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Ciclismo Il Lombardia 2021, Tadej Pogacar come Eddy Merckx: dai grandi giri alle classiche

Giulio Martina

Pubblicato 10/10/2021 alle 07:49 GMT+2

IL LOMBARDIA - Ripercorriamo l'ascesa e i trionfi della stagione 2021 dello sloveno, corridore d'altri tempi e non solo per il modo in cui interpreta le corse. L'unico ad aver vinto Liegi, Tour de France e Giro di Lombardia nello stesso anno era stato l'immenso Eddie Merckx nel 1971 e 1972.

Tadej Pogacar

Credit Foto Eurosport

A 23 anni vince il suo secondo Tour de France e mette in bacheca due classiche Monumento come Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia.Tadej Pogacar ha letteralmente stravolto il mondo del ciclismo degli ultimi anni e non solo per i suoi successi. Corridore sempre protagonista, molto spesso all'attacco e mai ad accettare una situazione di passività in gruppo. Ovviamente supportato da un talento e una condizione fisica eccellente rappresenta il nuovo corso di questo sport dopo anni di gare messe sotto scacco da squadroni come la vecchia Sky che andavano a sterilizzare ogni forma di attacco individuale.
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Gli inizi: l'acuto al Giro del Friuli 2018

Tadej Pogacar è un predestinato. Esce dalla fabbrica di corridori slovena, particolarmente prolifica negli ultimi anni se pensiamo ai vari Roglic, Mohoric, Tratnik e Polanc. Non ha nemmeno compiuto vent'anni che, alla prima stagione da under 23, impressiona subito con la maglia della Ljubljana Gusto Xaurum. Ad agosto vince il Tour de l'Avenir (il Tour de France giovanile) davanti a uomini come Arensman, Mader e Vlasov. Lascia il timbro anche in Italia prendendosi la classifica generale del Giro del Friuli Venezia Giulia, una delle corse a tappe più importanti a livello giovanile.
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Il primo lampo da professionista alla Vuelta

Nel 2019 passa subito professionista con la UAE Emirates che non se lo fa sfuggire. La prima vittoria da professionista arriva al Giro dell'Algarve, corsa che poi conquisterà anche a livello di classifica generale. Nel finale di primavera la sua condizione cresce e dopo aver portato a casa il giro della California vince il titolo nazionale sloveno. Non è più una sorpresa quando a fine agosto si presenta alla Vuelta. Vincerà 3 tappe e salirà sul podio del suo primo grande giro quando deve ancora festeggiare il ventunesimo compleanno.

Re di francia a 22 anni

Alla seconda stagione da pro non si pone limiti. La pandemia rivoluziona il calendario ma l'obiettivo cerchiato sul calendario è il Tour de France dove ritroverà il connazionale Roglic che era stato uno dei pochi a tenerlo a bada nella precedente Vuelta. Parte con un profilo basso, il rivale è nettamente favorito e sembra saldamente in maglia gialla. Pogacar però vince 2 tappe e sul Grand Colombier prende fiducia. Prima della passerella di Parigi c'è una crono scalata alla Planche des Belles Filles. Sarà una giornata storica per la corsa francese: il crollo di Roglic e l'incoronazione della giovane stella. 22 anni e il primo Tour de France in bacheca.
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2021: stagione da record

La quantità di vittorie dell'annata che sta andando in archivio è degna dei più grandi interpreti di questo sport. Abbiamo già citato il record eguagliato di Merckx, ma quello che impressiona è la costanza di rendimento lungo tutta la stagione. A febbraio vince l'UAE Tour, a marzo si piazza alle Strade Bianche e trionfa alla Tirreno Adriatico. La prima impresa della stagione la compie alla Liegi ad aprile, per poi riprendere il conto con i grandi giri: vince a casa sua in Slovenia (giugno) e fa il bis al Tour (luglio). Come se non bastasse vola immediatamente a Tokyo per prendersi una medaglia olimpica. Prima dell'acuto finale al Lombardia si era piazzato in top 10 sia all'Europeo che al Mondiale. 9 mesi di risultati eclatanti e, ricordiamolo ancora, si tratta di un 23enne.
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Uno sforzo notevole

Pogacar è un talento puro, ma questo nel ciclismo non basta. Essere competitivo in un grande giro ed essere un vincente in una classica richiede una preparazione fisica molto accurata e provante. Rimanere al top della condizione per l'intera annata ciclistica (sempre più estesa) richiede uno sforzo chiaramente supplementare. Per questo motivo non si deve dare per scontato e pretendere questo tipo di risultati anche nella prossima stagione. La rincorsa alla tripletta consecutiva al Tour sarà l'obiettivo primario, sarà però interessante capire se l'impegno sulle classiche rimarrà inalterato. Il rischio di una carriera accorciata per questo tipo di atleti sottoposti a livelli di stress fisico così elevati è sicuramente importante. Una cosa però è certa: Tadej Pogacar è l'uomo che serviva al ciclismo.
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