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Mondiali Australia Wollongong - Da Filippo Ganna alla van Vleuten, quante insufficienze: le pagelle delle crono

Luca Stamerra

Aggiornato 22/09/2022 alle 11:44 GMT+2

MONDIALI - Chi è stata la sorpresa? Chi la delusione? Chi si è confermato? Abbiamo vissuto tutte le cronometro e la staffetta mista: l'Italia è riuscita quanto meno a conquistare il titolo iridato nella categoria U23 femminile oltre all'argento nella staffetta. Ma si può recriminare: dove è finito Filippo Ganna? SuperPippo non è riuscito a confermarsi, con un brutto 7° posto.

Ganna così così, Guazzini e Longo Borghini sfiorano il miracolo: la crono dell'Italia in 210''

Le cronometro sono ormai alle spalle e ci possiamo focalizzare già sulle prove in linea (ecco la formazione degli azzurri scelta dal ct Bennati). Abbiamo provato, però, a dare i voti a 20 protagonisti delle crono che hanno aperto questo Mondiale in Australia. Abbiamo avuto grandi conferme, come la van Dijk che si è riconfermata campionessa del mondo dopo il successo dello scorso anno, oppure in campo giovanile le vittorie super pronosticate della Bäckstedt (campionessa del mondo in tre discipline diverse) o di Tarling. Ci sono state sorprese positive, come Grace Brown, Foss o la nostra Vittoria Guazzini, campionessa del mondo nell'U23, e delle delusioni davvero troppo grandi. Al netto dell'infortunio, avvio di Mondiale da dimenticare per la van Vleuten. Ma che dire di Ganna? Da campione uscente, non è riuscito nemmeno a salire sul podio. Gli facciamo l'in bocca al lupo per ritornare subito ai suoi livelli, pensando ai prossimi appuntamenti che ha messo in calendario tra record dell'ora e Mondiali su pista.

Filippo Ganna, voto 5

Continua, ahinoi, il trend negativo. All'Europeo non era andato benissimo, ma aveva chiuso almeno al 3° posto. Qui, da campione uscente, non solo non è riuscito a fare tris consecutivo (cosa fatta solo da Michael Rogers e Tony Martin in carriera), ma non è salito nemmeno sul podio. Anzi, è arrivato 7° a 56'' da Foss. Davvero troppo poco per uno come Filippo Ganna che, però, dopo il Tour si è un po' spento. È vero che non si può vincere sempre, ma la sua prova è stata insufficiente. E non è che sia andato tanto meglio nella staffetta. L'Italia ha chiuso seconda, d'argento, dietro alla Svizzera, ma sono proprio gli uomini ad essere mancati nel gioco dei terzetti. Come dice Francesco Moser, sembra anche molto strana questa scelta di tentare il record dell'ora proprio ora che le gambe non girano a dovere.
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Ganna si spegne letteralmente: rivivi il finale della sua crono

Tobias Foss, voto 10

Che sorpresa! Non che non fosse un buon cronoman, era arrivato 3° nella crono di Torino al Giro 2021 (dietro a Ganna e Affini) ma, a conti fatti, non aveva mai vinto ad altissimi livelli se non due campionati nazionali in Norvegia. Ha scelto il momento migliore per sbloccarsi con una prova eccezionale per regolarità. Tobias Foss ha studiato per filo e per sogno ogni metro, ogni tombino, ogni refolo di vento, per portare a casa un oro mai conquistato dalla Norvegia in questa prova.
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Foss con la maglia iridata, Küng e Evenepoel sul podio ma non felici: la premiazione

Stefan Küng, voto 8

Ancora una volta ha perso per una manciata di secondi l'appuntamento con un grande evento internazionale. Ha dominato 3/4 di cronometro e sembrava destinato alla maglia iridata. E, invece, nel tratto finale si è spento con Tobias Foss che ha preso - al suo posto - la maglia iridata per 3''. Col morale a terra, però, Stefan Küng si è rialzato subito ed è stato decisivo per la vittoria dell'oro della Svizzera nella staffetta.
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Aveva dominato la crono, nel finale si ritrova dietro: rivivi la crono di Küng

Tadej Pogacar, voto 6

Un 5° posto non da buttare nella prova a cronometro. È vero che da Pogacar ci si aspetta sempre la vittoria, ma lo sloveno si è lasciato alle spalle comunque grandi nomi a ben vedere. E ha fatto una sorta di allenamento in vista della prova in linea dove può avere davvero chance di successo.

