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Milano-Sanremo 2024 svelato il percorso: partenza da Pavia e omaggio a Gianni Brera. Capi, Cipressa e Poggio nel finale
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Pubblicato 12/02/2024 alle 20:14 GMT+1
CICLISMO - Ancora una volta, la Classicissima non partirà da Milano. Il via per la 115ª edizione sarà dato il 16 marzo da Piazza della Vittoria a Pavia. Si tratta di un esordio per il centro cittadino sempre interessato dal passaggio della corsa ma mai da una partenza. Percorso che si sviluppa nell'Oltrepò prima di riprendere lo svolgimento di corsa classico. Arrivo in Via Roma dopo il Poggio.
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Video credit: Eurosport
Una partenza inedita, una lunghezza leggermente inferiore al passato e un passaggio che omaggia il più grande giornalista sportivo italiano di tutti i tempi. La Milano-Sanremo 2024 parte da Pavia, esplora l'oltrepò pavese, transita da San Zenone al Po, luogo di nascita di Gianni Brera prima di riproporre il percorso canonico con il Turchino, i Capi, la Cipressa e il Poggio per un totale di 288 km, meno rispetto agli ultimi anni ma non certo una novità. La data da segnare sul calendario per la Classicissima è il prossimo 16 marzo. Sarà, come sempre, la prima classica monumento della stagione. Se prima era considerata una "puntata al buio" per molti corridori che, di fatto, esordivano a questa corsa, il ciclismo di oggi permette ai protagonisti più attesi di giungere al via già in discreta condizione per puntare deliberatamente alla vittoria. Resta comunque il fatto che, per il tipo di gara che è, la Sanremo sia una corsa dove risulta difficile indovinare il vincitore. Sai che molto probabilmente la corsa si deciderà sul Poggio, ma non sai mai chi sarà a fare la differenza in quei pochi km di salita (3,4 a meno del 4% di pendenza media ma con punte all'8% poco prima dello scollinamento) che anticipano la picchiata verso il lungomare. Anche per questo, forse, la definizione perfetta è quella che una volta dette Beppe Saronni (vincitore nel 1983): una corsa talmente semplice da risultare difficile.
PAVIA ACCOGLIE LA SANREMO: UN "QUASI" INEDITO
Inutile negare l'evidenza. La Milano-Sanremo è ormai ofrana della sua classica città di partenza. Per questioni di storia, di blasone e di mero marketing, mantiene il nome che ha sempre avuto ma al giorno d'oggi Milano c'entra davvero poco. Se fino a pochi anni fa la partenza era nel cuore del capoluogo lombardo, con il Castello Sforzesco che austero sorvegliava i corridori un po' infreddoliti prendere il via, già dall'anno scorso è iniziato l'esilio alle porte della città. Dopo l'edizione 2022 partita dal Vigorelli, pochi km più a nord rispetto al Castello, nel 2023 è toccato ad Abbiategrasso dare il via alla classicissima. Inutile lagnarsi e indignarsi, Milano al momento la Sanremo preferisce vederla da lontano. Poco importa se ha 117 anni di storia e, tra le corse organizzate da RCS, è quella con il più alto numero di giornalisti accreditati. Milano, evidentemente, non ha bisogno di pubblicità. E allora è giusto dare l'opportunità ad altri, andando un po' più a sud dove questa corsa storica è stata accolta a braccia aperte. Piazza della Vittoria terrà a battesimo la 115ª edizione della Milano-Sanremo. Pavia è una città che è sempre stata interessata dalla corsa e, sulla quale, la Sanremo stessa esercita un discreto fascino. In passato, il passaggio dei corridori in Viale della Libertà combaciava con l'inizio della primavera e con la prima gita fuoriporta per il giorno di San Giuseppe. I bambini erano felici di veder sfrecciare i corridori mentre mangiavano le frittelle. Per tutti i pavesi, anche per le cariche cittadine che hanno presentato il percorso, la Sanremo è sinonimo di dolci ricordi. Come città di partenza, sarà la prima volta per il centro di Pavia ma non un esordio totale per la provincia. Nel 1965 infatti una frana poco fuori Milano costrinse gli organizzatori a mutare leggermente il percorso. Allora si scelse la Certosa di Pavia come sede di partenza. Era il periodo in cui gli italiani non vincevano neanche per sbaglio (17 anni di digiuno), e infatti a Sanremo vinse l'olandese Arie den Hartog per una manciata di centimetri su Vittorio Adorni.
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Altimetria e percorso Milano-Sanremo 2024 (credits RCS sport)
Credit Foto Eurosport
MODIFICHE DEL PERCORSO: L'OLTREPÒ PAVESE, GIANNI BRERA E POI IL SOLITO MENÙ
I primi 44 km della Milano-Sanremo 2024 si svilupperanno nell'Oltrepò pavese prima di rientrare sul percorso classico a Casteggio. Prima ci sarà un passaggio da San Zenone al Po, la Zacinto di Gianni Brera dove il suo "corpo fanciulletto giacque". E d'altro canto, proprio Giuanbrerafucarlo scrisse una volta che "solo in provincia si coltivano le grandi malinconie, il silenzio e la solitudine indispensabili per riuscire in uno sport così faticoso come il ciclismo". Pavia, o meglio il Borgo, ha dato i natali anche a Giovanni Rossignoli, detto Baslot (la scodella dove in osteria si serviva il vivo) che fu uno dei 14 superstiti della storica prima edizione della Sanremo. Insomma, a ben guardare di connessioni ce ne sono eccome. Dopo aver attraversato i paesi decantati da Paolo Conte ne "La fisarmonica di Stradella" (Broni, Casteggio, Voghera..."son grigi anche loro") i corridori affronteranno il Passo del Turchino prima della picchiata verso il mare. È lì che la Sanremo cambia volto, si spoglia dell'inverno e indossa la primavera. I fuggitivi, ancora più animati da spirito garibaldino visto la partenza dalla città che offrì non pochi volontari per la spedizione dei Mille, cominceranno ad esser presi di mira dal gruppo. I tre capi (Mele, Cervo e Berta) sono brevi come tre sorsi di Corochinato. Poi la Cipressa, nel percorso dal 1982 e infine, prima dell'arrivo in Via Roma, il Poggio, che Torriani volle per interrompere il dominio dei velocisti belgi. Non ci riuscì nell'immediato, ma la storia avrebbe dato ragione al patron di Sanremo e Giro. La corsa, probabilmente, anche quest'anno si farà lì. In totale sono 288 km, leggermente meno rispetto al recente passato. La Sanremo si mantiene ancora la classica monumento più lunga (la Liegi la sfiora ma non la supera) e non saranno certo una dozzina di km a fare la differenza in una corsa così estesa. In un ciclismo che comprime sempre di più i percorsi, bisogna ammettere che questa era la distanza classica prima dell'inserimento della Cipressa, quindi fino ai primi anni 80. Numeri alla mano, tralasciando cambi del percorso estemporanei causa maltempo (2013 ad esempio), è la distanza più corta dal 2002. Allora furono 287 km e vinse Mario Cipollini. Speriamo sia di buon auspicio visto che l'Italia non vince in Via Roma dal 2018. L'indirizzo, in questo caso, è quello di Vincenzo Nibali.
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Video credit: Eurosport
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