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Sonny Colbrelli, parla il medico: "L'intervento del paramedico gli ha salvato la vita. Il problema è serio"

Stefano Dolci

Aggiornato 23/03/2022 alle 15:17 GMT+1

CICLISMO - Daniele Zavatta, medico sociale della Bahrain Merida, al Corriere della Sera ricostruisce l'arresto cardiaco che ha avuto Sonny Colbrelli, subito dopo l'arrivo della 1ª tappa della Volta Catalunya: "Senza l'intervento rapido e competente di Borja Saenz de Cos, il paramedico che l'ha soccorso, non se la sarebbe cavata. Il problema è serio e andrà esaminato in maniera approfondita".

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Sonny Colbrelli fino a fine settimana resterà ricoverato nella sua stanza nel reparto di Cardiologia dell’Hospital Universitario di Girona, in Spagna. Al suo fianco, a dargli supporto e sostegno morale e psicologico dopo l’arresto cardiaco che lo ha colpito lunedì, subito dopo l’arrivo della prima tappa della Volta Catalunya, c’è Daniele Zaccaria, medico della Bahrain Merida, che dalle colonne del Corriere della Sera ha provato a raccontare come sta il vincitore della Parigi-Roubaix 2021 e soprattutto quanto, come nel caso dell’arresto cardiaco di Christian Eriksen ad Euro 2020, sia stato fondamentale il tempestivo intervento del parademico spagnolo Borja Saenz de Cos.
"Per capire cos’ha fermato il cuore di Sonny Colbrelli e la natura dell’aritmia che l’ha colpito servirà ancora qualche giorno, ma come con Eriksen non è detto che le risposte siano esaurienti. L’unica cosa certa è che senza l’intervento rapido e competente del paramedico che lo ha soccorso, Sonny non se la sarebbe cavata perché il suo cuore è ripartito solo col massaggio”.

"Problema alla base dell’arresto cardiaco è serio e va esaminato"

Zavatta spiega che gli esami clinici a cui il 31enne corridore di Desenzano del Garda si è sottoposto sono ok ma che manca ancora tanto per capire l’origine e la natura di questo problema: “Sonny sta bene. Gli esami clinici, l’ecocardiogramma e la coronografia sono ok, lui ha pienamente recuperato la memoria e ricorda bene anche la volata. A noi però mancano alcuni elementi certi di valutazione: di certo il suo cuore si era fermato, di sicuro è ripartito solo col massaggio. Che ruolo ha avuto il defibrillatore? L’infermiere che gliel’ha applicato sostiene che anche il defibrillatore automatico sia entrato in funzione e non abbiamo motivo di non credergli: aspettiamo però che venga scaricato il tracciato dalla memoria dell’apparecchio per avere dati più certi. In compenso, la ‘scatola nera’ del computer di bordo non mostra anomalie fino alla fine della volata. I primi esami hanno escluso le ipotesi meno ‘importanti’ come uno squilibrio elettrolitico o un attacco epilettico: quindi il problema alla base dell’arresto cardiaco è serio e andrà esaminato anche con valutazioni genetiche approfondite”.
Il medico della Bahrain Merida ad oggi non riesce a sbilanciarsi riguardo ai tempi di recupero di un’eventuale ritorno in bicicletta, di certo viene da pensare che sia altamente improbabile rivederlo in gara in questa stagione sportiva.
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