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Tour de France 2020, il percorso e le 21 tappe ai raggi X: tantissime salite e una sola cronometro

DaOAsport

Aggiornato 15/10/2019 alle 13:49 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Colombia's Egan Bernal (C) celebrates his overall leader's yellow jersey on the podium of the nineteenth stage of the 106th edition of the Tour de France

Credit Foto Getty Images

È stato presentato pochi minuti fa, presso il Palais des Congrés di Parigi, il percorso per quanto riguarda l’edizione numero 107 del Tour de France, quella del prossimo anno. Grande Boucle che partirà con una settimana di anticipo rispetto al solito, come accade ogni quadriennio, per poi dare spazio alle Olimpiadi di Tokyo 2020, visto che la prova su strada maschile di terrà il 25 luglio.
Com’era già stato svelato con molto anticipo, si partirà, il 27 giugno da Nizza. La città della Costa Azzurra ospiterà partenza ed arrivo delle prime due frazioni, subito molto insidiose (soprattutto la seconda, con oltre 4000 metri di dislivello), con la Maglia Gialla che verrà vestita da corridori resistenti e scattanti. Una prima settimana comunque insidiosa: in ogni caso non mancheranno le volate. Prima del giorno di riposo però arriveranno le montagne: si affrontano i Pirenei con gli arrivi a Loudenvielle e Laruns.
Occhio al Massiccio Centrale nella seconda settimana: dopo un paio di frazioni pianeggianti infatti arriverà la tappa di Puy Mary, con davvero tanti GPM. Prima del secondo giorno di riposo spazio all’arrivo in salita sul Grand Colombier.
Terza settimana durissima sulle Alpi. Già difficile l’arrivo a Villard-de-Lans, ancor di più quello del giorno successivo a Meribel, sul Col de la Loze (dopo aver scalato da Madeleine). Tanti GPM e metri di dislivello anche nel giorno successivo, con l’arrivo a La Roche-sur-Foron, una giornata di pausa quella di Champagnole prima dell’unica prova contro il tempo di questa Grande Boucle. Lore – La Planche des Belles Filles: 36 chilometri, praticamente una cronoscalata vista la salita da affrontare sul finale. Chiusura ovviamente in grande stile sui Campi Elisi, con la volata e le premiazioni finali.
In generale da notare l’assenza delle salite storiche e, soprattutto, delle cronometro. Un’edizione della Grande Boucle che in ogni caso si presenta durissima e molto spettacolare: regnerà l’incertezza e non mancheranno le emozioni sin dalle prime frazioni.