Remco Evenepoel, voto 6,5

Era il grande favorito insieme a Ganna, ma Remco Evenepoel non è andato oltre il 3° posto alle spalle di Foss e Küng. È stato il grande sconfitto in realtà? Sì, è stato sconfitto perché con van Aert fuori causa e Ganna 7°, avrebbe dovuto vincere, ma c'è anche da dire che arrivava dalla Vuelta. 3 settimane a tutta si possono far sentire.
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Anche Evenepoel non riesce a superare Foss: il belga sale comunque sul podio

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Si passa dalla 'curva Evenepoel': tifosi a terra per pregare per il belga

Rémi Cavagna, voto 5

Irriconoscibile. È vero che arrivava dalla Vuelta, dove ha fatto un egregio lavoro per Evenepoel, ma a crono non va più. Fino al 2021 sfidava addirittura Ganna nelle crono dei Grandi Giri, adesso non lo possiamo neanche più piazzare tra i favoriti per una prova contro il tempo. 0 successi in questo 2022, solo 11° nella prova iridata, è arrivato dietro anche al suo compagno di Nazionale Armirail. E anche nella staffetta Rémi Cavagna non ha dato il meglio di sé.

Yves Lampaert, voto 5,5

Ha vinto, a sorpresa, la cronometro inaugurale del Tour de France. Quella di Copenaghen. Ma non è un cronoman improvvisato, anzi, è stato campione nazionale del Belgio. Ma questo Yves Lampaert poteva fare qualcosa di più nella prova iridata, ma non è andato oltre il 9° posto a più di 1' di ritardo da Foss.
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Lampaert gela Wout van Aert, è in giallo: rivivi la sua crono

Bauke Mollema, voto 5

Anche lui è stato baciato dalla sfortuna per quanto successo nella staffetta. Pronti via, gli è saltata la catena e quindi addio al buon lavoro per portare la medaglia d'oro ai Paesi Bassi (erano i grandi favoriti). Ma nella crono individuale Bauke Mollema non si è proprio visto. Il campione nazionale neerlandese a crono ha chiuso solo 25° a 2'18''. Poi c'è stata la chicca dei gabbiani... Un Mondiale da dimenticare finora.
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L'Olanda ne perde subito uno: salto di catena per Mollema

Vittoria Guazzini, voto 10

È stata una delle protagoniste assolute di questo avvio di Mondiale. Da Under 23 a momenti saliva sul podio della prova élite femminile, sfiorando la medaglia di bronzo per soli 11'' dalla Reusser che, ricordiamolo, è la Campionessa europea in carica. Vittoria Guazzini si è presa però il titolo di Campionessa del mondo Under 23, un bel punto di partenza per la ciclista della FDJ. Decisiva anche nella staffetta, con quella rimonta che è valsa almeno la medaglia d'argento ai nostri.
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Guazzini e Longo Borghini sfiorano la clamorosa rimonta: è argento, rivivi il finale

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Risuona l'inno di Mameli a Wollongong: Guazzini è campionessa del mondo

Ellen van Dijk, voto 10

Straordinaria partenza anche per la ciclista della Trek Segafredo. Da detentrice del record dell'ora, si è presa anche la medaglia d'oro nella cronometro iridata. E dire che qualcuno puntava sulla Reusser, qualcun altro credeva che Grace Brown avesse già vinto. La neerlandese vince il titolo iridato per la seconda volta consecutiva e per la terza volta in carriera. Ma avete visto cosa ha fatto nella staffetta? I Paesi Bassi l'hanno fatta in 4 e non in sei, per quello che è successo a Mollema e van Vleuten, ma si sono piazzati comunque quinti al traguardo. Pazzesco!
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Van Dijk ancora una volta Campionessa del mondo: rivivi l'arrivo

Grace Brown, voto 9

Che fosse un treno lo sapevamo, ma non era tra le favorite per piazzarsi nelle primissime posizioni della cronometro. Sarà stata l'aria di casa o il buon finale di stagione che sta facendo, ma Grace Brown si è messa alle spalle la specialista Reusser e per poco non faceva anche lo scherzetto alla van Dijk. Per come sta pedalando, occhio che non sia lei la sorpresa nella prova in linea.
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Il tenero abbraccio tra compagne di squadre: Grace Brown saluta la vittoria della Guazzini

