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Sentenza Tribunale di Lucca: 3 anni di condanna a Mario Cipollini per lesioni all’ex moglie. Ora la Corte d'Appello

Michele Neri

Pubblicato 18/10/2022 alle 12:51 GMT+2

CICLISMO – Il tribunale di Lucca ha emesso la sentenza di primo grado circa la vicenda di Mario Cipollini e la sua ex moglie, Sabrina Landucci. L’ex campione del mondo era stato accusato per reati di minacce, maltrattamenti e lesioni risalenti al 2016 e 2017. Il giudice ha condannato l’ex ciclista a tre anni di reclusione, una decisione più severa di quanto chiesto dal pm Letizia Cai.

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Mario Cipollini, ex ciclista ora 55enne, è stato condannato a tre anni di reclusione. Questa la sentenza del tribunale di Lucca in un processo nel quale era imputato dei reati di minacce, maltrattamenti e lesioni alla ex moglie Sabrina Landucci, sorella di Marco, ex portiere di Inter e Fiorentina e attuale allenatore in seconda della Juventus. Il pm Letizia Cai a fine giugno aveva chiesto 2 anni e 6 mesi, ma il giudice Felicia Barbieri è stato persino più severo. L’ex campione del mondo, che era assente in aula, è stato condannato anche per le minacce al compagno di lei, Silvio Giusti. La sentenza di primo grado ha inoltre stabilito un risarcimento di 80 mila euro alla Landucci e di 5 mila euro a Giusti. Gli avvocati di “SuperMario”, che avevano chiesto l’assoluzione piena e pure l’annullamento del dibattito per “gravi errori procedurali”, hanno annunciato il ricorso in Appello. Dunque, la vicenda non è ancora conclusa.

L’EX MOGLIE: "GIUSTIZIA È STATA FATTA"

Al termine della giornata in tribunale, Sabrina Landucci ha commentato a caldo la sentenza: “Sono contenta, giustizia è stata fatta, sono stati momenti difficili ma adesso posso vedere un po’ di luce”. Ha poi aggiunto: “E’ difficile commentare, è stato un percorso difficilissimo ed oggi è stata una giornata molto difficile. E' stata veramente dura ascoltare perché la parte della difesa mi ha fatto molto, molto male, mi sono sentita veramente offesa e soprattutto la cosa che mi ha offeso di più è stato aver tracciato questa mia immagine di madre inadeguata mentre è la cosa contro cui ho lottato tutta la vita. Spero che questa mia vicenda serva a tante persone che per anni non sono riuscite a fare questo passo”. Entusiasta anche l’avvocato di lei, Susanna Donatella Campione: “È una vittoria processuale straordinaria perché i maltrattamenti sono un reato difficile da provare in giudizio ma la cosa che mi ha emozionata di più è stato il coraggio della signora Landucci, che sarà d’esempio a tante altre donne vittime della violenza dei propri compagni”.

I FATTI

La denuncia della Landucci si fonda su fatti accaduti nel 2017. In quel periodo subì un’aggressione dall’ex marito in una palestra di Sant’Alessio di Lucca, dove lei lavora. Sabrina andò in pronto soccorso per sette giorni. A partire da quel momento vennero a galla altre accuse per episodi precedenti, che il pm Cai aveva riassunto così: “una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e psichica dell’ex moglie con pugni, schiaffi, calci, con lesioni e minacce di morte”. Tutto questo sarebbe avvenuto mentre Sabrina Landucci stava intraprendendo una nuova relazione sentimentale con l’attuale compagno. Gli avvocati dell’ex ciclista hanno provato a ridimensionare la ricostruzione di Letizia Cai, negando alcuni eventi, e descrivendo diversamente altri, come quello della palestra dove Cipollini si sarebbe limitato a prenderla per un polso mentre discutevano dei figli. Al primo grado però, questa versione non è stata accolta, per questo il giudice ha condannato il campione.
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