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Nicola Boem e il triste addio al ciclismo: "Cerco un lavoro, va bene anche in fabbrica"

Luca Stamerra

Aggiornato 04/01/2018 alle 17:29 GMT+1

Aveva vinto una tappa al Giro d'Italia 2015, ora dice addio al professionismo a 28 anni dopo essere stato scaricato dalla Bardiani che ha ridimensionato il budget in vista della stagione 2018. Questo il triste epilogo della carriera di Nicola Boem che non è riuscito a trovare una nuova squadra: "Cerco lavoro, mi va bene tutto, anche in fabbrica".

Giro d'Italia 2015, Tappa 10, Nicola Boem (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Che il momento non fosse propizio per il ciclismo, era cosa ormai nota. Che il ciclismo italiano, togliendo Nibali e Aru, non andasse bene, era cosa ancora più evidente. Con il nuovo anno la siutazione non sembra migliorare, con tanti corridori italiani (giovani) prossimi al ritiro dal professionismo.
Uno di questi è Nicola Boem, tesserato dalla Bardiani CSF dal 2013, che ha concluso anticipatamente il suo contratto per volere del team, che ha ridimensionato il suo budget per l’anno 2018.
Nonostante il corridore avesse ancora un contratto fino al 2018 compreso, la Bardiani lo ha ‘costretto’ a firmare l’addio anticipato…
A settembre mi hanno spiegato che non erano più interessati a me, eppure avevo un altro anno di contratto. Mi hanno detto che non rientravo più nei piani ed ho dovuto firmare. [Nicola Boem a La Nuova Venezia]
E dire che il comunicato ufficiale parla di risoluzione consensuale tra le due parti. E ora, quale sarà il futuro di Nicola Boem?
Mi hanno contattato due squadre, ma non erano proposte convincenti. Ora mi va bene tutto, anche la fabbrica, devo pensare ad una nuova vita
Un triste epilogo per il classe ’89, 29 anni ancora da compiere, ad un passo dall’addio al professionismo. E dire che Boem riuscì a vincere anche una tappa al Giro d’Italia 2015, la 10a frazione da Civitanova Marche a Forlì (200 km), superando in volata Busato, Malaguti e Marangoni, anticipando corridori del calibro di Nizzolo, Modolo, Greipel e Viviani.
Non è il primo e non sarà l’ultimo degli addii di questa stagione... Qualche settimana fa c’è stato il caso di Manuel Bongiorno (27enne), rimasto senza squadra dopo una parentesi alla Sangemini-MG.Kvis, nonostante la vittoria al Giro d’Albania.
Era una squadra minore che a stagione iniziata non poteva permettersi di pagarmi uno stipendio. Non ho preso un euro quest’anno, la voglia di rilanciarmi era così alta che ho investito su me stesso. Carriera finita? Non ci sono i presupposti per andare avanti, potrei correre altri 15 anni, ma devo fare i conti con la realtà. [Manuel Bongiorno]
Hanno trovato in extremis una sistemazione, invece, Nicolas Marini e Federico Zurlo, uno in uscita dalla Nippo-Vini Fantini, l’altro dall’UAE Emirates Team. I due hanno firmato per un anno nel nuovo team MsTina Focus di Stefano Giuliani, squadra continental che avrà al suo interno corridori italiani e romeni. In questa squadra, oltre a Zurlo e Marini, ci saranno anche Giacomo Berlato, Pierpaolo De Negri, Mattia Marcelli e Riccardo Stacchiotti.
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