Lotte Kopecky è ancora campionessa del mondo, Elisa Longo Borghini trova una meravigliosa medaglia di bronzo

MONDIALI - Mondiale pauroso a Zurigo, ricco di emozioni e colpi di scena. Longo Borghini corre in maniera perfetta, ma il suo sforzo non riesce a distanziare le avversarie. Sul rettilineo finale Kopecky trova lo spunto giusto e mette in fila Dygert (Stati Uniti) e la nostra portacolori, che si deve accontentare del bronzo. Back-to-back iridato per la ciclista belga, non succedeva dal 2012-13.

Kopecky firma il bis iridato, Longo Borghini terza: rivivi la volata

Video credit: Eurosport

Un Mondiale bellissimo, quattro ore vissute in apnea, ciclismo allo stato puro. Si possono utilizzare queste parole per descrivere la prova femminile andata in onda questo pomeriggio a Zurigo. Un concentrato di emozioni, attacchi e colpi di scena praticamente dietro ogni angolo, con la soluzione arrivata solamente allo sprint finale. La più brava di tutte è stata ancora una volta Lotte Kopecky, abilissima nel resistere agli attacchi della coppia Vollering-Longo Borghini e poi semplicemente chirurgica nel vincere la volata. Si tratta del secondo Mondiale consecutivo per il fenomeno belga, che eguaglia la doppietta di Marianne Vos tra Limburgo e Firenze (2012-2013, ndr). Al secondo posto si siede Chloe Dygert, maestra delle cronometro e finalmente medagliata anche in linea, mentre terza è la nostra Elisa Longo Borghini, autrice di una gara sontuosa. L'azzurra ci ha provato in tutti i modi a vincere questo titolo, l'attacco a 5km dalla fine sembrava quello buono, ma una straordinaria Vollering (con Lippert e Kopecky) le ha tarpato le ali. È comunque bronzo per "la Longo", il terzo dopo quelli del 2012 e 2020. Giù dal podio, ma comunque meritevoli di una menzione, appunto Liane Lippert, Demi Vollering e una fantastica Ruby Roseman-Gannon. Delude la vincitrice dell'ultimo Tour Kasia Niewiadoma (17a), mentre Puck Pieterse si aggiudica il titolo U23 (le due corse erano unite).

L'ordine d'arrivo

1- KOPECKY (BELGIO)4h05'26"
2- DYGERT (USA)s.t.
3- LONGO BORGHINI (ITALIA)s.t.
4- LIPPERT (GERMANIA)s.t.
5- VOLLERING (PAESI BASSI)s.t.
6- ROSEMAN-GANNON (AUSTRALIA)s.t.
7- GHEKIERE (BELGIO)+1'06"
8- VOS (PAESI BASSI)+1'06"
9- MARKUS (PAESI BASSI)+1'06"
10- VAS (UNGHERIA)+3'00"

La cronaca

La prova in linea femminile Elite parte con un minuto di silenzio per Muriel Furrer, tragicamente scomparsa nel corso di questi Mondiali. Le atlete faticano a trattenere le lacrime, soprattutto le connazionali con la maglia della Svizzera. È una situazione al limite, ma "the show must go on". Il primo tentativo di fuga è anche quello buono: scappano via Caroline Baur (Svizzera), Sara Martin (Spagna) e Nina Berton (Lussemburgo). Il vantaggio cresce fino a 1'40", poi all'altezza dei -120 il gruppo cambia passo. Il ricongiungimento arriva qualche istante più tardi, proprio in concomitanza del primo passaggio sul Zürichbergstrasse (1,1 km all’8%, max. 15%).
Intorno ai -97, sotto la pioggia battente di Zurigo, il ritmo torna a crescere grazie a Fisher-Black (Nuova Zelanda). La classe 2000 in forza alla Sd Worx aziona i propulsori in salita, tirandosi dietro Ghekiere (Belgio), Markus (Paesi Bassi), Paladin (Italia), Gigante (Australia), Hartmann (Svizzera), Koch (Germania), Ottestad (Norvegia), Majerus (Lussemburgo) e Zigart (Slovenia). In un secondo momento arriva anche Bredewold (Paesi Bassi), ma il vantaggio non decolla e quando mancano 74km all'arrivo il gruppo torna compatto.
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Zurigo 2024, prova femminile in linea

Credit Foto Getty Images

Seguono 30km piuttosto tranquilli, poi sul Witikon (2,3 km al 5,7%, max. 9%) succede il finimondo. Vollering (Paesi Bassi) attacca insieme a Bradbury (Australia), ma Longo Borghini (Italia) non lascia spazio. A ruota arrivano anche le altre favorite, con Niewiadoma (Polonia) e Vos (Paesi Bassi) leggermente in difficoltà. Gruppo compatto quindi? Manco per idea. Markus (Paesi Bassi) e Ghekiere (Belgio) ripartono in contropiede, raggiunte verso i -30 proprio da Marianne Vos e Ruby Roseman-Gannon (Australia). Il vantaggio, quando suona la campana dell'ultimo giro, supera il minuto.
Nell'ultima tornata, il mondo del ciclismo femminile si capovolge in più di un'occasione. Inizialmente, sul Zürichbergstrasse, Marianne Vos sembra la favorita, ma poco dopo la pluri-campionessa viene risucchiata da Longo Borghini, Vollering e Lippert(Germania). All'appello delle big manca solo Lotte Kopecky (Belgio), che rientra dopo i box per merito della trenata di Chloe Dygert (Stati Uniti). Ai -9 tocca nuovamente a Vollering: prima stacca Vos, Ghekiere e Markus, e dopo prova a eliminare Kopecky e Lippert. Anche Longo Borghini partecipa alla manovra, trovando addirittura un piccolo momento di solitudine. Sotto la flamme rouge, però, la situazione ritorna compatta, con 6 atlete per tre medaglie. Sul rettilineo finale la prima a lanciare lo sprint è l'azzurra, ma Kopecky esce di prepotenza e trova il bis iridato. Argento Dygert, bronzo Longo Borghini. Il titolo U23, invece, finisce nelle mani di Pieterse (Paesi Bassi) su Bradbury e Niedermaier (Germania).
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La dedica di Kopecky: "Un titolo per me e per la famiglia di Muriel Furrer"

Video credit: Eurosport

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