve inchinare a Pogacar: Bagioli si guadagna il Mondiale
Aggiornato 12/09/2022 alle 00:02 GMT+2
GP DE MONTREAL - Cocente sconfitta per Wout van Aert che, dopo essere sopravvissuto sullo strappetto finale, viene comunque battuto da Pogacar nello sprint a 5. Bravissimo anche Andrea Bagioli che si accorge subito dell'attacco dello sloveno a 10,2 km dal traguardo e partecipa alla volata, chiudendo al 3° posto davanti ad Adam Yates e David Gaudu.
Remco Evenepoel chiama, Tadej Pogacar risponde. Il belga vince la Vuelta e fa 14 in stagione, lo sloveno conquista il GP de Montréal e fa 14 in stagione tornando a vincere dopo la tappa di Peyragudes al Tour de France. E non finisce qui perché, a 2 settimane dal Mondiale australiano, il corridore dell'UAE Emirates si candida anche alla maglia iridata. Certo, quel percorso si avvicina più a corridori come van Aert, van der Poel, Matthews o Girmay, ma anche uno come Pogacar può dire la sua. Intanto ha vinto una bella Classica che inserisce nel proprio palmarès. Oltre a Pogacar e a van Aert, lo sconfitto di giornata, sale sul podio anche Andrea Bagioli. Grande risultato per il corridore della Quick Step Alpha Vinyl che era un po' a rischio, in realtà, per il Mondiale. Era stato pre-convocato dal ct Bennati, ma poteva essere uno dei primi nomi ad essere escluso. Non sarà così dopo l'ottima prestazione del valtellinese a Montréal.
L'ordine d'arrivo
Corridore | Tempo |
1. Tadej Pogacar | 5h59'38'' |
2. Wout van Aert | st |
3. Andrea Bagioli | st |
4. Adam Yates | +1'' |
5. David Gaudu | +2'' |
6. Mauro Schmid | +22'' |
7. Giovanni Aleotti | +22'' |
8. Romain Bardet | +23'' |
9. Pello Bilbao | +28'' |
10. Warren Barguil | +31'' |
La cronaca
Nel circuito di Montréal (12,3 km da ripetere 18 volte) ci prova un sestetto composto da Leknessund (DSM), Florian Vermeersch (Lotto Soudal), Delacroix (Intermarché-Wanty Gobert), Finé (Cofidis), Antonio Nibali (Astana) e Duchesne (Groupama-FDJ). A 50 km dal traguardo prova a partire da solo Leknessund: il corridore norvegese ci crede, ma ai -24 viene comunque raggiunto dal gruppo. Ecco che ripartono Simone Velasco in compagnia con Wandahl della Bora Hansgrohe, ma la corsa diventa un po' pazza nonostante ci si mettano l'UAE Emirates di Pogacar e la Jumbo Visma di van Aert a controllare. Ci prova da lontano anche Daniel Martínez che in due pedalate rientra sulla testa della corsa.
Col rischio di lasciare troppo spazio alla fuga, Pogacar rompe gli indugi sull'ultimo passaggio della Côte Camillien-Houde e parte secco ai -10,2 km. Lo seguono con grande reattività van Aert e Bagioli e, in un secondo momento, arrivano anche Gaudu e Adam Yates che prova a partire in contropiede. Al termine dello strappetto, però, occhio a van Aert che perde leggermente le ruote della testa della corsa. Il belga si riprende e i cinque vanno a giocarsi la tappa. Van Aert lascia la prima ruota a Gaudu ed è pronto a sprigionare tutta la sua potenza, ma Pogacar anticipa il belga e se lo lascia alle spalle, conquistando la 14esima vittoria della propria stagione. Bagioli comunque ottimo 3°.
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