Ciclismo, Liegi - Valverde, niente record di Merckx ma che gamba a 41 anni. Tanta roba. Ci riproverà
Pubblicato 26/04/2021 alle 14:19 GMT+2
LIEGI-BASTOGNE-LIEGI - Roglic, Alaphilippe, Pogacar, vinti e vincitori. Non possiamo però non citare un certo Alejandro Valverde. Non è salito sul podio, ma è stato comunque ad un passo dalla vittoria che lo avrebbe consacrato alla storia: per fare 5 alla Doyenne come Merckx, nel giorno del suo 41esimo compleanno. E non è detto che sia finita qui.
Non ha vinto e non è salito nemmeno sul podio, ma si è comunque giocato la vittoria della Liegi. Non una corsa qualunque. Parliamo ovviamente di Alejandro Valverde, uno dei protagonisti dell'ultima Classica di Primavera. Giusto citarlo perché a 41 anni non puoi mai sapere la reazione del tuo fisico, soprattutto dopo una prima parte di stagione intensa che ha visto il murciano darsi da fare al GP Indurain (vinto), alla Volta a Catalunya (4° nella generale) e ancora al Giro dei Paesi Baschi (7° nella generale). Il corridore della Movistar ha fatto 3° alla Freccia Vallone e si è giocato fino alla fine la Liegi contro Alaphilippe, Pogacar, Woods e Gaudu. Già questo era un successo, visto che altri non sono stati della partita, come Matthews, Van Avermaet, Kwitakowski o Roglic. Il tutto nel giorno del proprio 41esimo compleanno.
41 anni e sentirli tutti, ma che gamba
Diciamoci la verità. Dire 41 anni e non sentirli sarebbe un errore, perché Valverde non è sicuramente quello di 5 anni fa. Ma il murciano ha la tempra dura e, dopotutto, la Liegi è la sua corsa. Valverde ha conquistato la Doyenne 4 volte in carriera e ormai da qualche tempo punta alla quinta che lo farebbe entrare ancor di più nella storia. Ci ha creduto e ha fatto le sue mosse, anche perché è stata proprio la Movistar la squadra più attiva nel corso della prima parte di gara, per tenere la fuga a margine di sicurezza. Poi è stato lì nelle prime posizioni, cercando di evitare buchi clamorosi su tutte le côtes che si sono succedute. Infine, ha risposto alla grande all'attacco di Woods sulla Côte de la Roche-aux-Faucons, là dove Roglic ha pagato dazio. Valverde ci ha provato, è anche uno dei più veloci allo sprint, ma forse, proprio all'ultimo, quei 41 anni si sono fatti sentire nella volata ristretta che ha consacrato il talento di Pogacar.
La storia di Valverde alla Liegi
Edizione | Piazzamento |
2005 | 33 |
2006 | 1 |
2007 | 2 |
2008 | 1 |
2009 | 19 |
2010 | 3° revocato* |
2011 | non ha partecipato* |
2012 | squalificato** |
2013 | 3 |
2014 | 2 |
2015 | 1 |
2016 | 16 |
2017 | 1 |
2018 | 13 |
2019 | ritirato |
2020 | non ha partecipato |
2021 | 4 |
*per sentenza di squalifica al doping
**squalificato per traino
Niente record di Merckx: avrà ancora un'occasione?
Il sogno di Valverde era quello di raggiungere un mostro sacro come Eddy Merckx. Non in senso assoluto, sia chiaro, ma se avesse vinto l'ennesima Doyenne, il murciano avrebbe completato una cinquina storica. Il record man di vittorie alla Liegi è proprio Merckx, ed avere lo stesso numero di vittorie di una leggenda, in una Monumento come questa, sarebbe stato unico. Non che Valverde abbia bisogno di ancora qualche altro successo per consacrarsi, è stato anche campione del mondo, ma da tempo inseguiva questo sogno. E lo insegue ancora. Potrà ancora farcela? Anche perché fu lo stesso Valverde a dichiarare il 2021 come ultima sua stagione da professionista... Ha 41 anni. Però il vento è un po' cambiato, dicendo - dopo la Freccia Vallone - che sente ancora buone sensazioni. Che voglia regalarsi ancora un'ultima stagione per tentare l'ultimo assalto alla Liegi?
I corridori più vincenti alla Liegi
Corridore | Edizione vinte |
1. Eddy Merckx | 5 |
2. Moreno Argentin | 4 |
2. Alejandro Valverde | 4 |
4. Léon Houa | 3 |
4. Alfons Schepers | 3 |
4. Fred De Bruyne | 3 |
Tattiche Movistar, uno stile di vita (a volte inefficace)
Abbiamo tessuto le lodi di Valverde, ma è giusto ricordare anche come se l'è giocata. Era il corridore di maggior esperienza nel quintetto che si è giocato la vittoria, ma è stato comunque messo in trappola da gente che si è dimostrata molto più furba di lui come Pogacar e Alaphilippe. All'ingresso all'ultimo km, infatti, è stato 'messo' in testa alla fila, dando a lui l'onore di lanciare la volata. Ergo, aveva perso in partenza. A 41 anni, questo errore è un imperdonabile. Ma, nell'adrenalina della corsa, qualche errore ci può stare. In ammiraglia nessuno gli ha ricordato di evitare questo scenario? Non è un caso che ci abbiano fatto una serie televisiva sulle strategie della Movistar, a volte troppo cervellotiche e inefficaci. Peccato, a Valverde è mancato giusto un dettaglio per fare la storia. Ancora una volta.
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