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Goodbye, Lance

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 24/07/2005 alle 19:21 GMT+2

Lance Armstrong saluta il ciclismo con l'ultima strepitosa vittoria al Tour de France. Adesso gli spetta il meritato riposo a fianco della sua famiglia. Il primo degli "umani" è stato Ivan Basso, che con il secondo posto al Tour ottiene il miglior risult

"Sarebbe facile considerare il Tour de France l'impresa monumentale ed illogica di 200 corridori che percorrono in bicicletta l"intero perimetro della Francia, montagne comprese, per 3 settimane. Nella calura estiva. Non vi è alcun motivo per tentare un'impresa tanto idiota se non il fatto che alcune persone, ossia alcune persone come me, sentono il bisogno di ricercare il massimo delle proprie capacità di resistenza, al fine di autodeterminarsi. E' una gara di inutile sofferenza, ma per delle ragioni tutte mie, credo che possa essere lo sforzo atletico più coraggioso del mondo".
Così Lance Armstrong, via penna autobiografica, descriveva il Tour de France. Quel libro fu un best steller e la storia esistenziale di Lance Armstrong, potrebbe diventare la perfetta sceneggiatura di un film, la storia di un atleta promettente che viene colpito da una malattia mortale, contro la quale si batte disperatamente e la sconfigge, prima di tornare a gareggiare e vincere tutti i premi più ambiti. 3 settimane di fatiche, a grandi medie, ma per Lance Armstrong vincere il settimo Tour de France è stata una pura formalità,. Strepitoso nella cronometro d'apertura e in quella del penultimo giorno, indiavolato nella prima tappa di montagna, con 3 colpi di gas decisi e poco in più Lance Armstrong ha mandato indietro nel tempo tutti i rivali e ce l'ha fatta ancora.
4 minuti e 40 secondi dietro ad Armstrong c'è Ivan Basso, secondo della classe, primo degli umani, con il suo miglior risultato in carriera, alla Boucle. Ivan Basso ha già investitura e fardello di favorito numero 1 per il prossimo Tour de France. Più di Jan Ullrich, che colleziona l'ennesimo podio in carriera, ma il cui motore non è più super come un tempo. Sui Campi Elisi, nell'atto finale della 92ma Grande Boucle, non c'è la consueta volatona ma il secondo colpaccio dell'irriducibile Vinokourov, che acciuffa in extremis la quinta piazza finale. Il norvegese Thor Hushovd porta a casa la maglia verde di vincitore della classifica a punti, premio ad un Tour senza acuti ma di estrema regolarità. Il danese Rasmussen aveva già blindato il titolo coi pallini del miglior scalatore e aspettava solo il momento dell'incoronazione finale. Yaroslav Popovych, l'ucraino cui la Discovery Channel affiderà le chiavi del Tour per il dopo Armstrong, mette in valigia la maglia bianca di miglior giovane.
Italbici torna a casa orgogliosa di Basso e con 3 successi parziali, firmati Bernucci, Savoldelli e Guerini. Se è corretto affermare che L'ItalTour è andato meglio di quanto alla vigilia era lecito attendere, dire che al Tour de France nessuno è mai andato forte come ha fatto Lance Armstrong negli ultimi 7 anni è un'affermazione che corrisponde a verità assoluta. Da domani King Lance sarà un semplice cittadino del mondo, tutto a disposizione e servizio dei suoi amori. Forse da domani il ciclismo torna sport per esseri umani. Oggi ha però perso uno dei suoi Campioni più grandi. Have a nice time, Mister Lance Armstrong...
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