Annemiek van Vleuten, voto 5

Le facciamo i migliori auguri per tornare subito in forma. Si è frattura il gomito durante la staffetta, ma potrebbe addirittura gareggiare nella prova in linea. Però, c'è da dire che la crono individuale è stato un flop colossale per la campionessa olimpica a crono in carica. La van Vleuten ha chiuso solo al 7° posto con un ritardo di 1'43'' dalla connazionale van Dijk. Un po' poco per una che ha vinto praticamente tutto quest'anno. Però non si può sempre vincere ovviamente...
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Pronti, partenza e clamorosa caduta per la van Vleuten! Che botta

Zoe Bäckstedt, voto 10

Ci chiediamo ancora il perché gareggi tra le juniores. Non c'è davvero storia quando c'è lei in strada, ecco perché nel ciclocross gareggia già tra le élite. L'anno scorso non riuscì a far doppietta (vittoria nella prova in linea + crono), quest'anno non dovrebbero esserci problemi per trovare ambo le vittorie. Sarebbe l'ottava atleta a farlo, l'ultimo fu Remco Evenepoel che vinse sia crono che prova in linea nel 2018. Ah, a proposito di numeri e record, col successo nella crono, la Bäckstedt è campionessa del mondo in tre discipline diverse: ciclocross, ciclismo su pista (nella Madison) e su strada (a crono).
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Bäckstedt fa un altro sport: il meglio della sua crono in 75 secondi

Federica Venturelli, voto sv

Era la nostra carta migliore nelle prove giovanili, con la Venturelli che poteva oggettivamente puntare ad una medaglia nella crono junior. O l'argento o il bronzo, perché la Bäckstedt era ingiocabile. Purtroppo, però, ha pagato la caduta del giorno prima durante la ricognizione. Un destino beffardo il suo.

Edoardo Affini, voto 5

Si può dire che, confronto ai corridori partiti nell'ultima tornata, sia stato sfavorito del vento. Ha degli alibi, sicuramente, ma Affini è finito fuori dalla top 10. Un po' poco per uno che era stato decisivo nel successo della Jumbo Visma nella cronosquadre alla Vuelta e per chi ha sempre dimostrato di andare fortissimo nelle prove contro il tempo.
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Niente da fare per Affini: è dietro a Plapp, rivivi il suo arrivo

Matteo Sobrero, voto 5

È stato campione nazionale a cronometro fino a giugno, ha vinto la crono di Verona, ma in questa seconda parte di stagione Matteo Sobrero non sta andando. Solo 15° nella prova a crono e anche nella staffetta non è riuscito ad essere incisivo.

Elisa Longo Borghini, voto 7

Il suo grande obiettivo è la prova in linea, ma nella staffetta è stata bravissima. Già seguire il ritmo con la Guazzini è stato un grande risultato... Proprio in tandem con la ciclista della FDJ, la Longo Borghini ha sfiorato la clamorosa rimonta sulla Svizzera, non completata per 2''92. In queste prove dà sempre il meglio di sé.

Elena Cecchini, voto 6,5

Anche lei è stata incisiva nella staffetta. È vero che è uscita di scena poco prima del primo intermedio, ma è stata lei a spendersi facendo un ritmo infernale nel primo settore proprio per provare a rosicchiare il più possibile sulla Svizzera.

Soren Waerenskjold, voto 8

Sorpresa, ma a metà. È vero che il grande favorito nella prova U23 era il belga Alec Segaert, ma Waerenskjold ha dimostrato di essere un grande corridore per quanto visto in questo 2022. Con la selezione nazionale aveva fatto 2° nel prologo del Tour de l'Avenir (per 4'') prima di vincere una tappa a La Roche-sur-Yon sempre nel Tour U23. Era dal 1998 che un norvegese non vinceva la prova U23 a crono (Thor Hushovd). Un nome da segnarsi per il futuro.
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Waerenskjold infila tutti e scalza Hayter: rivivi il finale della sua crono

Joshua Tarling, voto 8

Altro grande favorito che ha rispettato il pronostico. Nel 2021 aveva fatto 2°, questa volta non c'è stata storia nonostante l'australiano McKenzie ci avesse creduto fino alla fine. Ultimo acquisto della Ineos Grenadiers che si dimostra molto attenta ai cronoman di domani, come fatto con i due Hayter.
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Ecco il nuovo acquisto della Ineos: Tarling vince l'oro, rivivi la crono

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