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Moscon: "Nibali resta leader, ma io sono pronto a vincere. Tutti faranno i conti con l'Italia"

DaOAsport

Aggiornato 26/09/2018 alle 13:41 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Gianni Moscon

Credit Foto Getty Images

L’Italia sogna l’impresa di Gianni Moscon ai Mondiali di ciclismo di Innsbruck (Austria). Il 24enne trentino sarà il jolly della squadra azzurra e se capiterà l’occasione giusta avrà carta bianca per fare la sua corsa e proverà a sorprendere gli avversari. Dopo le vittorie alla Coppa Agostoni e al Giro della Toscana, Moscon si presenterà al via di questa rassegna iridata al top della forma e con una grande motivazione.

Nibali resta leader

In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, Moscon precisa però innanzitutto che non sarà lui il capitano della squadra azzurra.
Vincenzo resta il leader. Ha già vinto tante corse importanti, sa come ci si comporta nei momenti decisivi. Seguiremo le sue indicazioni, pronti ad assecondarlo. Io avrò le chance, per sfruttare ogni situazione positiva che si presenterà. Per vincere un Mondiale servono soprattutto gambe, determinazione e fantasia, qualità che non mi mancano.

La squalifica è ormai alle spalle

Sono tomato alle corse il 15 settembre: è stato il giorno zero. Mi sono lasciato tutto alle spalle, deciso soltanto a guadare avanti, voglio onorare questa maglia azzurra che rappresenta tanto nella carriera di un corridore. La Vuelta mi avrebbe garantito quel fondo necessario per interpretare al meglio un Mondiale, che dura sette ore, ne sarei uscito rodato. Però, durante il periodo di squalifica, mi sono allenato intensamente e ho dimostrato, vincendo Coppa Agostoni e Giro di Toscana, di aver svolto un lavoro serio e proficuo.

Scenari e tattica di corsa

Il peso della gara spetterà a Spagna, Olanda, Francia, Colombia, che sono le più forti. Noi agiremo di rimessa, sapendo di avere elementi validi per cogliere le situazioni: tutti dovranno farei conti con l’Italia. Il favorito è Valverde. Non l’ha mai vinto, però è salito spesso sul podio. Alla fine lo spagnolo sarà con i primi, ne sono convinto. Ha dalla sua un’esperienza superiore e la capacità di essere sempre presente ai grandi appuntamenti. Non possiamo escludere Sagan, pur se il tracciato farebbe optare per il contrario. Peter ha dimostrato che, nelle corse di un giorno, anche quelle molto impegnative, riesce a essere protagonista, perciò bisognerà tenerlo d’occhio. Se è riuscito a vincere le ultime tre edizioni, figuriamoci se non pensa al poker.

Le aspettative e l'ambizione

Sul piano personale, questo Mondiale ha una valenza speciale. Soprattutto per le aspettative che si sono create sul mio nome. Sono un corridore ambizioso, che punta in alto, quindi accetto il peso che mi viene attribuito e prometto una grande prova. Il percorso si adatta alle mie caratteristiche, come il Lombardia, dove lo scorso anno sono arrivato terzo. Farà tanta selezione ed emergeranno i reali valori. In un Mondiale, avranno un peso considerevole anche le variabili e tra queste inserisco le condizioni climatiche ma vincerà soltanto un corridore di assoluto spessore. Correre per vincere: io sono pronto.
Alessandro Farina
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