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Liegi-Bastogne-Liegi - La doppietta di Bettini, il poker di Argentin: 5 storie da ricordare

Luca Stamerra

Aggiornato 23/04/2023 alle 01:07 GMT+2

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI - Concludiamo il nostro viaggio all'insegna dei ricordi delle Classiche Monumento con la Doyenne. Merckx c'è sempre e non può proprio mancare nella nostra raccolta grazie ai suoi cinque successi recrd, ma hanno dato spettacolo anche Moreno Argentin, Paolo Bettini, Michele Bartoli e, proprio negli ultimi anni, Alejandro Valverde.

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Ce ne sarebbero tante da raccontare, ma abbiamo selezionato cinque storie della Liegi che valeva la pena ripassare. Il primo successo di Merckx, il terzo consecutivo di Argentin, poi le perle di Bettini e Bartoli. E poi l'Embatido Valverde quattro volte primo alla Doyenne. Ce n'è per tutti i gusti, nella speranza che anche l'edizione del 2023 ci regali spettacolo.
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1969: la prima volta di Merckx che attaccò a 100 km dal traguardo

22 aprile 1969. Merckx aveva già vinto due Milano-Sanremo, la Parigi-Roubaix e, proprio in quella stagione, il Giro delle Fiandre. Ma la Liegi, non si sa perché, gli sfuggiva. 8° al debutto nel 1966, 2° alle spalle di Walter Godefroot nel 1967. L'anno dopo era atteso alla rivincita proprio contro Godefroot, ma Merckx non si presentò neanche. Il 1969, però, era l'anno giusto. Il belga arrivava a questa sfida già con 23 giorni di corsa e con un palmarès di tutto rispetto: aveva vinto la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre, si era piazzato 2° alla Roubaix, 3° all'Amstel Gold Race e aveva vinto la Parigi-Nizza e la Volta Valenciana. L'obiettivo era la Liegi e per sbaragliare la concorrenza - per paura di perderla allo sprint come nel '67 - partì all'attacco a 100 km dal traguardo sulla Côte de Wanne. Gli resta a ruota solo il suo compagno di squadra, Victor Van Schil, mentre Van Springel e Felice Gimondi - gli altri due favoriti di giornata - restarono a guardare. Il gruppo arrivò a 8'05'' di ritardo, con Barry Hoban che regolò la volata per il 3° posto.

L'ordine d'arrivo

CorridoreTempo
1. Eddy MERCKX6h50'00''
2. Victor VAN SCHILst
3. Barry HOBAN+8'05''
Quel 1969 fu un anno da ricordare per Eddy Merckx che riuscì ad imporsi anche al Tour de France, per la prima volta in carriera, con 6 successi di tappa. Nel '69 fu anche la prima Liegi, che vinse in altre 4 edizioni. Un totale di 5 vittorie mai eguagliato da nessun altro corridore. Ce la farà Valverde?

1987: tripletta consecutiva per Moreno Argentin che vince con la maglia iridata

19 aprile 1987. Vincere una Classica con la maglia iridata addosso è sempre un qualcosa di particolare, di magico. E molto difficile inoltre. Soprattutto considerando che diventi il nemico pubblico numero 1 di tutti i tuoi avversari. In quegli anni, poi, Argentin era per forza di cose il favorito, visto che arrivava alla Doyenne da due successi consecutivi. Stephen Roche e Claude Criquielion vogliono vendicarsi dell'italiano e provano lo scatto nel finale, guadagnano subito 35 secondi sul terzetto composto da Argentin-Millar-Madiot, ma nel momento clou della corsa i due battistrada continuarono a voltarsi. Ci siamo, non ci siamo. Da dietro, ecco che rispunta Moreno Argentin che batte tutti in volata, ricordiamolo, con la maglia iridata conquistata a Colorado Springs. Che spettacolo.

L'ordine d'arrivo

CorridoreTempo
1. Moreno ARGENTIN6h40'00''
2. Stephen ROCHEst
3. Claude CRIQUIELIONst
E Moreno Argentin non si fermò a quel risultato. Nello stesso anno vinse anche il Giro di Lombardia e, qualche anno dopo, conquistò anche il Fiandre (nel 1990) vincendo così ben 3 Monumento diverse in carriera. Nel '91 arrivò anche il poker alla Liegi, ma non fu più capace di vincere nelle Ardenne per eguagliare il record di Merckx.

1998: la doppietta di Michele Bartoli nonostante la bronchite

19 aprile 1998. È veramente difficile scegliere la vittoria più bella di Michele Bartoli. L'anno prima disintegrò, da solo, la coppia della ONCE composta dal duo Jalabert-Zülle, ma nel '98 si rinconfermò, e non è mai facile, considerando anche uno stato di bronchite che lo aveva messo in dubbio fino alla vigilia. Lui era però un fuoriclasse e nel momento clou della corsa si trovò nel gruppo dei migliori all'inseguimento di Berzin, che aveva provato ad anticipare tutti. Sul Sart-Tilman, Jalabert prova un'accelerazione, ma gli risponde Bartoli che lo guarda e ne se va. Basta un paio di colpi di pedale per raggiungere Berzin in fuga, mentre dietro gli altri restano a guardare. Sul Saint-Nicolas, Bartoli è solo e ha già con quasi un minuto di vantaggio sui suoi inseguitori: Frank Vandenbroucke ci prova, Jalabert lo segue, ma Bartoli è inarrivabile. Alla faccia della bronchite. E che anno per il toscano che al Giro d'Italia, successivamente, conquistò la maglia rosa per un giorno oltre al successo di tappa a Schio. Che Italia quell'anno, perché prima di Bartoli, Franco Ballerini vinse alla Parigi-Roubaix.

