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Tadej Pogacar: “Crono assurda? Al Tour ero in forma, Roglic aveva una giornata no”

Giulia Cicchinè

Aggiornato 19/01/2021 alle 10:32 GMT+1

CICLISMO - A circa un mese dall’UAE Tour, inizio di stagione per molti team, Tadej Pogacar intervistato da la Gazzetta dello Sport torna sulla sua vittoria al Tour 2020 e soprattutto sulle parole di Roglic e Dumoulin, che hanno definito la crono del giovane “Assurda e sorprendente”. Pogacar non ci sta: “Non ho mai smesso di attaccare, pare che abbia fatto bene così”.

Primoz Roglic (l.) und Tadej Pogacar Arm in Arm auf der Schlussetappe der Tour de France 2020

Credit Foto Getty Images

Inizierà la sua stagione all’UAE Tour, e poi correrà in Italia alla Strade Bianche e alla Tirreno-adriatico. Tadej Pogacar, l’ultimo vincitore del Tour de France nonostate una preparazione “all’italiana” quest’anno tenterà di nuovo l’assalto alla Grande Boucle per quello che sarebbe un grandissimo bis per il giovane Sloveno.
Per la UAE, in ritiro, è tempo di Media Day alla scoperta dei piani del 2021 e degli obiettivi di ciascun corridore. Pogacar che, come detto, punta di nuovo al Tour per rivivere e far rivivere le emozioni dello scorso anno quando ha fatto saltare il banco della gialla di Roglic nella crono a La Planche des Belles Filles. Proprio su quella giornata si sono espressi lo stesso Roglic e Dumoulin - ci ricordiamo le loro espressioni - che con malizia hanno definito la crono di Pogacar “incredibile”
La crono del Tour non è stata né incredibile né assurda, ma solo inattesa. Forse erano delusi per aver perso il Tour in quel modo. Ma io sono stato bravo a preparare la tappa al meglio. Il resto lo ha fatto la forma: la mia era super, Primoz ha avuto una giornata no
Dichiarazioni riportate da La Gazzetta dello Sport alla quale il giovane Tadej rivela anche qualche sfizio post maglia gialla.
“Mi sono concesso un paio di cene in più fuori con la mia fidanzata Urska (Zigart, ciclista della Bike Exchange) e ho regalato un orologio a tutti i miei compagni di squadra. Ho 22 anni, non mi serve altro. Continuo a vivere nel mio piccolo appartamento di Montecarlo nello stesso condominio dei miei compagni di squadra Davide Formolo e Valerio Conti”
Da Tour 2020 a quello del 2021. Perché Pogacar ci vuole riprovare.
“Sono consapevole che correre da detentore del titolo sia più difficile. Non mi sento il favorito visto il livello degli avversari ma voglio dimostrare di poter fare anche meglio del 2020. Senza squadra lo scorso anno? Non è andata così, io ragiono sempre “di gruppo” e lo scorso anno siamo stati un po’ sfortunati. E questo è un altro motivo che mi induce a essere fiducioso per il bis nel 2021: i quattro uomini in più che sono arrivati ci consentiranno di tenere a bada tutti gli attacchi”
E da un anno all’altro, possono cambiare anche le aspettative. Ma Pogacar ha paura di non essere all’altezza?
“Non migliorare da una stagione all’altra è sempre stata una mia preoccupazione. Così come avere sfortuna: basta un episodio storto come una caduta per mandare all’aria una stagione. Ma adesso è inutile preoccuparsi di ciò che non si può prevedere e prevenire, resto concentrato sui miei obiettivi e convinto di avere tutte le carte in regola per continuare a crescere”
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Pazzesco Pogacar! Rimonta a La Planche des Belles Filles: il Tour è suo

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