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L'UCI verso la stesura del protocollo: test anti-Covid prima e dopo le corse

Davide Fumagalli

Aggiornato 22/07/2020 alle 18:07 GMT+2

In vista delle gare che andranno in scena ad agosto, l'unione internazionale pubblica delle linee guida e i test cui i corridori dovranno sottoporsi. In caso di positività dentro una squadra, si deciderà di volta in volta come agire in base alle informazioni che verranno raccolte.

Esteban Chaves of Colombia and Team Mitchelton-Scott / Ivan Ramiro Sosa Cuervo of Colombia and Team INEOS / Adam Yates of Great Britain and Team Mitchelton-Scott / Peloton / during the 113th Il Lombardia 2019

Credit Foto Getty Images

Il ciclismo è pronto a ripartire, sia con le corse di un giorno, come la Strade Bianche e la Milano-Sanremo, sia con le gare a tappe, in primis il Tour de France. Per il restart servono però delle linee guida su come comportarsi in tempo di Coronavirus e l'UCI ha reso noto alcune linee guida per lo svolgimento delle manifestazioni nella massima sicurezza possibile.

Test prima e dopo le corse

Necessità di sottoporsi ad almeno un test (due per le corse World Tour) prima di poter essere autorizzati a prendere parte ad un evento. Per le corse World Tour le date sono sei e tre giorni prima, mentre per gli altri eventi basta il secondo test. In tutte le corse che superano le dieci tappe, quindi i grandi giri, sarà necessario organizzare nuovamente controlli anche durante i giorni di riposo. Sarà inoltre necessario compilare un questionario di familiarità con il virus da consegnare prima delle corse. Ribadite inoltre le necessità di utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale, nonché di sanificazione degli ambienti, oltre al mantenimento del distanziamento sociale (1,5 metri) nelle aree comuni (che sono molto limitate rispetto al passato).

Il distanziamento

Obbligo di mascherina durante la cerimonia di premiazione, con gli atleti che potranno salire sul palco in numero limitato. Molte zone saranno ad accesso limitato. Per quanto riguarda il pubblico, l'UCI richiede di "limitare gli spettatori nelle zone di partenza e arrivo secondo le regole pubblicate dalle autorità locali", garantendo il "mantenimento della distanza tra spettatori e corridori" e "incoraggiando gli spettatori a indossare la mascherina".

Se c'è un caso sospetto o un positivo?

Al momento non c'è una soluzione univoca ma ogni caso verrà valutato singolarmente. "Nel caso di un caso confermato di covid-19 in una squadra (corridore o staff) sarà organizzato un gruppo, costituito da membri delle squadre, atleti, organizzatore, UCI, medici sociali e medico covid. Questo gruppo raccoglierà tutte le informazioni relative e le trasmetterà all'UCI che, dopo essersi consultata con l’organizzazione e le autorità nazionali, prenderà la decisione appropriata per la situazione", quanto scrive l'UCI.
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