Il Sole su Rebellin

Italiani i due terzi più nobili del podio finale, italiano, per la terza volta nella sua storia, il vincitore della Parigi-Nizza, giunta all'edizione numero 66. Iscrive il proprio nome in Albo d'Oro Davide Rebellin, vittoria e vendetta per lui, nei confronti della Parigi-Nizza, non tanto per il secondo posto finale del 2004, sicuramente per quello di un anno fa, quando gli fu fatale l'ultima tappa, che affrontava in maglia di leader e il Col d'Eze, ove il veneto subì l'attacco di Contador, con lo spagnolo vincitore della tappa e per mezzo minuto scarso a spese di Rebellin, anche della Parigi-Nizza. Un anno dopo, sul Col d'Eze, terza e ultima asperità del giorno, Rebellin deve solo marcare stretto l"aretino Nocentini, che 3 secondi pagava nei suoi confronti alla vigilia dell"ultima frazione e che lo stesso ritardo accuserà infine in classifica finale,

L'ultimo atto della corsa è il giorno buono per il cocciuto spagnolo Luis Leon Sanchez. Secondo ieri, anticipato da Chavanel, l'iberico la spunta in un finale a tutta bagarre, cogliendo il secondo successo in carriera alla Parigi-Nizza, ove aveva timbrato già un anno fa.

Classe 1971, professionista dal 1992, tante volte piazzato in tante grandi corse, ma anche suo vincitore, come nel magico 2004 che lo vide filottare a Primavera con Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi Bastogne Liegi, Davide Rebellin mette in bacheca la sesta corsa a tappe di una straordinaria e lunghissima carriera. E si punta sulla Milano-Sanremo di sabato 22 marzo, corsa che manca dal suo palmares e nella quale, al pari di Nocentini e magari anche di Cunego, uscito in crescita dalla Francia può recitare un ruolo da protagonista.