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Valverde e la sacca 18

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Pubblicato 19/02/2009 alle 20:07 GMT+1

Questa la frase a effetto emersa dall'interrogatorio al corridore spagnolo. Non solo Valverde, ci sono ancora 90 sacche di sangue da controllare. E non solo di corridori...

Intanto, Alejandro Valverde si è presentato. Potrebbe anche sembrare una non-notizia, ma dall'aria che tirava (la Spagna gli aveva praticamente detto di non rispondere alla convocazione del Coni) rappresenta già un qualcosa di positivo. Appena giunto presso il Foro Olimpico, il corridore spagnolo è stato immediatamente avvicinato dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione che gli anno notificato l'avviso di garanzia . La procedura di consegna ha visto coinvolto anche un interprete che ha spiegato a Valverde i dettagli del documento.
Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci ha voluto sorvolare sulle frecciatine arrivate dalla Spagna ("Tutto il processo su Valverde messo in piedi da Coni è da ritenersi nullo perchè privo di prove" è la frase rimbalzata dalla penisola iberica) e ha spiegato come sia, al contrario, l'Italia il modello da seguire: "Prendo atto delle punture di spillo che arrivano dalla Spagna, ma la giustizia sportiva va avanti. Se tutte le Nazioni facessero come noi, andrebbe sicuramente meglio".
L'ordine del giorno non è però la diatriba Italia-Spagna, bensì il presunto coinvolgimento di Alejandro Valverde nell'Operacion Puerto. Il corridore spagnolo della Caisse d'Epargne era chiamato a spiegare la corrispondenza del suo Dna e quello di una sacca di sangue sequestrata al dottor Eufemiano Fuentes. E bene, "Alejandro Valverde si dichiara innocente". Questo quanto riferito dal legale italiano del corridore spagnolo, Federico Cecconi, al termine dell'audizione presso la Procura antidoping del Coni. Sempre l'avvocato di Valverde, poi, ha voluto chiarire la posizione del suo assistito: "Abbiamo ritenuto opportuno venire all'incontro in seguito alla richiesta fatta la settimana scorsa per un atto di cortesia. L'interrogatorio è durato circa 40 minuti e abbiamo voluto chiarire l'estraneità dei fatti di Valverde. Ora procederemo a una memoria difensiva, non è giusto parlare di persecuzione, nè di vendetta".
Avete letto bene, l'avvocato Cecconi parla di atto di cortesia per spiegare la presenza di Valverde a Roma. E chissà come spiega, dato che non ha risposto, a ciò che Ettore Torri, procuratore antidoping del Coni, ha rivelato durante l'audizione: "Possiamo dire con certezza che il sangue nella sacca numero 18 sia quello di Valverde. Noi riteniamo di essere pienamente competenti sul caso e di avere la piena giurisdizione anche sugli atleti stranieri (cosa negata dalla Spagna, ndr)". Valverde come Basso quindi? Sembra di sì, così come confermato dallo stesso Torri: "Il caso è identico. Abbiamo documenti che fanno riferimento a Valverde sia per quanto riguarda somme date a Fuentes, che per quanto riguarda le sostanze".
Il capitano della Caisse d'Epargne per il momento può correre poichè che non c'è nessuna sospensione disciplinare e, tecnicamente, non vi è alcuna limitazione. Cecconi fa sapere, tuttavia, che "Valverde non vede l'ora di mostrare la sua estraneità a questi fatti". Ma se oggi che poteva parlare non l'ha fatto, ci chiediamo noi, quando ha intenzione di dimostrare di non essere coinvolto in questa brutta vicenda?
Torri ha quindi chiuso (ma solo provvisoriamente) la vincenda-Valverde dicendo che "per il momento non è stata esaminata la possibilità di una sospensione cautelativa e che i suoi legali hanno 15 giorni di tempo per preparare la memoria difensiva. Valverde sarà interrogato di nuovo? Se si rifiuta di rispondere è inutile che torni". Ma accantoniamo per un attimo Valverde, e spaventiamoci insieme per ciò che ha rivelato il procuratore capo dell'antidoping del Coni in chiusura dell'audizione: "Ci sono altre 90 sacche di sangue da esaminare e non sono solo di corridori...". Per chi ama il ciclismo una frase che apre l'orizzonte-doping non solo al mondo delle due ruote, come a dire: se nel ciclismo il numero di corridori dopati è così alto è semplicemente perchè i controlli sono maggiori...
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