Le tappe ai Raggi X

- 1a Tappa, Nizza – Nizza (156 km): Grand Depart da Nizza per la seconda volta nella storia dopo il 1981. Tappa mossa, adatta a velocisti che si difendono su salite non troppo dure come Sagan e Trentin.
- 2a Tappa, Nizza – Nizza (187 km): Frazione molto dura con oltre 4000 metri di dislivello. Presenti tre GPM tra cui i primi due veramente impegnativi, vale a dire il Col de Turini (15 km al 7,4%) e il Col de la Colmiane (16,3 km al 6,3%). Gli uomini di classifica dovranno subito uscire allo scoperto.
- 3a Tappa, Nizza – Sisteron (198 km): Tappa più semplice di questa prima tre giorni. Spazio alle ruote veloci.
- 4a Tappa, Sisteron – Orcières-Merlette (153 km): Primo arrivo in salita di questa Grande Boucle, a Orcières-Merlette (6,7 km al 6,8%). Frazione adatta a corridori esplosivi come Julian Alaphilippe e Thibaut Pinot.
- 5a Tappa, Gap – Privas (183 km): Spazio ai velocisti a Privas, in una frazione senza grosse difficoltà altimetriche.
- 6a Tappa, Le Teil – Mont Aigoual (191 km): Siamo solo al sesto giorno, ma il Tour presenta già il secondo arrivo in quota. 35 km d’ascesa nel finale di tappa, suddivisi in tre GPM: Col des Mourèzes, Col de la Lusette e Mont Aigoual. Le pendenze sono sovente dolci, fa eccezione solo il Col de la Lusette, 11,7 km al 7,3%, ma la lunghezza dell’erta finale si farà sentire sulle gambe dei corridori.
- 7a Tappa, Millau – Lavaur (168 km): Nuova tappa per sprinter con un arrivo già affrontato nel 2011, quando vinse Mark Cavendish in una giornata a dir poco uggiosa.
- 8a Tappa, Cazères – Loudenvielle (140 km): Menté, Bales (11,7 km al 7,7%) e Peyresourde (9,7 km al 7,8%). Arrivano i Pirenei con una prima frazione che presenta le tre cime sopraccitate, una in fila all’altra, a precedere la picchiata finale verso Loudenvielle.
- 9a Tappa, Pau – Laruns (154 km): Secondo giorno sui Pirenei a chiudere la prima settimana. Previsto il passaggio sul Col de la Hourcère (11,1 km all’8,8%) a metà percorso e quello sul Col de Marie-Blanque (7,7 km, 8,6%) nel finale. Dallo scollinamento di quest’ultima erta al traguardo di Laruns ci saranno 19 km.
- 10a Tappa, Ile d’Oléron – Ile de Ré (170 km): Dopo il giorno di riposo, finalmente spazio per gli sprinter in una frazione senza grosse difficoltà altimetriche.
- 11a Tappa, Chatelaillon-Plage – Poitiers (167 km): Ancora velocisti nella seconda settimana, ripartenza tranquilla dopo un inizio da incubo per le ruote veloci.
- 12a Tappa, Chauvigny – Sarran (218 km): Arrivo su un rettilineo che tirà leggermente all’insù. Qua nel 2001 vinse Jens Voigt. Questa è la tappa più lunga del Tour e presenta un tracciato adatto agli attaccanti.
- 13a Tappa, Chatel-Guyon – Puy Mary (191 km): Si torna a salire durante la 13esima tappa. Arrivo sul Pas de Peyrol (5,4 km all’8,1%), ascesa con due km finali in doppia cifra a dir poco durissimi.
- 4a Tappa, Clermont Ferrand – Lyon (197 km): Tappa con 4 cotes negli ultimi 15 km. Frazione in cui, probabilmente, il gruppo lascerà spazio alla fuga, dato che si trova in mezzo a due giorni in cui è previsto l’arrivo in salita.
- 15a Tappa, Lyon – Grand Colombier (175 km): Frazione durissima con arrivo in cima alla Grand Colombier (17 km al 7%). Nella prima parte si affronteranno Montèe de la Selle de Fromentel (11,1 km all’8,1%) e Col de la Biche (6,9 km all’8,9%). Sicuramente la tappa più dure di queste prime due settimane.
- 16a Tappa, La Tour-du-Pin – Villard-de-Lans (164 km): Dopo il giorno di riposo ci sarà un’altra tappa dura. 5 GPM, tra cui il Montée de St Nizier du Moucherotte (14,6 km al 6,5%) e arrivo su uno strappo.
- 17a Tappa, Grenoble – Méribel (168 km): Nuovo arrivo in salita, in una frazione durissima. Il Col de la Madeleine (17,1 km all’8,4%) sarà l’antipasto del durissimo Col de la Loze, salita di 21,5 km al 7,8% affrontata quest’anno al Tour de l’Avenir con vittoria di Alexander Evans.
- 18a Tappa, Méribel – La Roche-sur-Foron (168 km): Terza tappa dura consecutiva e ultima frazione di montagna. Presenti, nell’ordine dal primo all’ultimo, Cormet de Roseland, Col de Saisies, Col des Aravis e Montéè du Plateau des Gliéres (con finale di ascesa in sterrato).
- 19a Tappa, Bourg-en-Bresse – Champagnole (160 km): Frazione tranquilla prima della durissima cronometro finale. I velocisti, dopo molti giorni passati a soffrire, avranno un po’ di spazio a loro disposizione.
- 20a Tappa, Lore – La Planche des Belles Filles (Cronoscalata, 36 km): Unica prova contro il tempo con arrivo su una salita ormai habitué del percorso della Grande Boucle. Primi 15 km pianeggianti e poi leggera salita fino all’erta finale, 7 km all’8,7%.
- 21a Tappa, Mantes-la-Joly – Paris (122 km): Classica passerella finale che non necessita di presentazioni.
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