In corso il riesame dei campioni dei Tour de France 2016 e 2017: operazione Aderlass sullo sfondo
DaOAsport
Aggiornato 30/05/2020 alle 18:49 GMT+2
Dal nostro partner OAsport.it
La CADF, la Fondazione Antidoping indipendente voluta dall’Unione Ciclistica Internazionale, sta riesaminando i campioni raccolti durante i Tour de France 2016 e 2017 (entrambi vinti dal britannico Chris Froome). L’Operazione Aderlass potrebbe dunque tornare alla ribalta: dalle diverse confessioni raccolte dagli inquirenti austriaci, sarebbe infatti emerso che proprio in quei due anni alcuni ciclisti avrebbero utilizzato un prodotto per il quale ai tempi non era ancora disponibile un metodo di ricerca affidabile.
Durante quel periodo, c’erano un certo numero di sostanze proibite che non erano disponibili sul normale mercato farmaceutico e per le quali non c’erano ancora metodi di rilevazione ottimali nei laboratori. Da allora questi metodi sono stati migliorati” afferma Peter Van Eenoo del laboratorio antidoping di Gand. Il nome del prodotto è ancora ignoto ma sembrerebbe essere di origine americana. L’Operazione Aderlass prese il via dalle confessioni del fondista Johannes Duerr e nella rete finirono anche medici e ciclisti.
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