Rebellin sul muro di Huy

Davide Rebellin ha vinto la 73a edizione della Freccia Vallone. Per il 38enne corridore veneto della Diquigiovanni Androni, medaglia d'argento ai Giochi Olimpici di Pechino alle spalle dello spagnolo Samuel Sanchez, si tratta della terza affermazione assoluta nella Classica belga dopo le vittorie del 2004 e del 2007.

Ha vinto alla grande, Rebellin, nonostante nei giorni precedenti la corsa abbia più e più volte detto di non sentirsi in forma e di aver preso parte all'Amstel Gold Race con un principio di bronchite. Sul muro di Huy, traguardo storico della Freccia Vallone, seconda tappa del Trittico delle Ardenne che terminerà domenica con la Liegi-Bastogne-Liegi, l'eterno Rebellin ha risposto con autorità agli attacchi dell'australiano Cadel Evans prima, e di Andy Schleck subito dopo, scattando a sua volta sul lussemburghese a circa 100 metri dal traguardo.

"E' stata una sorpresa questa vittoria - le prime parole dell'azzurro, dopo aver tagliato il traguardo - non sapevo con certezza quale fosse la mia condizione, ma nel finale mi sentivo meglio e stavo bene. La Liegi si adatta un po' meglio alle mie caratteristiche, cercherò di vincerla".

La festa è doppia per l'Italia con Damiano Cunego, 27enne capitano della Lampre, che passa nel finale Evans e conquista il podio alle spalle del più giovane dei fratelli Schleck. Quella di Rebellin è la prima affermazione di un ciclista italiano nelle Classiche del 2009, il risultato migliore era stato il piazzamento, secondo, di Filippo Pozzato alla Parigi-Roubaix dietro il vincitore Tom Boonen.