Tour de France Femmes 2023 - È tutto della SD Worx! Marlen Reusser vince la crono finale, Demi Vollering il Tour

Il ciclismo rosa e le sue regine. Quando tra vent’anni ci fermeremo e riguarderemo questo 2023 di ciclismo femminile, non potrà che venirci in mente questa frase. Un titolo buono per un libro, che a questo punto mi viene da dire qualcuno scriverà, perché una stagione del genere va immortalata "nei secoli e nei secoli". Mai si era vista nel recente passato una squadra così in controllo delle situazioni, degli eventi e delle avversarie. Mai si era visto tanto talento ammassato sotto un’unica bandiera. Mai si era vista una superiorità come quella della SD Worx. La corazzata olandese, dopo aver dominato in lungo e in largo nello swing tra inverno e primavera, mette la ciliegina sulla torta chiudendo il Tour de France con il botto. In primis, grazie a Demi Vollering, che ribadisce la clamorosa prestazione effettuata ieri sul Tourmalet e porta a casa il primo grande Giro della sua carriera. Poi, con Lotte Kopecky, che riesce a fare le fiamme anche sui 22.6km intorno a Pau e conquista il secondo posto in classifica generale, soffiando la piazza d’onore a Kasia Niewiadoma (3a). Infine, con Marlen Reusser, che vince la crono finale e conferma la propria maglia di campionessa europea nelle prove contro il tempo, in attesa dei mondiali di Glasgow (ottimo 8° posto per Guazzini). Nessuno è mai riuscito a impensierirle in questi 8 giorni di corsa, nessuno. Nemmeno il canto del cigno di Annemiek van Vleuten, che all’ultimo grande Giro della carriera ha dovuto alzare bandiera bianca, perdendo anche il podio finale in favore di Kopecky e Niewiadoma (non succedeva dall’ottobre 2020, al Challenge By La Vuelta). C’è aria di cambio della guardia, con il futuro che ha preso il posto del presente.

L’ultima tappa del Tour de France Femmes - una cronometro di 22.6km con partenza e arrivo a Pau – inizia senza Mavi Garcia: la spagnola della Liv-Racing era quindicesima in classifica generale, ma una brutta malattia l’ha costretta a salutare il plotone proprio a un passo dall’arrivo. Un grosso peccato per lei, ma queste cose nel ciclismo possono succedere. Parlando della corsa, invece, il tracciato di quest’ultimo sforzo si presenta ondulato, ma comunque adatto alle specialiste delle prove contro il tempo, che possono spingere i loro amati lunghi rapporti. Nei primi 40 minuti dopo il via, quando sono già partite almeno 45/50 atlete, il miglior tempo lo fa segnare Vittoria Guazzini. L’italiana in forza al Team FDJ, già medaglia d’oro U23 ai mondiali di Wollongong, ferma il cronometro sul tempo di 30’36”, alla media oraria di 44.307km/h.

Nei minuti che seguono sono tante le ragazze che provano a impensierire il tempo dell'azzurra, ma finiscono tutte dietro: Georgia Howe (Jayco), Maaike Boogard (Quick-Step), Karlijn Swinkels (Jumbo-Visma) e Alexandra Manly (Jayco). Dietro anche tre specialiste della materia come Lucinda Brand (Lidl-Trek), Thalita de Jong (Liv-Racing) e Anna Henderson (Jumbo-Visma): la britannica era addirittura riuscita a stampare il miglior tempo all’intermedio, salvo crollare nella seconda parte. La musica cambia verso le 16:20, quando scende in campo Marlen Reusser. La svizzera della SD Worx prende il tempo di Grace Brown (FDJ) - 29'55", momentaneamente al primo posto - e lo sbriciola, fermando il cronometro su un clamoroso 29’15” (46.340km/h la media oraria).

Superata un’altra mezz’ora senza scossoni – Reusser al comando, Guazzini scivolata al quarto posto e poi ottava al termine – si entra nella fase finale, con la partenza delle prime dieci in classifica. La più convincente, fin dalle prime pedalate, sembra Demi Vollering, seriamente intenzionata a confermare la propria maglia gialla, ma anche Kopecky non scherza. La maglia a pois di Kasia Niewiadoma viaggia anch’essa come un razzo nel primo settore, mentre Annemiek van Vleuten appare in grossa difficoltà. La leader della Movistar non è al meglio dal punto visto fisico, e il podio le scivola via metro dopo metro. Quando tutte quante entrano negli ultimi 10km di sforzo, i verdetti di questa Grade Boucle appaiono lampanti: Labous (DSM) soffia il quinto posto in generale a Moolman-Pasio (Quick-Step), una sfinita van Vleuten molla le redini del podio e Vollering è lanciatissima verso il secondo posto di tappa alle spalle di Reusser.

L’unico discorso che rimane aperto è quello relativo al secondo gradino del podio finale, con Kopecky e Niewiadoma in battaglia. La belga della SD Worx vuole recuperare i 45” di ritardo, mentre la polacca deve difendersi a tutti i costi. Ne scaturisce un testa a testa mozzafiato, in cui Kopecky sorprende tutti ancora una volta e chiude la crono alle spalle delle compagne Vollering (2a) e Reusser (vincitrice di tappa), mentre Niewiadoma va in crisi e perde tutto il margine a disposizione. L’arrivo è thrilling: la belga e la polacca hanno lo stesso tempo, ma i centesimi sorridono alla vincitrice dell’ultimo Fiandre, che può finalmente sciogliersi in un sorriso. È tripletta per la SD Worx, che piazza Vollering e Kopecky sui primi due gradini del podio. Terza è Niewiadoma, mentre van Vleuten si deve accontentare del quarto posto finale.