L'ordine d'arrivo

CorridoreTempo
1. Michele BARTOLI6h38'31''
2. Laurent JALABERT+1'11''
3. Rodolfo MASSI+1'21''
Michele Bartoli vinse la sua seconda Liegi consecutiva, terza Monumento dopo il successo del Fiandre nel 2006. Al suo palmarès si aggiunsero anche due Giro di Lombardia (2002 e 2003), oltre ad un'Amstel Gold Race e una Freccia Vallone.
picture

Michele Bartoli, Team Asics - Liège–Bastogne–Liège 1998 - Imago

Credit Foto Imago

2002: il successo di Bettini con 7 italiani nella top 10

21 aprile 2002. Erano gli anni dove il ciclismo italiano dominava il mondo. Entrando nel dettaglio, la Liegi era roba nostra, tanto che fu ribattezzata la “corsa degli italiani”. A fine anni '80 ci fu il poker di Moreno Argentin, poi vinsero Bartoli e Bettini, con tanti altri azzurri piazzati o sul podio. Il 2002 è però un anno da ricordare: per Bettini arriva la doppietta e il podio è tutto italiano con il compagno di squadra di Bettini, Stefano Garzelli, e Ivan Basso. Non solo, guardando la top 10 sono ben 7 gli italiani a piazzarsi: grandi risultati anche per Celestino, Codol, Casagrande e Rebellin. Una corsa storica. A 60 km dal traguardo si crea una fuga di 7 corridori, tra cui Bettini che può 'farsi aiutare' dal compagno Garzelli. Il vincitore del Giro d'Italia 2000, fa poi la differenza sulla Côte de Saint-Nicolas, a 5 km dall'arrivo, portandosi dietro Bettini. È l'azione decisiva. I due si guardano in faccia, c'è anche un sorriso, e per Bettini è un gioco da ragazzi trovare un altro successo importante in Coppa del Mondo.
Dissi a Stefani 'smetti di fare l' andatura e prova lo scatto. Se ti vengono dietro, poi mi giocherò io le carte in volata'. Poi Garzelli fece il vuoto. Li avevo visti in faccia, nessuno ce la faceva a chiudere su Stefano, così sono scattato io, guardando bene di non essere seguito. [Paolo Bettini]

L'ordine d'arrivo

CorridoreTempo
1. Paolo BETTINI6h39'44''
2. Stefano GARZELLIst
3. Ivan BASSO+0'15''
4. Mirko CELESTINO+0'23''
5. Massimo CODOL+0'28''
6. Matthias KESSLER+0'35''
7. Peter VAN PETEGEM+1'03''
8. Francesco CASAGRANDE+1'03''
9. Davide REBELLIN+1'03''
10. Alexandre VINOKOUROV+1'03''
Quella del 2002 fu la seconda Liegi vinta in carriera da Paolo Bettini, che si impose anche nel 2000. Uno dei corridori più forti di sempre nelle corse di un giorno, basta ricordare che il ragazzo di Cecina ha poi conquistato una Milano-Sanremo (2003), due volte il Giro di Lombardia (2005 e 2006), la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Atene (2004) e ben due volte il Mondiale (2006 a Salisburgo e 2007 a Stoccarda).

2017: il poker di Valverde con dedica a Scarponi

23 aprile 2017. È il favorito ed è il più in forma. Proprio qualche giorno prima aveva conquistato la sua 5a Freccia Vallone della carriera, ed ecco che Valverde si presenta ai nastri di partenza della Liegi per entrare nella storia. Sono in tanti ad arrivare in fondo, ma a provarci davvero è Davide Formolo che prova uno scatto per anticipare tutti. Poco prima del triangolo rosso dell'ultimo km ecco che parte Fraile, ma rimbalza sul suo stesso attacco, poi c'è la stoccata di Daniel Martin. L'azione del corridore della Quick Step richiama Valverde: due pedalate e il murciano si trova addosso all'irlandese. Formolo è scavalcato e, dopo l'ultima curva, Valverde sorpassa anche Martin ancor prima di fare la volata. Valverde vince, vince ancora. Una volta tagliato il traguardo, poi, le braccia al cielo, in ricordo di Michele Scarponi scomparso il giorno prima.

L'ordine d'arrivo

CorridoreTempo
1. Alejandro VALVERDE6h24'27''
2. Daniel MARTINst
3. Michal KWIATKOWSKI+0'03''
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L'ultima Liegi vinta da Don Alejandro Valverde con dedica a Scarponi

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