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Fuglsang trionfa in solitaria alla Doyenne! Secondo un grande Formolo, 3° Schachmann

Marco Castro

Aggiornato 28/04/2019 alle 18:18 GMT+2

Il danese completa una grande campagna delle Ardenne e vince per distacco la Liegi-Bastogne-Liegi, la sua prima Classica monumento. Alle sue spalle Davide Formolo, l'ultimo a cedere al vincitore, e Maximilian Schachmann. Nibali chiude ottavo, indietro Alaphilippe.

Jakob Fuglsang of Denmark and Astana Pro Team / Liege - Bastogne - Liege 2019

Credit Foto Getty Images

Il Re della Ardenne ha l'accento danese e i lineamenti fieri di Jakob Fuglsang. Il corridore della Astana completa nel migliore dei modi la sua Campagna del Nord, trionfando per dispersione alla Liegi-Bastogne-Liegi in quella che è di diritto la vittoria più importante della sua carriera. Una prova di forza per il vicecampione olimpico, bravo a sfruttare lo strapotere e il lavoro encomiabile della sua squadra prima di mettersi in proprio quando la Doyenne è diventata un affare per capitani, sulla Côte de la Roche-aux-Faucons. Da lì uno sguardo agli unici a tenere il suo ritmo, Davide Formolo, poi splendido secondo, e Michael Woods. Prima di involarsi in solitaria verso l'arrivo. Perchè nessuno poteva resistergli, non oggi. Non il "padrone di casa" Alejandro Valverde, ritiratosi troppo presto. Non lo spauracchio Alaphilippe, che troppe volte l'aveva beffato quest'anno. Ha vinto il più forte, ha vinto Jakob Fuglsang. Che dopo il terzo posto all'Amstel e il secondo alla Freccia Vallone, completa una scala reale nelle Ardenne che è roba da fenomeni.
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Jakob Fuglsang stravince la Liegi-Bastogne-Liegi: rivivi il suo arrivo in solitaria

L'ordine d'arrivo della Liegi-Bastogne-Liegi

1. Jakob FUGLSANG (DEN)Astana6h37'37''
2. Davide FORMOLO (ITA)BORA Hansgrohe+27''
3. Maximilian SCHACHMANN (GER)BORA Hansgrohe+57''
4. Adam YATES (GBR)Mitchelton Scottst
5. Michael WOODS (CAN)Education Firstst
6. David GAUDU (FRA)Groupama FDJst
7. Mikel LANDA (ESP)Movistarst
8. Vincenzo NIBALI (ITA)Bahrain Merida+1'00''
9. Dylan TEUNS (BEL)Bahrain Merida+1'05
10. Wout POELS (NED)Team Sky+1'26''
Pioggia e freddo caraterizzano la Liegi numero 105, la Decana della Classiche che chiude la Campagna del Nord. Quattromila i metri di dislivello di un percorso che prevede 11 côtes “ufficiali” ma che nel complesso segue un saliscendi continuo, a pungere le gambe dei 175 corridori al via. Mentre la corsa perde pezzi già in avvio (Fabio Felline il primo a ritirarsi), nasce la prima fuga di giornata, con 8 uomini: Julien Bernard (Trek-Segafredo), Tobias Ludvigsson (Groupama-FDJ), Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert), Jérémy Maison (Arkéa-Samsic), Lilian Calmejane (Direct Energie), Kevin Deltombe (Sport-Vlaanderen) e Mathijs Paaschens e Kenny Molly (Wallonie-Bruxelles). La corsa procede placida verso Bastogne e si affrontano i primi strappi, con il vantaggio degli attaccanti che sfonda il tetto dei 10 minuti.
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Pioggia e tanto freddo sulle strade della Liegi-Bastogne-Liegi numero 105.

Credit Foto Getty Images

Il maltempo continua a non dare tregua e fioccano gli abbandoni. Il primo nome grosso a saltare è quello di Daniel Martin, primo nel 2013. Ma soprattutto alza bandiera bianca Alejandro Valverde. L'Imbatido sale in ammiraglia quando mancano più di 100 km alla fine, senza motivi apparenti. Sfuma così il record di Merckx, anche se il campione del mondo non sembrava così performante. Nel frattempo la Deceuninck decide di cominciare a fare sul serio e si mette a tirare il collo al gruppo. Il vantaggio degli otto evapora mentre la corsa incontra Côte de Mont-le-Soie e Côte de Wann. Dietro, intanto, c’è sempre più selezione. Da cento corridori si scende a ottanta, da ottanta a sessanta.
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Colpo di scena alla Liegi-Bastogne-Liegi: Valverde si ritira, sfuma il record di Merckx

Prima della Côte de la Haute-Levée c’è un tentativo di allungo. Il fautore è Greg Van Avermaet, scatenato, che portandosi dietro la truppa va a riprendere i battistrada. Sul successivo Col du Rosier si muovono nomi interessanti. Ci sono, tra gli altri, Damiano Caruso, De Marchi, Fraile e Kangert. La collaborazione frutta un minuto di margine sul gruppo dei big, mentre la corsa incontra il mito de la Redoute. E se tra i favoriti succede poco, tranne qualche spallata in testa al gruppo per dare un segnale agli avversari, davanti si mette in proprio Tanel Kangert. Ma la sua avventura finisce sull'ultima, decisiva côte di giornata, la Roche-aux-Faucons.
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Julian Alaphillipe in difficoltà: abbandona i migliori sullo scatto di Fuglsang

La Astana fa la voce grossa con sei uomini ancora in gara e pilota Fuglsang alla rampa di lancio. Il danese parte a metà strappo e fa subito la differenza. Solo Davide Formolo e Michael Woods reggono, mentre Julian Alaphilippe ha la lingua di fuori. La strada, pur avendo esaurito salite ufficiali, non dà tregua e Fuglsang dà l'ultima spallata alla corsa. Prima cede Woods, poi si arrende anche Formolo. Mentre il sole fa capolino sulle Ardenne, il corridore della Astana vola verso Liegi. Anche troppo. Nell'ultimo tratto di discesa il terreno bagnato per poco non rovina il suo capolavoro, ma lui se la cava con una scodata e sudori freddi. È l'ultimo ostacolo verso la gloria, che il 34enne nato a Ginevra conquista con merito, a braccia al cielo sul traguardo della Doyenne.
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"Jakob, mamma mia... Che colpi ci fai prendere": Magrini sussulta quando Fuglsang scivola

Dopo la piazza d'onore di Formolo, arriva Maximilian Schachmann a regolare il gruppetto Nibali che si gioca l'ultimo posto sul podio. Fuglsang ha già il sorriso stampato sul fondo e pure qualche lacrima di commozione. Jakob diventa il secondo danese a vincere la Liegi, 26 anni dopo Rolf Sørensen. Storia.
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Izaguirre, ma dove vai? L'Astana perde uno dei suoi in una curva

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