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Riccardo Magrini intervista Jury Chechi in Esclusiva parlando di ciclismo – A Ruota Libera

Davide Bighiani

Aggiornato 30/04/2024 alle 16:01 GMT+2

A RUOTA LIBERA - Per il secondo appuntamento con "A Ruota Libera", format di Eurosport che esplora il ciclismo dal punto di vista di un non addetto ai lavori, abbiamo scelto un ospite d'eccezione: Jury Chechi, ginnasta fantastico, atleta divino e grandissimo conoscitore del mondo delle due ruote, ha chiacchierato con Riccardo Magrini della sua passione per lo sport e non solo.

Riccardo Magrini intervista Jury Chechi

Credit Foto Eurosport

Ci sono uomini e uomini, ci sono sportivi e sportivi. Jury Chechi è fuori categoria in entrambe le classificazioni. Ve ne sarete accorti quando lo avete visto all’opera nelle sue fantastiche gare negli anni Novanta, quando dominava agli anelli, prima in Italia poi nel mondo: tutti abbiamo negli occhi le sue fantastiche gesta di Atlanta 1996 e di Atene 2004, quando regalò due storiche medaglie olimpiche all’Italia. Un campione amato da tutti, che sa trasmettere la propria passione in maniera diretta e incredibilmente efficace: noi ce ne siamo accorti, avendo l’opportunità di incontrarlo personalmente presso quella che è diventata la sua seconda casa, ovvero il suo Agriturismo di Colle del Giglio, vicino a Ripatransone. Un luogo di pace e di tranquillità immerso nel verde tra i colli del Piceno, scenario ideale per la nostra intervista inserita nel progetto “A Ruota Libera”: nella lunga chiacchierata con il nostro Riccardo Magrini, telecronista di riferimento per il ciclismo su Eurosport e Warner Bros Discovery da ormai 20 anni a questa parte, Jury Chechi ci ha parlato del suo amore per un altro sport che ha segnato la sua vita, il ciclismo.
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Magrini intervista Jury Chechi: "Ciclismo e ginnastica uniti dalla fatica"

A 9 anni mi diedero un tema: "Cosa vuoi fare da grande?". Io scrissi: "Io da grande voglio vincere le Olimpiadi". Una delle esperienze più belle è stata non solo vincere, ma vivere il momento olimpico...
Un amore quello per le due ruote che papà Leo – grande appassionato di sport in genere (ciclismo e pugilato su tutti) - ha passato al piccolo Juri fin da piccolo: a 6 anni fu proprio lui a costruirgli una biciclettina ad hoc per poterlo portare in giro per la Toscana, raccontandogli le gesta di Fausto Coppi e di altri grandi del ciclismo del passato. Fu solo in un secondo momento che Jury si appassionò alla ginnastica: da lì decise di intraprendere i primi passi di una carriera diventata poi leggendaria. L’amore per il ciclismo però non è mai tramontato e dopo il termine della sua carriera Jury ha potuto riprendere là dove aveva lasciato, riprendendo ad allenarsi e a correre sulla sua bicicletta, con cui ha anche partecipato a diverse corse (“e con risultati ragguardevoli”, aggiungerà lui con il sorriso stampato in faccia).
Ciclismo e Ginnastica hanno una caratteristica che li unisce: la fatica. Sono fatiche belle: mettere a prova il proprio corpo dà soddisfazione, capisci che si possono fare cose straordinarie.
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Jury Chechi

Credit Foto Eurosport

Pantani, Scarponi, Roglic, ma anche Muhammad Ali e il Papa: Jury Chechi "A Ruota Libera"

Nella nostra chiacchierata Jury ci ha parlato a lungo delle differenze che ha trovato tra il suo sport principale – la ginnastica – e il suo primo amore – il ciclismo – e ci ha raccontato quali sono secondo lui i corridori più forti di questo momento. Ci ha raccontato alcuni degli incontri più incredibili che ha fatto in carriera, trasmettendoci emozioni, sensazioni e ricordi che hanno segnato non solo la sua carriera, ma anche la sua vita privata. Da Coppi a Saronni, da Pantani a Bettini, passando per Scarponi: tutti i racconti di Jury Chechi trasudano passione.
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Magrini intervista Chechi: "Momento di ciclismo raro: 5-6 atleti straordinari"

Pogacar, VDP, Evenepoel, Van Aert sono tutti bravissimi; non so il motivo, ma a me Roglic piace più di tutti. La sua storia sportiva è bellissima...
E la volta in cui ha incontrato Papa Wojtyla? Uno spaccato di un uomo, prima che un atleta leggendario, da cui possiamo imparare tanto, tantissimo e che ci ha dato la possibilità di accedere a un archivio di memorie e di esperienza davvero incomparabile. Magrini e Chechi hanno parlato anche di allenamenti, sudore, gare, sicurezza sulle strade e ovviamente anche di Olimpiadi, grande amore mai superato da un campione che le ha vissute da super-protagonista.
Alle Olimpiadi io seguo tutto, ma davvero tutto: solo le Olimpiadi riescono a darmi certe emozioni. Impazzisco per il sollevamento pesi, atletica, nuoto, scherma, ginnastica. E naturalmente il ciclismo...
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Chechi: "A scuola ho scritto un tema: da grande voglio vincere le Olimpiadi"

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