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Morte Davide Rebellin, un saluto al Re delle Classiche, il vincitore di Amstel, Freccia e Liegi nella stessa stagione

Luca Stamerra

Aggiornato 01/12/2022 alle 02:54 GMT+1

CICLISMO - Si era appena ritiratro dal ciclismo. A 51 anni. Sì perché Davide Rebellin non mollava e continuava ad andare veloce, ad insegnare ciclismo, anche se non aveva più nulla da dimostrare dopo aver vinto in carriera 3 Freccia Vallone, una Liegi, un'Amstel Gold Race, una Parigi-Tours. Il nostro fenomeno per le Classiche nei primi anni 2000. Poi la tragedia: buon viaggio Davide!

Addio a Davide Rebellin! Rivivi le vittorie più belle della sua carriera

Non ci volevamo credere, non ci potevamo credere. Solo il 16 ottobre scorso Davide Rebellin aveva messo fine alla sua carriera da ciclista, arrivando fino a quota 51 anni, a caccia sempre e comunque di vittorie. Di quella adrenalina che gli procurava questo sport che per lui significava vita. Anche, appunto, a 50 anni quando obiettivamente non poteva più vincere, ma poteva essere prezioso per questo sport. Ha sempre avuto questo ruolo di chioccia all'interno dei gruppi sportivi in cui ha lavorato ed è sempre stato il maestro - su strada - dei tanti giovani con cui aveva condiviso la carreggiata. Il 30 novembre, a poco più di un mese dal suo addio al professionismo, la tragedia con la sua morte in un incidente stradale. Proprio ai nostri microfoni, un mese fa alla Veneto Classic, si era detto contento della carriera che aveva fatto. Di essersi divertito, di aver fatto grandi cose, come la tripletta Amstel Gold Race-Freccia Vallone-Liegi nel 2004, di avere dei rimpianti ovvio, ma di aver fatto una bella carriera (ecco alcune delle sue più belle vittorie). E noi lo ringraziamo per tutte le gioie che ci ha regalato negli anni in cui siamo stati i suoi primi tifosi a bordo strada o davanti alla tv.

Classiche e Ardenne: citofonare Rebellin

Rebellin ha vinto un po' tutto in carriera. Era un grande interprete delle Classiche, soprattutto Classiche del Nord. 3 volte la Freccia Vallone, la Liegi-Bastogne-Liegi, l'Amstel Gold Race. Anche la Clásica di San Sebastián, oltre a due Tre Valli Varesine e due volte il Giro dell'Emilia. Non solo. Ha conquistato una tappa del Giro d'Italia, era ancora il 1996 quando vinse a Monte Sirino la volata a tre contro Tonkov e Faustini, e non disdegnava le corse a tappe brevi. Considerando che ha in bacheca una Tirreno-Adriatico (2001) e una Parigi-Nizza (2008). Rebellin che ha vinto quando aveva 20 anni, quando ne aveva 30, anche quando ne aveva 40 e rotti, considerando che il suo ultimo successo è datato 2018, quando aveva 47 anni.
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Rebellin all'ultimo ballo: "Il ciclismo è la mia vita"

18 Aprile-25 Aprile 2004: la settimana da Dio di Rebellin

Come detto, era un grande esperto di Classiche. Quando si arrivava nelle Ardenne, Davide Rebellin era il nome da segnarsi per la vittoria finale. Lui era così, era sempre uno spauracchio in quel tipo di corse. Aveva una capacità di leggere e interpretare la gara come pochi altri nel gruppo di quel periodo. Ha vinto tre Freccia Vallone, tanto per dire, prima ancora che arrivassero corridori 'specializzati' come Valverde e Alaphilippe. Ma nel 2004 fece la storia. Dal 18 aprile al 25 aprile. Comincia con l'Amstel Gold Race in cui riesce a battere Boogerd proprio all'ultimo, dopo aver seminato Bettini e Di Luca. A metà settimana domina il Mur de Huy, vincendo la Freccia Vallone su Di Luca e Scarponi. E infine completa l'opera qualche giorno più tardi alla Liegi, vincendo anche la Doyenne su Boogerd e Vinokourov. Una tripletta storica: le tre Classiche delle Ardenne vinte nella stessa stagione, nella stessa settimana. Nessuno ci era riuscito prima. Qualche anno dopo ci riuscì Philippe Gilbert (nel 2011), l'unico finora. Corridori di un'altra pasta.
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Davide Rebellin vince la Liegi del 2004

Credit Foto Eurosport

La chioccia per i giovani negli ultimi anni di carriera

Rebellin vince l'ultima Freccia Vallone a 38 anni. Un'età già importante per un ciclista. Lui però continua e fa bene, perché continua a vincere. Conquista la Tre Valli Varesine nel 2011, a 40 anni, Una vittoria super perché batte Pozzovivo, Pinot, Gasparotto. E vince il Giro dell'Emilia nel 2014, a 43 anni, su Madrazo e Pellizotti. E vince ancora la Coppa Agostoni nel 2015, a 44 anni, quando batte Nibali. Tanto per dire. Gli anni passano, ma anche lui si deve arrendere ad un certo punto. Nel 2018 l'ultima vittoria, con la Sovac, al Tour de la Wilaya d'Oran in Algeria. Da allora l'obiettivo di Rebellin è stato altro nella vita e nello sport. Condividere con i più giovani quello che ha passato, quello che ha vissuto. Prima nella squadra croata del Meridiana Kamen, poi il grande ritorno in Italia alla Work Service Vitalcare Dynatek. Un bel modo di chiudere il cerchio con Rebellin che funge da corridore-direttore sportivo (in pratica) insegnando davvero il mestiere ai suoi giovani compagni di squadra. Un ruolo fondamentale per i ragazzi che non hanno esperienza e che cercavano una sponda per emergere in questo mondo. Rebellin non si è mai tirato indietro e gli è sempre piaciuto questo contatto con i ragazzi più giovani. E proprio con i giovani chiuderà. Ad accompagnarlo in questi ultimi 190 km della sua carriera ci saranno Riccardo Lucca, Samuele Mion, Samuele Zambelli, Giacomo Garavaglia e Lorenzo Ginestra.
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Rebellin: "Contento della mia carriera, mi sono divertito. Vittoria più bella? La Liegi"

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